Dichiarato stato emergenza Province di Lucca e Massa Carrara
COMUNICATO STAMPA
27 giugno 2013
Dichiarato lo stato di emergenza per le Province di Lucca e Massa Carrara
Nella giornata di ieri, 26 giugno, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per l’evento sismico di magnitudo 5.2 che il 21 giugno scorso ha coinvolto le Province di Lucca e Massa Carrara.
A circa una settimana dall’evento, continua il lavoro e il monitoraggio costante sul posto dei team del Dipartimento della Protezione Civile, della Regione Toscana, dei Centri di coordinamento provinciali, dei Centri operativi comunali e di due Centri operativi misti. Prosegue, in particolare, l’impegno per assistere la popolazione che non è ancora rientrata nelle proprie abitazioni.
In Garfagnana, allo stato attuale, nei Comuni di Camporgiano, Minucciano, Giuncugnano, Piazza al Serchio, Sillano, Vagli Sotto, Careggine del Com di Castelnuovo in Garfagnana sono 464 persone le persone assistite nelle 14 aree attrezzate con tende e nelle 11 strutture di accoglienza che complessivamente dispongono di oltre 1.300 posti.
In Lunigiana, nei Comuni di Fivizzano, Casola in Linugiana, Fosdinovo, Comano del Com di Fivizzano sono 340 le persone accolte nelle 11 aree tendate e nelle 10 strutture di accoglienza, su un totale di oltre 1.700 posti disponibili.
Vanno intanto avanti le verifiche da parte di squadre di tecnici sugli edifici pubblici e privati lesionati dalle scosse sismiche. Sul territorio della Garfagnana hanno lavorato 20 squadre composte da geometri volontari, tecnici comunali, Vigili del Fuoco e genio civile per rispondere alle 563 richieste di sopralluogo. Sono 361 le verifiche già eseguite (circa il 64% del totale), con esito agibile nell’80% dei casi.
In Lunigiana hanno invece operato 17 squadre e ad oggi sono 442 le verifiche effettuate su un totale di 1.320 richieste (pari al 33%). Circa il 50% delle strutture risulta agibile.
Si rammenta che lo stato attuale delle conoscenze scientifiche non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti.
27 giugno 2013
Dichiarato lo stato di emergenza per le Province di Lucca e Massa Carrara
Nella giornata di ieri, 26 giugno, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per l’evento sismico di magnitudo 5.2 che il 21 giugno scorso ha coinvolto le Province di Lucca e Massa Carrara.
A circa una settimana dall’evento, continua il lavoro e il monitoraggio costante sul posto dei team del Dipartimento della Protezione Civile, della Regione Toscana, dei Centri di coordinamento provinciali, dei Centri operativi comunali e di due Centri operativi misti. Prosegue, in particolare, l’impegno per assistere la popolazione che non è ancora rientrata nelle proprie abitazioni.
In Garfagnana, allo stato attuale, nei Comuni di Camporgiano, Minucciano, Giuncugnano, Piazza al Serchio, Sillano, Vagli Sotto, Careggine del Com di Castelnuovo in Garfagnana sono 464 persone le persone assistite nelle 14 aree attrezzate con tende e nelle 11 strutture di accoglienza che complessivamente dispongono di oltre 1.300 posti.
In Lunigiana, nei Comuni di Fivizzano, Casola in Linugiana, Fosdinovo, Comano del Com di Fivizzano sono 340 le persone accolte nelle 11 aree tendate e nelle 10 strutture di accoglienza, su un totale di oltre 1.700 posti disponibili.
Vanno intanto avanti le verifiche da parte di squadre di tecnici sugli edifici pubblici e privati lesionati dalle scosse sismiche. Sul territorio della Garfagnana hanno lavorato 20 squadre composte da geometri volontari, tecnici comunali, Vigili del Fuoco e genio civile per rispondere alle 563 richieste di sopralluogo. Sono 361 le verifiche già eseguite (circa il 64% del totale), con esito agibile nell’80% dei casi.
In Lunigiana hanno invece operato 17 squadre e ad oggi sono 442 le verifiche effettuate su un totale di 1.320 richieste (pari al 33%). Circa il 50% delle strutture risulta agibile.
Si rammenta che lo stato attuale delle conoscenze scientifiche non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti.