Terremoto Emilia: ultimo giorno per presentare domanda
Terremoto Emilia: ultimo giorno per presentare domanda di sopralluogo
7 luglio 2012
Sono più di 25.500 le verifiche di agibilità svolte con scheda Aedes dalle squadre di tecnici abilitati
Scade oggi, 7 luglio 2012, il termine a disposizione dei cittadini emiliani per presentare domanda di sopralluogo degli edifici danneggiati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio scorso. La scadenza è stata fissata dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna - Commissario delegato, nell’ambito di una nota firmata il 27 giugno scorso. Obiettivo della disposizione, ottenere una prima fotografia dello stato di agibilità degli edifici destinati ad uso abitativo, così da permettere alla struttura del Presidente della Regione Emilia Romagna di pianificare le successive fasi di assistenza alla popolazione.
Ad oggi sono circa 25.500 i sopralluoghi di agibilità svolti con scheda Aedes dalle squadre di tecnici, impegnate dal 26 maggio scorso nelle quattro province emiliane colpite dal terremoto. La maggior parte di questi, oltre 15.700, sono stati effettuati in provincia di Modena; seguono la provincia di Ferrara con circa 5700 edifici verificati, la provincia di Bologna con oltre 2400 sopralluoghi svolti e Reggio Emilia in cui le verifiche di agibilità sono state circa 1400. Rispetto al totale dei sopralluoghi richiesti dai cittadini, restano circa 8500 domande da evadere. Le squadre di rilevatori al lavoro oggi sono 137.
Le schede raccolte evidenziano che per il 34, 9% gli edifici ispezionati risultano agibili (esito A), cioè possono essere utilizzati in tutte le loro parti senza pericolo per i residenti, mentre il 17,4% sono solo temporaneamente inagibili (esito B) e necessitano di lavori di rapida esecuzione per tornare ad essere abitabili. Per il 4,6% si tratta invece di edifici parzialmente inagibili (esito C), a cui si aggiunge uno 0,7% di edifici considerati temporaneamente inagibili (esito D), ovvero il cui giudizio di agibilità espresso dal rilevatore è incerto ed è quindi necessario un sopralluogo più approfondito. Il 36,2% dei sopralluoghi effettuati riguarda invece edifici inagibili per rischio strutturale (esito E), per i quali la riparazione richiederà il progetto di un tecnico per il ripristino o il rinforzo della loro capacità portante. Il restante 6,1% è riferito a edifici considerati inagibili ma per rischio esterno (esito F), poiché su di essi ne incombe un altro pericolante.
Questi sopralluoghi di agibilità in emergenza post-sismica garantiscono una valutazione temporanea e speditiva dell’edificio, formulata sulla base di un giudizio esperto e condotta in tempi limitati, in base alla semplice analisi visiva ed alla raccolta di informazioni facilmente accessibili. Tale valutazione è volta a stabilire se, in presenza di una crisi sismica in atto, i cittadini possano utilizzare gli edifici colpiti dal terremoto restando ragionevolmente protetti dal rischio di gravi danni. Il giudizio di agibilità post-sismica riportato in fase di emergenza nella scheda Aedes (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica), pertanto, è cosa diversa dalla certificazione di agibilità che, in ordinario, usualmente accompagna la costruzione o la modifica delle condizioni d’uso di un edificio.
Nei territori colpiti dal terremoto continuano anche i rilievi di agibilità svolti dai Vigili del Fuoco. In particolare, la loro attività riguarda sia verifiche Aedes - quindi su edifici che presentano evidenti lesioni, crolli limitati o crolli estesi - sia verifiche speditive condotte su edifici che non presentano danni evidenti o riportano piccole lesioni. Le verifiche svolte dal Vigili del Fuoco dall’inizio dell’emergenza sono circa 53.000.
7 luglio 2012
Sono più di 25.500 le verifiche di agibilità svolte con scheda Aedes dalle squadre di tecnici abilitati
Scade oggi, 7 luglio 2012, il termine a disposizione dei cittadini emiliani per presentare domanda di sopralluogo degli edifici danneggiati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio scorso. La scadenza è stata fissata dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna - Commissario delegato, nell’ambito di una nota firmata il 27 giugno scorso. Obiettivo della disposizione, ottenere una prima fotografia dello stato di agibilità degli edifici destinati ad uso abitativo, così da permettere alla struttura del Presidente della Regione Emilia Romagna di pianificare le successive fasi di assistenza alla popolazione.
Ad oggi sono circa 25.500 i sopralluoghi di agibilità svolti con scheda Aedes dalle squadre di tecnici, impegnate dal 26 maggio scorso nelle quattro province emiliane colpite dal terremoto. La maggior parte di questi, oltre 15.700, sono stati effettuati in provincia di Modena; seguono la provincia di Ferrara con circa 5700 edifici verificati, la provincia di Bologna con oltre 2400 sopralluoghi svolti e Reggio Emilia in cui le verifiche di agibilità sono state circa 1400. Rispetto al totale dei sopralluoghi richiesti dai cittadini, restano circa 8500 domande da evadere. Le squadre di rilevatori al lavoro oggi sono 137.
Le schede raccolte evidenziano che per il 34, 9% gli edifici ispezionati risultano agibili (esito A), cioè possono essere utilizzati in tutte le loro parti senza pericolo per i residenti, mentre il 17,4% sono solo temporaneamente inagibili (esito B) e necessitano di lavori di rapida esecuzione per tornare ad essere abitabili. Per il 4,6% si tratta invece di edifici parzialmente inagibili (esito C), a cui si aggiunge uno 0,7% di edifici considerati temporaneamente inagibili (esito D), ovvero il cui giudizio di agibilità espresso dal rilevatore è incerto ed è quindi necessario un sopralluogo più approfondito. Il 36,2% dei sopralluoghi effettuati riguarda invece edifici inagibili per rischio strutturale (esito E), per i quali la riparazione richiederà il progetto di un tecnico per il ripristino o il rinforzo della loro capacità portante. Il restante 6,1% è riferito a edifici considerati inagibili ma per rischio esterno (esito F), poiché su di essi ne incombe un altro pericolante.
Questi sopralluoghi di agibilità in emergenza post-sismica garantiscono una valutazione temporanea e speditiva dell’edificio, formulata sulla base di un giudizio esperto e condotta in tempi limitati, in base alla semplice analisi visiva ed alla raccolta di informazioni facilmente accessibili. Tale valutazione è volta a stabilire se, in presenza di una crisi sismica in atto, i cittadini possano utilizzare gli edifici colpiti dal terremoto restando ragionevolmente protetti dal rischio di gravi danni. Il giudizio di agibilità post-sismica riportato in fase di emergenza nella scheda Aedes (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica), pertanto, è cosa diversa dalla certificazione di agibilità che, in ordinario, usualmente accompagna la costruzione o la modifica delle condizioni d’uso di un edificio.
Nei territori colpiti dal terremoto continuano anche i rilievi di agibilità svolti dai Vigili del Fuoco. In particolare, la loro attività riguarda sia verifiche Aedes - quindi su edifici che presentano evidenti lesioni, crolli limitati o crolli estesi - sia verifiche speditive condotte su edifici che non presentano danni evidenti o riportano piccole lesioni. Le verifiche svolte dal Vigili del Fuoco dall’inizio dell’emergenza sono circa 53.000.