Messaggio 23 aprile 2012, 17:51

Emergenza nave Concordia: presentato il piano per la rimozio

Emergenza nave Concordia: presentato il piano per la rimozione della nave
23 aprile 2012

I lavori saranno realizzati dalle società Micoperi e Titan Salvage, unite in una joint venture al 50%

Il Commissario delegato per l’emergenza Concordia Franco Gabrielli e il presidente di Costa Crociere Pierluigi Foschi hanno presentato oggi agli abitanti dell’Isola del Giglio, il piano per la rimozione della nave Costa Concordia.

Piano per la rimozione della nave. Come ufficializzato sabato 21 aprile dalla società Costa Crociere, la gara d’appalto per la rimozione del relitto è stata vinta dal consorzio italo-americano formato dall’italiana Micoperi e dall’americana Titan Salvage.

I lavori, che devono essere approvati dalle autorità italiane, dovrebbero durare 12 mesi. Il relitto della Concordia, una volta riportato nelle condizioni di poter galleggiare, sarà rimorchiato in un porto italiano.

Tra i sei piani arrivati a Costa Crociere, tutti di elevata qualità, il comitato tecnico di valutazione ha preferito quello di Titan Salvage/Micoperi perché – riferisce il presidente di Costa Crociere, Pierluigi Foschi – risponde maggiormente ai principali requisiti richiesti: rimozione intera del relitto, minor rischio possibile, minor impatto ambientale possibile, salvaguardia delle attività turistiche ed economiche dell’Isola del Giglio e massima sicurezza degli interventi.

Il piano è stato scelto da un comitato tecnico di valutazione, composto da esperti in rappresentanza di Costa Crociere, Carnival Corporation & plc, London Offshore Consultants e Standard P&I.

La protezione dell’ambiente avrà la massima priorità nel corso di tutta la durata delle operazioni. Una volta completata la rimozione, si provvederà alla pulizia dei fondali e al ripristino della flora marina.

Il piano prevede anche misure per la salvaguardia delle attività turistiche ed economiche dell’isola del Giglio: la presenza del personale che lavorerà alle operazioni di rimozione non avrà conseguenze significative sulla ricettività estiva dell’isola. La base operativa sarà fuori dall’isola e vi saranno raccolte apparecchiature e materiali necessari per gli interventi, in modo da evitare qualsiasi impatto sulle attività del porto turistico del Giglio.

Operazioni sulla nave. Proseguono le attività di caretaking, ovvero la rimozione dal fondale di materiali e oggetti usciti dalla nave, affidate ai tecnici della Smit e della Neri.

Monitoraggi. Ad oggi, non risultano movimenti significativi della nave come emerge dai risultati del monitoraggio quotidiano degli spostamenti fatto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze, in collaborazione con altri centri di competenza e istituti scientifici.
Anche i prelievi delle acque fatti da Ispra e Arpat non hanno rivelato la presenza di sostanze inquinanti fuoriuscite dal relitto e disperse nel mare.
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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