Etna: emessa criticità elevata in area sommitale
4 dicembre 2015
La criticità è ordinaria in area pedemontana, urbana e del medio versante
Dalla mattina del 4 dicembre le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio etneo hanno registrato un aumento dell'attività stromboliana all’interno del cratere Voragine dell’Etna accompagnata da un significativo incremento del tremore vulcanico. A partire dalle 10.07 l’attività si è intensificata ulteriormente, dando luogo ad una fontana di lava. La colonna di gas e cenere ha raggiunto un’altezza di 7-8 Km dalla sommità del vulcano, per poi espandersi in direzione Sud-Est spinta dai venti. Successivamente l’attività di fontanamento ha mostrato un decremento, fino a cessare alle 11.32.
Prosegue comunque l’attività esplosiva stromboliana al cratere Voragine e al Nuovo Cratere di Sud Est caratterizzata da emissione di cenere.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Servizio Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di criticità elevata per l’area sommitale del vulcano e di criticità ordinaria per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.
Dalle informazioni pervenute dalle strutture operative presenti sul territorio, la ricaduta delle ceneri ha interessato prevalentemente i comuni di S.Alfio, Acireale, Riposto, Zafferana Etnea e Giarre.
Inoltre nella giornata di oggi 4 dicembre a causa della attività vulcanica l'areoporto di Fontanarossa di Catania ha subito limitazioni nella operatività con la chiusura di alcuni settori.
La progressiva intensificazione dell’attività eruttiva all'interno del cratere Voragine era iniziata nella serata del 2 dicembre fino a evolvere in fontana di lava alta diversi chilometri nelle prime ore del 3 dicembre. Questo fenomeno ha provocato l’emissione di ceneri in atmosfera che si sono spinte fino a Reggio Calabria determinando la chiusura dell’Aeroporto.
La ripresa dell’attività eruttiva con attività stromboliana all’interno del cratere Voragine era stata già osservata dalla seconda metà di ottobre.
La criticità è ordinaria in area pedemontana, urbana e del medio versante
Dalla mattina del 4 dicembre le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio etneo hanno registrato un aumento dell'attività stromboliana all’interno del cratere Voragine dell’Etna accompagnata da un significativo incremento del tremore vulcanico. A partire dalle 10.07 l’attività si è intensificata ulteriormente, dando luogo ad una fontana di lava. La colonna di gas e cenere ha raggiunto un’altezza di 7-8 Km dalla sommità del vulcano, per poi espandersi in direzione Sud-Est spinta dai venti. Successivamente l’attività di fontanamento ha mostrato un decremento, fino a cessare alle 11.32.
Prosegue comunque l’attività esplosiva stromboliana al cratere Voragine e al Nuovo Cratere di Sud Est caratterizzata da emissione di cenere.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Servizio Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di criticità elevata per l’area sommitale del vulcano e di criticità ordinaria per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.
Dalle informazioni pervenute dalle strutture operative presenti sul territorio, la ricaduta delle ceneri ha interessato prevalentemente i comuni di S.Alfio, Acireale, Riposto, Zafferana Etnea e Giarre.
Inoltre nella giornata di oggi 4 dicembre a causa della attività vulcanica l'areoporto di Fontanarossa di Catania ha subito limitazioni nella operatività con la chiusura di alcuni settori.
La progressiva intensificazione dell’attività eruttiva all'interno del cratere Voragine era iniziata nella serata del 2 dicembre fino a evolvere in fontana di lava alta diversi chilometri nelle prime ore del 3 dicembre. Questo fenomeno ha provocato l’emissione di ceneri in atmosfera che si sono spinte fino a Reggio Calabria determinando la chiusura dell’Aeroporto.
La ripresa dell’attività eruttiva con attività stromboliana all’interno del cratere Voragine era stata già osservata dalla seconda metà di ottobre.