Frana Caltanissetta
COMUNICATO STAMPA
28-01-2009
Frana Caltanissetta
Il Dipartimento della Protezione Civile esprime il proprio cordoglio alle famiglie dei due operai che oggi, mentre erano al lavoro, hanno perso la vita a Caltanissetta, travolti dal cedimento di un versante collinare.
Rispetto alle dichiarazioni che ha rilasciato alla stampa il Sindaco di Caltanissetta, in cui ha affermato che la Protezione Civile nazionale era a conoscenza del rischio di frane e cedimenti per la città  siciliana, è necessario ricordare che, secondo i dati del Ministero dell'Ambiente, sono ben 5.581 degli oltre 8.100 complessivi i Comuni italiani esposti a rischio idrogeologico o idraulico e che sono decine i sindaci che, ogni giorno, segnalano al Dipartimento situazioni di rischio che vengono sempre seguite con la massima attenzione e impegno a risolverle, secondo disponibilità  economiche e competenze.
Il Sindaco di Caltanissetta, poi, dovrebbe aver ben presente che è proprio lui il responsabile della protezione civile sul territorio del suo Comune, prerogativa che gli viene assegnata dalla Legge n. 225 del 1992, ed è quindi sua primaria responsabilità  verificare ed evitare che i propri concittadini si trovino esposti ai diversi rischi, compreso quello di eventuali frane. Vista la fragilità  del territorio di Calatanissetta, da lui stesso denunciata, forse particolare attenzione andrebbe posta da parte del Comune nell'attività  di vigilanza quando, come nel caso verificatosi oggi, vengono rilasciate autorizzazioni ad aprire cantieri in zone a rischio.
Peraltro, lo scorso 18 novembre il Dipartimento della Protezione Civile ha risposto all'appello del Sindaco con una nota indirizzata alla Regione Siciliana, alla Provincia e al Comune di Caltanissetta, ricordando che la materia di protezione civile è competenza delle autorità  locali e regionali, trattandosi di 'materia concorrente'
28-01-2009
Frana Caltanissetta
Il Dipartimento della Protezione Civile esprime il proprio cordoglio alle famiglie dei due operai che oggi, mentre erano al lavoro, hanno perso la vita a Caltanissetta, travolti dal cedimento di un versante collinare.
Rispetto alle dichiarazioni che ha rilasciato alla stampa il Sindaco di Caltanissetta, in cui ha affermato che la Protezione Civile nazionale era a conoscenza del rischio di frane e cedimenti per la città  siciliana, è necessario ricordare che, secondo i dati del Ministero dell'Ambiente, sono ben 5.581 degli oltre 8.100 complessivi i Comuni italiani esposti a rischio idrogeologico o idraulico e che sono decine i sindaci che, ogni giorno, segnalano al Dipartimento situazioni di rischio che vengono sempre seguite con la massima attenzione e impegno a risolverle, secondo disponibilità  economiche e competenze.
Il Sindaco di Caltanissetta, poi, dovrebbe aver ben presente che è proprio lui il responsabile della protezione civile sul territorio del suo Comune, prerogativa che gli viene assegnata dalla Legge n. 225 del 1992, ed è quindi sua primaria responsabilità  verificare ed evitare che i propri concittadini si trovino esposti ai diversi rischi, compreso quello di eventuali frane. Vista la fragilità  del territorio di Calatanissetta, da lui stesso denunciata, forse particolare attenzione andrebbe posta da parte del Comune nell'attività  di vigilanza quando, come nel caso verificatosi oggi, vengono rilasciate autorizzazioni ad aprire cantieri in zone a rischio.
Peraltro, lo scorso 18 novembre il Dipartimento della Protezione Civile ha risposto all'appello del Sindaco con una nota indirizzata alla Regione Siciliana, alla Provincia e al Comune di Caltanissetta, ricordando che la materia di protezione civile è competenza delle autorità  locali e regionali, trattandosi di 'materia concorrente'