Messaggio 13 maggio 2007, 18:06

Una città  nel fango

Una città  nel fango

Immagine

La forza devastante di un nubifragio che ha spazzato via tutto quello che ha incontrato sul suo cammino Quattro morti, fra cui un bimbo di appena 16 mesi strappato dalla furia delle acque all'abbraccio della madre, centinaia di contusi, oltre tremila sfollati, più di mille abitazioni invase da fango e detriti fino a due metri di altezza, interi costoni montani crollati sino a valle e smottamenti: questo è parte del tragico bilancio causato dal violento temporale di appena qualche ora che il 3 luglio 2006 ha colpito la città  di Vibo Valentia ed il suo comprensorio. Un bilancio che poteva essere ancora più pesante se l'evento alluvionale si fosse verificato di notte cogliendo nel sonno la popolazione. Cercheremo di ripercorre quelle ore di quel dannato 3 luglio, data che tutti noi difficilmente dimenticheremo. Il tutto inizia verso le ore 10:00 del mattino, il cielo è coperto da nuvoloni, è mattino, ma in pochi istanti è buio pesto, dal cielo scoccano violenti fulmini quasi come volessero colpire al cuore, inizia l'inferno, bastano solo poche ore e accade di tutto, tanta è la violenza delle piogge: è nubifragio! Dal cuore della città , ritta su una cima di 400 metri s.l.m., affacciata sul golfo di S. Eufemia, partono veri e propri fiumi trascinando tutto ciò che incontrano nella loro inarrestabile discesa verso Vibo Marina. In poche ore, le strade crollano, la corrente salta, la telefonia fissa e mobile scompare quasi come se non fosse mai esistita questa tecnologia. Ma non è finita. Dopo la tragedia rimangono i pericoli, i danni del grande nubifragio, i nuovi percorsi dei torrenti che madre natura ha voluto ridisegnare alla conquista di nuovi spazi. Alle ore 14:30, a conclusione della violenta alluvione, iniziano i primi contatti tra i vari iscritti della nostra Associazione della città  di Vibo Valentia; i danni tanti, non si può stare fermi; i nostri ragazzi, raggiunta la Prefettura di Vibo e dandosi ritrovo proprio lì, iniziano a dare il loro contributo nell'attesa che la protezione civile nazionale c'investa ufficialmente del nostro impegno in quel che per noi è apparso sconcertante e dalle drammatiche ed inaspettate conseguenze. Avviato uno speciale CCS per l'occasione, presso la scuola di polizia della città  capoluogo, attiviamo immediatamente una nostra stazione operante sulle frequenze necessarie al caso, il nostro Land Rover in dotazione alla Sezione di Vibo Valentia è reso immediatamente disponibile, pronto a raggiungere la zona del disastro, con lo scopo di raccordare la zona più colpita (Vibo Marina) al CCS circa 10 km.

Immagine

Nella stessa notte giunge nella nostra stazione operativa, presso il CCS di Vibo, il nostro Presidente Regionale Alfredo I8IEM con altro Land Rover necessario per raggiungere i luoghi del disastro, ed allargare così lo spazio controllato dai nostri operatori. Per circa sette giorni la nostra Sezione ed anche le Sezioni di Cosenza, Catanzaro, Palmi, Reggio Calabria, per un totale di 20 operatori ed un complessivo numero di quattro fuoristrada in dotazione alle Sezioni ARI della Calabria, costantemente cercano di lavorare nella maniera più fattiva possibile al superamento della fase di emergenza, tentando di aiutare e collaborare con tutte gli enti, le associazioni, le forze di polizia, e soprattutto di essere di aiuto alle migliaia di famiglie drammaticamente colpite dall'evento. Sono giorni terribili, soprattutto agli occhi di quegli operatori che vivono nei luoghi del disastro; solo grazie agli amici giunti da diverse Sezioni della Calabria ed allo spirito di rendersi utile con uno strumento che da sempre si utilizza semplicemente per esaudire il desiderio di un hobby, ci si rende conto di quanto importante sia il nostro ruolo; innumerevoli sono le iniziative intraprese dai nostri operatori nelle operazioni svolte durante una lunga settimana, dalla parola di conforto a chi ha perso ogni cosa alla distribuzione dei pasti, dalla ricerca di un medico a quella di farmaci o dal guidare la colonna degli sfollati verso gli alberghi alle altre ed innumerevoli attività  svolte. Attività  ricche di episodi di solidarietà  e di tanta tristezza che, certamente, avrà  segnato la vita di ognuno di noi, al punto da rappresentare un ricordo indelebile nei nostri cuori.
Sentiamo l'esigenza di ringraziare lo slancio, l'operosità  e il coraggio dei tanti volontari giunti da diversi luoghi d'Italia, ma un ringraziamento particolare è doveroso rivolgerlo agli operatori accorsi dalle diverse Sezioni ARI della Calabria (I8YZO, IW8PFP, IZ8DWL, IZ8IYX, IZ8BAD, I8IEM, I8MRO, I8FEH, IZ8GBO, IZ8FWZ, IZ8EPY, IW8RMN, IW8RMF, IZ8EQF, IW8RQD, IW8RRC, IZ8GBO, IW8QFA, IW8ROV, SWL Walter), sacrificando lavoro e famiglia, ma rendendosi magicamente d'aiuto a chi in quel momento aveva bisogno di questi "uomini con la radio".

Pasquale La Gamba, IZ8IYX
Domenico Lo Bianco, IZ8BAD
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
https://www.cisarroma.it - https://www.ik0zcw.it - https://www.qrz.com/db/ik0zcw


Immagine

CISAR SVXLINK NAZIONALE per info: https://svxlink.cisar.it/

SvxLink by SM0SVX rete RedNet per informazioni: http://iw0.red

Immagine