Terremoto in Giappone: dal satellite le prime immagini

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Terremoto in Giappone: dal satellite le prime immagini delle aree colpite
14 marzo 2011

I radar del sistema Cosmo-SkyMed permettono l'individuazione delle aree coperte dall'acqua e la valutazione dei cambiamenti avvenuti



In seguito al terremoto e allo tsunami che hanno colpito il Giappone l'11 marzo, il Dipartimento della Protezione Civile ha richiesto all'Asi di programmare i satelliti della costellazione Cosmo-SkyMed per acquisire le immagini radar delle aree colpite ed elaborare prodotti utili alla mappatura delle aree inondate e alla valutazione dei danni.

I radar del sistema Cosmo-SkyMed permettono l'individuazione delle aree coperte dall'acqua e, grazie a tecniche interferometriche, la valutazione dei cambiamenti avvenuti.

Le prime immagini sul Giappone sono state acquisite alle 8.45 del 12 Marzo e rese disponibili al Dipartimento il 14 Marzo. Sono state immediatamente elaborate dal team Opera che in meno di 4 ore ha pubblicato i primi prodotti relativi alla stima delle aree inondate lungo la costa giapponese.

La prima acquisizione ha consentito di mappare gli effetti dello tsunami su un tratto di costa lungo circa 400 Km. Da una primissima analisi pare rappresentarsi, in alcuni punti, una intrusione dell'onda fino a 40 km all'interno della linea di costa. L'attività  di mappatura e di monitoraggio degli effetti del maremoto è ancora in corso.

Tale attività , svolta principalmente dal Dipartimento e dall'Asi anche in collaborazione con il Centro di Competenza Fondazione Cima e con i partner del progetto Opera, si inserisce nell'ambito delle iniziative intraprese con l'Asi già  in altre precedenti emergenze nazionali ed internazionali, per valutare il contributo delle tecnologie satellitari nell'immediata analisi degli scenari, nella valutazione del danno e nella pianificazione degli interventi a fini di protezione civile.