Concordia: raggiunta una rotazione di diciassette gradi
16 settembre 2013
Risolto un problema sui cavi che aveva causato lo stop di un’ora alle operazioni
Aggiornamento delle 20.30
Proseguono le operazioni di rotazione della Concordia attraverso la tensione esercitata dai martinetti idraulici sui cavi d’acciaio fissati alla sommità dei cassoni e delle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento. Alle 20.30, la nave aveva raggiunto una rotazione di diciassette gradi rispetto alla posizione iniziale.
Durante le operazioni di tiraggio - come ha riferito nella conferenza stampa delle 19.00 l’ing. Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione della Concordia per la società Costa - le attività hanno avuto uno stop di circa un’ora, perché un cavo ha rischiato di interferire con il comando delle valvole dei cassoni. E' stato, quindi, necessario far salire una squadra di tecnici sulla nave per un intervento di normale manutenzione, così da recuperare la 'parte morta' del cavo. L’ing. Porcellacchia ha comunque assicurato che la struttura della nave sta reagendo nel migliore dei modi e che la rotazione è uniforme.
La successiva tappa significativa nelle operazioni sarà il raggiungimento dei 24 gradi di rotazione, ovvero quando la rotazione sarà realizzata non più con i cavi in tensione, ma con lo zavorramento dei cassoni.
Intanto, nel corso dell’intera giornata, i tecnici dell’Arpat-Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana hanno svolto operazioni di monitoraggio delle acque con tre diversi livelli di campionamento: un monitoraggio ogni ora attraverso un auto campionatore posizionato in testa alla banchina del molo del faro Rosso, all'imboccatura del porto; campioni in mare, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, in tre punti in prossimità del relitto, nella zona cuscinetto, al confine con la zona di interdizione; campionamenti da parte del battello oceanografico Poseidon al di fuori dell’aera di interdizione. I campioni sono stati inviati al laboratorio Arpat di Livorno.
Ricordiamo che aggiornamenti e dettagli tecnici sulle operazioni di rimozione della nave sono disponibili sul sito dedicato al progetto "The parbuckling project", gestito dal consorzio Titan-Micoperi.
Risolto un problema sui cavi che aveva causato lo stop di un’ora alle operazioni
Aggiornamento delle 20.30
Proseguono le operazioni di rotazione della Concordia attraverso la tensione esercitata dai martinetti idraulici sui cavi d’acciaio fissati alla sommità dei cassoni e delle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento. Alle 20.30, la nave aveva raggiunto una rotazione di diciassette gradi rispetto alla posizione iniziale.
Durante le operazioni di tiraggio - come ha riferito nella conferenza stampa delle 19.00 l’ing. Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione della Concordia per la società Costa - le attività hanno avuto uno stop di circa un’ora, perché un cavo ha rischiato di interferire con il comando delle valvole dei cassoni. E' stato, quindi, necessario far salire una squadra di tecnici sulla nave per un intervento di normale manutenzione, così da recuperare la 'parte morta' del cavo. L’ing. Porcellacchia ha comunque assicurato che la struttura della nave sta reagendo nel migliore dei modi e che la rotazione è uniforme.
La successiva tappa significativa nelle operazioni sarà il raggiungimento dei 24 gradi di rotazione, ovvero quando la rotazione sarà realizzata non più con i cavi in tensione, ma con lo zavorramento dei cassoni.
Intanto, nel corso dell’intera giornata, i tecnici dell’Arpat-Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana hanno svolto operazioni di monitoraggio delle acque con tre diversi livelli di campionamento: un monitoraggio ogni ora attraverso un auto campionatore posizionato in testa alla banchina del molo del faro Rosso, all'imboccatura del porto; campioni in mare, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, in tre punti in prossimità del relitto, nella zona cuscinetto, al confine con la zona di interdizione; campionamenti da parte del battello oceanografico Poseidon al di fuori dell’aera di interdizione. I campioni sono stati inviati al laboratorio Arpat di Livorno.
Ricordiamo che aggiornamenti e dettagli tecnici sulle operazioni di rimozione della nave sono disponibili sul sito dedicato al progetto "The parbuckling project", gestito dal consorzio Titan-Micoperi.