Protezione civile: indicazioni operative volte a fronteggiar
COMUNICATO STAMPA
17 ottobre 2011
Protezione civile: indicazioni operative volte a fronteggiare rischi idrogeologici e idraulici
Il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha inviato alle componenti del Servizio nazionale di Protezione civile – tutte le Regioni e Province autonome e gli Uffici Territoriali del Governo – la circolare relativa alle Indicazioni operative per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici.
Le attuali condizioni di dissesto del territorio, l’inadeguatezza delle risorse economiche messe a disposizione per interventi strutturali di prevenzione e mitigazione del rischio non ancora avviati o realizzati, l’alto livello di esposizione al rischio di numerosissimi comuni impongono un’azione congiunta e coordinata delle diverse componenti del Servizio nazionale di protezione civile.
In particolare, per garantire una risposta efficace e tempestiva in un’eventuale situazione di emergenza è necessario – scrive il Capo Dipartimento – che Regioni e Province autonome supportino i Comuni nella predisposizione e nell’aggiornamento dei piani di emergenza per individuare possibili aree a rischio e attivare appositi presidi territoriali di vigilanza. Inoltre, per essere pronti e limitare gli eventuali danni causati dai fenomeni idrogeologici, è importante avere un quadro puntuale delle risorse presenti sul territorio: serve censire uomini, mezzi, materiali e tecnologie, conoscere la loro dislocazione, i tempi e le modalità di attivazione.
Il raccordo tra i Centri Funzionali regionali che devono monitorare e sorvegliare l’evoluzione dei fenomeni meteorologici e il Centro Funzionale Centrale del Dipartimento è vitale, così come è essenziale assicurare un costante flusso di informazioni tra le diverse Sale Operative attivate a livello locale e nazionale. Fondamentale per la prevenzione è l’informazione alla popolazione: i cittadini devono essere coinvolti per rendere più efficace l’azione dei presidi territoriali, sapere a quali rischi sono esposti e come si devono comportare per contribuire attivamente alla riduzione del rischio stesso e limitare i danni nel corso dell’emergenza.
«È assolutamente necessaria l’implementazione di adeguate e capillari modalità di informazione alla popolazione, volta in primo luogo alla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini», ricorda ancora il prefetto Gabrielli. È responsabilità dei Sindaci tenere conto all’interno della pianificazione, anche attraverso l’organizzazione di periodiche esercitazioni, delle indicazioni da fornire alla popolazione su cosa fare prima, durante e dopo i possibili eventi calamitosi: per esempio, non attraversare corsi d’acqua, non sostare lungo le coste esposte a mareggiate, non usare scantinati e seminterrati, ma portarsi ai piani superiori degli edifici.
17 ottobre 2011
Protezione civile: indicazioni operative volte a fronteggiare rischi idrogeologici e idraulici
Il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha inviato alle componenti del Servizio nazionale di Protezione civile – tutte le Regioni e Province autonome e gli Uffici Territoriali del Governo – la circolare relativa alle Indicazioni operative per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici e idraulici.
Le attuali condizioni di dissesto del territorio, l’inadeguatezza delle risorse economiche messe a disposizione per interventi strutturali di prevenzione e mitigazione del rischio non ancora avviati o realizzati, l’alto livello di esposizione al rischio di numerosissimi comuni impongono un’azione congiunta e coordinata delle diverse componenti del Servizio nazionale di protezione civile.
In particolare, per garantire una risposta efficace e tempestiva in un’eventuale situazione di emergenza è necessario – scrive il Capo Dipartimento – che Regioni e Province autonome supportino i Comuni nella predisposizione e nell’aggiornamento dei piani di emergenza per individuare possibili aree a rischio e attivare appositi presidi territoriali di vigilanza. Inoltre, per essere pronti e limitare gli eventuali danni causati dai fenomeni idrogeologici, è importante avere un quadro puntuale delle risorse presenti sul territorio: serve censire uomini, mezzi, materiali e tecnologie, conoscere la loro dislocazione, i tempi e le modalità di attivazione.
Il raccordo tra i Centri Funzionali regionali che devono monitorare e sorvegliare l’evoluzione dei fenomeni meteorologici e il Centro Funzionale Centrale del Dipartimento è vitale, così come è essenziale assicurare un costante flusso di informazioni tra le diverse Sale Operative attivate a livello locale e nazionale. Fondamentale per la prevenzione è l’informazione alla popolazione: i cittadini devono essere coinvolti per rendere più efficace l’azione dei presidi territoriali, sapere a quali rischi sono esposti e come si devono comportare per contribuire attivamente alla riduzione del rischio stesso e limitare i danni nel corso dell’emergenza.
«È assolutamente necessaria l’implementazione di adeguate e capillari modalità di informazione alla popolazione, volta in primo luogo alla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini», ricorda ancora il prefetto Gabrielli. È responsabilità dei Sindaci tenere conto all’interno della pianificazione, anche attraverso l’organizzazione di periodiche esercitazioni, delle indicazioni da fornire alla popolazione su cosa fare prima, durante e dopo i possibili eventi calamitosi: per esempio, non attraversare corsi d’acqua, non sostare lungo le coste esposte a mareggiate, non usare scantinati e seminterrati, ma portarsi ai piani superiori degli edifici.