Protezione Civile e Università la Sapienza
Protezione Civile e Università la Sapienza. Presentati i risultati del progetto I.MODI
Roma è la prima città italiana ad adottare sistemi avanzati di controllo dei rischi, in area urbana, legati al contesto idrogeologico. Il Direttore dell’Ufficio Extradipartimentale Protezione Civile di Roma Capitale, Ing. Cristina D’Angelo, ed il responsabile scientifico DICEA – SurveyLab, Dott.ssa Maria Marsella, hanno illustrato oggi, 25 ottobre 2016, i primi risultati del progetto I.MODI nel corso della conferenza stampa presso la Piccola Protomoteca del Campidoglio, alla presenza dell’Assessore all’Urbanistica e Infrastrutture Paolo Berdini.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Protezione Civile di Roma Capitale, l’Università la Sapienza – Dipartimento Ingegneria civile, edile e ambientale (DICEA) e lo spin-off Survey Lab S.r.l., ed è vincitore del bando europeo H2020 SME-Instruments Phase II.
A pochi mesi dall’accordo sottoscritto lo scorso 13 maggio, a titolo gratuito, sono pronti i primi dati relativi al monitoraggio della stabilità degli edifici e delle infrastrutture civili. Il progetto prevede un modello innovativo di analisi del rischio idrogeologico che incrocia i dati satellitari, elaborati con tecniche di Interferometria Differenziale DInSAR (in grado di misurare gli spostamenti con grande precisione), e i dati acquisiti ‘in situ’ con quelli oggettivi forniti dalla Commissione per la Sicurezza Statica degli Edifici Privati, prevedendo la creazione di una banca dati integrata.
I risultati illustrati sono relativi al territorio del Municipio V, identificato come primo caso di studio data la presenza di cavità diffuse ed alcune caratteristiche proprie in grado di testare la bontà della metodologia stessa. L’analisi dei dati ha permesso la definizione di mappe di sintesi sull’intero territorio municipale, finalizzate ad una migliore conoscenza delle criticità presenti che possono avere effetti sulla sicurezza degli edifici e delle infrastrutture.
Pubblicazione del 25/10/2016
Roma è la prima città italiana ad adottare sistemi avanzati di controllo dei rischi, in area urbana, legati al contesto idrogeologico. Il Direttore dell’Ufficio Extradipartimentale Protezione Civile di Roma Capitale, Ing. Cristina D’Angelo, ed il responsabile scientifico DICEA – SurveyLab, Dott.ssa Maria Marsella, hanno illustrato oggi, 25 ottobre 2016, i primi risultati del progetto I.MODI nel corso della conferenza stampa presso la Piccola Protomoteca del Campidoglio, alla presenza dell’Assessore all’Urbanistica e Infrastrutture Paolo Berdini.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra la Protezione Civile di Roma Capitale, l’Università la Sapienza – Dipartimento Ingegneria civile, edile e ambientale (DICEA) e lo spin-off Survey Lab S.r.l., ed è vincitore del bando europeo H2020 SME-Instruments Phase II.
A pochi mesi dall’accordo sottoscritto lo scorso 13 maggio, a titolo gratuito, sono pronti i primi dati relativi al monitoraggio della stabilità degli edifici e delle infrastrutture civili. Il progetto prevede un modello innovativo di analisi del rischio idrogeologico che incrocia i dati satellitari, elaborati con tecniche di Interferometria Differenziale DInSAR (in grado di misurare gli spostamenti con grande precisione), e i dati acquisiti ‘in situ’ con quelli oggettivi forniti dalla Commissione per la Sicurezza Statica degli Edifici Privati, prevedendo la creazione di una banca dati integrata.
I risultati illustrati sono relativi al territorio del Municipio V, identificato come primo caso di studio data la presenza di cavità diffuse ed alcune caratteristiche proprie in grado di testare la bontà della metodologia stessa. L’analisi dei dati ha permesso la definizione di mappe di sintesi sull’intero territorio municipale, finalizzate ad una migliore conoscenza delle criticità presenti che possono avere effetti sulla sicurezza degli edifici e delle infrastrutture.
Pubblicazione del 25/10/2016