Concordia: primi dati sul campionamento delle acque
Concordia: primi dati sul campionamento delle acque dopo il refloating
16 luglio 2014
Tecnici ancora impegnati nel collegamento di cavi e catene
I tecnici sono ancora al lavoro per collegare le tre catene e i cinque cavi mancanti agli ultimi quattro cassoni sul lato di dritta. Le catene sono ora distese in modo regolare.
Per tutti gli step principali del rigalleggiamento è previsto un monitoraggio straordinario della qualità delle acque attorno al relitto della Concordia.
In conferenza stampa la Presidente dell’Osservatorio di monitoraggio Maria Sargentini ha presentato insieme a Arpat e a Ispra i risultati del primo campionamento realizzato dopo l’avvio delle operazioni. In particolare, sono stati illustrati i risultati della parte tossicologica delle analisi, mentre quelli della parte microbiologica saranno disponibili domani.
Al momento i risultati sono complessivamente rassicuranti, come ha comunicato il responsabile di Arpat Marcello Mossa Verre.
Sono stati prelevati campioni in quattro punti, sia in superficie, sia in profondità a 25 metri: in prossimità della prua e in un punto più distanziato che si trova tra il faro rosso e la prua della nave. Prelevati anche campioni vicino al dissalatore in località Cannelle, in linea con i campionamenti che realizza usualmente Arpat.
Le analisi hanno ricercato solventi, nutrienti, idrocarburi leggeri e pesanti, detergenti, ftalati e metalli. Si registrano solo piccole variazioni di detergenti, ftalati e rame rispetto ai valori di fondo, che non sono comunque considerate rilevanti. Il dettaglio delle analisi, come di consueto, sono pubblicati sul sito di Arpat.
Oltre a queste analisi, vengono fatti monitoraggi continui attraverso una sonda parametrica montata al faro rosso. Le acque intorno alla Concordia, infatti, sono costantemente controllate e analizzate fin da gennaio 2012, quando è iniziata l’emergenza.
16 luglio 2014
Tecnici ancora impegnati nel collegamento di cavi e catene
I tecnici sono ancora al lavoro per collegare le tre catene e i cinque cavi mancanti agli ultimi quattro cassoni sul lato di dritta. Le catene sono ora distese in modo regolare.
Per tutti gli step principali del rigalleggiamento è previsto un monitoraggio straordinario della qualità delle acque attorno al relitto della Concordia.
In conferenza stampa la Presidente dell’Osservatorio di monitoraggio Maria Sargentini ha presentato insieme a Arpat e a Ispra i risultati del primo campionamento realizzato dopo l’avvio delle operazioni. In particolare, sono stati illustrati i risultati della parte tossicologica delle analisi, mentre quelli della parte microbiologica saranno disponibili domani.
Al momento i risultati sono complessivamente rassicuranti, come ha comunicato il responsabile di Arpat Marcello Mossa Verre.
Sono stati prelevati campioni in quattro punti, sia in superficie, sia in profondità a 25 metri: in prossimità della prua e in un punto più distanziato che si trova tra il faro rosso e la prua della nave. Prelevati anche campioni vicino al dissalatore in località Cannelle, in linea con i campionamenti che realizza usualmente Arpat.
Le analisi hanno ricercato solventi, nutrienti, idrocarburi leggeri e pesanti, detergenti, ftalati e metalli. Si registrano solo piccole variazioni di detergenti, ftalati e rame rispetto ai valori di fondo, che non sono comunque considerate rilevanti. Il dettaglio delle analisi, come di consueto, sono pubblicati sul sito di Arpat.
Oltre a queste analisi, vengono fatti monitoraggi continui attraverso una sonda parametrica montata al faro rosso. Le acque intorno alla Concordia, infatti, sono costantemente controllate e analizzate fin da gennaio 2012, quando è iniziata l’emergenza.