Terremoto Nepal: l'esperienza del Sistema di protezione civ.
COMUNICATO STAMPA
29 aprile 2015
Terremoto Nepal: l'esperienza del Sistema di protezione civile italiano a servizio della popolazione colpita
«La missione italiana in Nepal è stata pianificata dal Dipartimento della Protezione Civile nell’ambito del Meccanismo Europeo», ha ricordato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dall’aeroporto di Pratica di Mare dal quale è da poco decollato il velivolo dell’Aeronautica Militare con a bordo la task force che arriverà in Nepal nella mattinata di domani.
«La missione è stata orientata all’intervento medico-sanitario per diversi motivi. Il primo è legato alla distanza tra Italia e Nepal: in emergenze come queste, le Nazioni Unite – che coordinano l’arrivo degli aiuti dall’estero – preferiscono fare giungere squadre per la ricerca e il soccorso dai Paesi confinanti a quello colpito. Il secondo è legato alle notizie che stanno arrivando dal territorio: ci sono ancora numerose località non raggiunte, diversi ospedali nel territorio colpito sono al collasso, quindi la decisione di inviare la task force di assistenza sanitaria e di supporto tecnico-operativo è parsa subito la più utile per garantire un effettivo supporto alle autorità locali e dare la migliore assistenza possibile alle popolazioni colpite».
«Ancora una volta il sistema di protezione civile italiano si dimostra pronto a rispondere alle esigenze di chi sta soffrendo; siamo orgogliosi di contribuire, con la comunità internazionale, ad alleviare, per quanto possibile, le condizioni di disagio delle popolazioni colpite» ha concluso Fabrizio Curcio.
29 aprile 2015
Terremoto Nepal: l'esperienza del Sistema di protezione civile italiano a servizio della popolazione colpita
«La missione italiana in Nepal è stata pianificata dal Dipartimento della Protezione Civile nell’ambito del Meccanismo Europeo», ha ricordato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dall’aeroporto di Pratica di Mare dal quale è da poco decollato il velivolo dell’Aeronautica Militare con a bordo la task force che arriverà in Nepal nella mattinata di domani.
«La missione è stata orientata all’intervento medico-sanitario per diversi motivi. Il primo è legato alla distanza tra Italia e Nepal: in emergenze come queste, le Nazioni Unite – che coordinano l’arrivo degli aiuti dall’estero – preferiscono fare giungere squadre per la ricerca e il soccorso dai Paesi confinanti a quello colpito. Il secondo è legato alle notizie che stanno arrivando dal territorio: ci sono ancora numerose località non raggiunte, diversi ospedali nel territorio colpito sono al collasso, quindi la decisione di inviare la task force di assistenza sanitaria e di supporto tecnico-operativo è parsa subito la più utile per garantire un effettivo supporto alle autorità locali e dare la migliore assistenza possibile alle popolazioni colpite».
«Ancora una volta il sistema di protezione civile italiano si dimostra pronto a rispondere alle esigenze di chi sta soffrendo; siamo orgogliosi di contribuire, con la comunità internazionale, ad alleviare, per quanto possibile, le condizioni di disagio delle popolazioni colpite» ha concluso Fabrizio Curcio.