31 luglio 2012, 20:28
Una delegazione ungherese in visita in Emilia-Romagna
Una delegazione ungherese in visita in Emilia-Romagna e all’isola del Giglio
31 luglio 2012
Gli esperti saranno presenti in Italia fino al 2 agosto
È iniziata oggi, 31 luglio, e durerà fino al 2 agosto la visita di una delegazione ungherese composta da vigili del fuoco ed esperti di protezione civile nei luoghi colpiti dal terremoto in Emilia-Romagna. La visita rientra nelle relazioni avviate tra il Dipartimento della Protezione Civile e l'autorità nazionale di protezione civile ungherese per lo scambio di modelli operativi per fronteggiare le diverse emergenze; per questo, negli stessi giorni, un’altra delegazione ungherese composta da esperti in operazioni subacquee sarà presente all’isola del Giglio per studiare il particolare contesto operativo.
In Emilia, la visita è iniziata stamattina dal Posto di comando avanzato dei Vigili del Fuoco a S. Prospero, in provincia di Modena, dove gli esperti hanno potuto approfondire i modelli di intervento adottati dai Vigili del Fuoco nello scenario emergenziale; è proseguita nel pomeriggio a Mirandola con un sopralluogo per vedere i danni subiti dalle attività produttive del polo biomedicale e dagli edifici del centro storico. Domani il gruppo di esperti inizierà il giro dal Centro di coordinamento provinciale di Modena e proseguirà a Finale Emilia dove si soffermerà in particolare sull’analisi del patrimonio culturale e sulla visita alle aree di accoglienza allestite per ospitare la popolazione colpita dal terremoto; l’ultima tappa sarà a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, e sarà orientata ad un sopralluogo nell’area industriale e nel centro storico.
Il gruppo presente al Giglio ha visitato oggi il reparto Comsubin - Comando subacquei ed incursori della Marina Militare, la Capitaneria di Porto di Grosseto e domani avrà un incontro con rappresentanti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Nel pomeriggio di domani sarà fatta un’immersione nei pressi della Concordia per prendere visione direttamente di alcune delle criticità riscontrate sia nella prima fase dei soccorsi che nella successiva gestione del monitoraggio ambientale
31 luglio 2012
Gli esperti saranno presenti in Italia fino al 2 agosto
È iniziata oggi, 31 luglio, e durerà fino al 2 agosto la visita di una delegazione ungherese composta da vigili del fuoco ed esperti di protezione civile nei luoghi colpiti dal terremoto in Emilia-Romagna. La visita rientra nelle relazioni avviate tra il Dipartimento della Protezione Civile e l'autorità nazionale di protezione civile ungherese per lo scambio di modelli operativi per fronteggiare le diverse emergenze; per questo, negli stessi giorni, un’altra delegazione ungherese composta da esperti in operazioni subacquee sarà presente all’isola del Giglio per studiare il particolare contesto operativo.
In Emilia, la visita è iniziata stamattina dal Posto di comando avanzato dei Vigili del Fuoco a S. Prospero, in provincia di Modena, dove gli esperti hanno potuto approfondire i modelli di intervento adottati dai Vigili del Fuoco nello scenario emergenziale; è proseguita nel pomeriggio a Mirandola con un sopralluogo per vedere i danni subiti dalle attività produttive del polo biomedicale e dagli edifici del centro storico. Domani il gruppo di esperti inizierà il giro dal Centro di coordinamento provinciale di Modena e proseguirà a Finale Emilia dove si soffermerà in particolare sull’analisi del patrimonio culturale e sulla visita alle aree di accoglienza allestite per ospitare la popolazione colpita dal terremoto; l’ultima tappa sarà a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, e sarà orientata ad un sopralluogo nell’area industriale e nel centro storico.
Il gruppo presente al Giglio ha visitato oggi il reparto Comsubin - Comando subacquei ed incursori della Marina Militare, la Capitaneria di Porto di Grosseto e domani avrà un incontro con rappresentanti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Nel pomeriggio di domani sarà fatta un’immersione nei pressi della Concordia per prendere visione direttamente di alcune delle criticità riscontrate sia nella prima fase dei soccorsi che nella successiva gestione del monitoraggio ambientale
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