8 maggio 2009, 20:49
Guido Bertolaso in audizione alla Commissione Ambiente del S
Guido Bertolaso in audizione alla Commissione Ambiente del Senato
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha riferito sul terremoto dello scorso 6 aprile alla Commissione Ambiente del Senato dove è iniziato l'iter di conversione del decreto legge dello scorso 28 aprile.
La popolazione - Ad un mese dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo, sono 64.657 le persone assistite. A queste si aggiungono le circa 20mila che hanno provveduto autonomamente a un nuovo alloggio, trovando ospitalità  da parenti e amici.
Delle oltre 64mila persone rimaste senza casa, 32.103 vivono nelle 170 tendopoli realizzate nei comuni colpiti dal terremoto, mentre il resto, 32.554, sono ospitate negli alberghi e nelle abitazioni private lungo la costa abruzzese.
Le verifiche sugli edifici '“ Guido Bertolaso ha presentato anche un bilancio delle verifiche di agibilità  in corso nei territori colpiti dal terremoto. Dopo quasi 30mila verifiche, un edificio su due risulta agibile e uno su quattro inagibile.
In dettaglio su 29.751 verifiche di agibilità  realizzate al 6 maggio, ha spiegato il Commissario delegato per l'emergenza terremoto, il 53% ha dato esito positivo. Il 15% di edifici, inoltre, è risultato inagibile, anche se con piccoli interventi può rientrare tra quelli agibili e il 23,6%, invece, è risultato completamente inagibile. Tra questi, il 13% sono scuole, il 15% fabbriche e imprese e il 44,2% beni culturali.
Bisognerà  attendere che i rilievi vengano completati per avere un quadro completo della situazione abitazioni. Guido Bertolaso ha spiegato che al momento la maggior parte delle persone che vive in tenda continua a rimanere lì per paura e non può essere costretta a tornare nelle proprie case anche se agibili. Il Capo Dipartimento si è auspicato che la popolazione rientri negli edifici abitabili entro il mese di giugno e ha sottolineato che per i controlli sul gas, visti i danni subiti dalla rete di distribuzione, è previsto un servizio gratuito di ripristino di cui i cittadini possono usufruire.
La ricostruzione - Il Capo Dipartimento ha annunciato che il governo presenterà  un emendamento al decreto legge del 28 aprile per chiarire il tema relativo ai contributi per la ricostruzione: il 100% dell'importo per la ricostruzione o la ristrutturazione delle abitazioni colpite dal terremoto del 6 aprile, se si tratta di prima casa.
Tuttavia circa 20mila persone non potranno tornare presto a casa. Per chi ha perso la casa a L'Aquila non sono in programma "container" e "casette di legno", per assenza di spazio. Nei piccoli comuni questa può essere una soluzione possibile e che si sta praticando.
Questo tipo di ricostruzione, definita dal Capo del Dipartimento 'leggera'
Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha riferito sul terremoto dello scorso 6 aprile alla Commissione Ambiente del Senato dove è iniziato l'iter di conversione del decreto legge dello scorso 28 aprile.
La popolazione - Ad un mese dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo, sono 64.657 le persone assistite. A queste si aggiungono le circa 20mila che hanno provveduto autonomamente a un nuovo alloggio, trovando ospitalità  da parenti e amici.
Delle oltre 64mila persone rimaste senza casa, 32.103 vivono nelle 170 tendopoli realizzate nei comuni colpiti dal terremoto, mentre il resto, 32.554, sono ospitate negli alberghi e nelle abitazioni private lungo la costa abruzzese.
Le verifiche sugli edifici '“ Guido Bertolaso ha presentato anche un bilancio delle verifiche di agibilità  in corso nei territori colpiti dal terremoto. Dopo quasi 30mila verifiche, un edificio su due risulta agibile e uno su quattro inagibile.
In dettaglio su 29.751 verifiche di agibilità  realizzate al 6 maggio, ha spiegato il Commissario delegato per l'emergenza terremoto, il 53% ha dato esito positivo. Il 15% di edifici, inoltre, è risultato inagibile, anche se con piccoli interventi può rientrare tra quelli agibili e il 23,6%, invece, è risultato completamente inagibile. Tra questi, il 13% sono scuole, il 15% fabbriche e imprese e il 44,2% beni culturali.
Bisognerà  attendere che i rilievi vengano completati per avere un quadro completo della situazione abitazioni. Guido Bertolaso ha spiegato che al momento la maggior parte delle persone che vive in tenda continua a rimanere lì per paura e non può essere costretta a tornare nelle proprie case anche se agibili. Il Capo Dipartimento si è auspicato che la popolazione rientri negli edifici abitabili entro il mese di giugno e ha sottolineato che per i controlli sul gas, visti i danni subiti dalla rete di distribuzione, è previsto un servizio gratuito di ripristino di cui i cittadini possono usufruire.
La ricostruzione - Il Capo Dipartimento ha annunciato che il governo presenterà  un emendamento al decreto legge del 28 aprile per chiarire il tema relativo ai contributi per la ricostruzione: il 100% dell'importo per la ricostruzione o la ristrutturazione delle abitazioni colpite dal terremoto del 6 aprile, se si tratta di prima casa.
Tuttavia circa 20mila persone non potranno tornare presto a casa. Per chi ha perso la casa a L'Aquila non sono in programma "container" e "casette di legno", per assenza di spazio. Nei piccoli comuni questa può essere una soluzione possibile e che si sta praticando.
Questo tipo di ricostruzione, definita dal Capo del Dipartimento 'leggera'
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