Emergenza Haiti. Un primo bilancio degli aiuti dall'Italia
Emergenza Haiti. Un primo bilancio degli aiuti dall'Italia
Aggiornato alle 17.30 ora italiana
In questa seconda giornata ad Haiti, si è tenuto un nuovo briefing tra il Capo della Protezione Civile italiana Guido Bertolaso e le autorità  locali, il Presidente Renè Prèval e il primo ministro Jean-Max Bellerive.
Nel corso dell'incontro è stato anche tracciato un primo bilancio degli aiuti arrivati sinora dall'Italia: 154 tensostrutture con teli ombreggianti, 1.000 letti da campo, 2.000 lenzuola, 2.490 coperte e centinaia di kit da cucina, ma anche generatori, materiale elettrico, condizionatori d'aria. 8.000 i pasti di emergenza inviati dal nostro Paese e oltre 6 le tonnellate di snack ad alto apporto energetico. E ancora: 3.000 taniche, 30 cisterne e 3 unità  di depurazione dell'acqua.
Dall'Italia anche un ospedale da campo completo di sala operatoria '“ attivo già  dal 17 gennaio, e installato ad Haiti presso l'ospedale di Saint Damien '“ oltre che medicinali, kit di emergenza, attrezzature e arredi ospedalieri.
Tra le risorse umane: 22 unità  di personale medico, 8 vigili del fuoco e 12 esperti per questa prima fase di ricognizione e coordinamento.
Il bilancio degli aiuti è ovviamente provvisorio. Già  nei prossimi giorni è previsto l'invio di un altro ospedale da campo completo di sala operatoria e di numerosi mezzi da lavoro e trasporto, in particolare autoambulanze, camion ed escavatrici.
In questa prima fase l'Italia si concentrerà  sulla gestione e sul coordinamento degli aiuti, ma - come ha anticipato Guido Bertolaso nel corso dell'incontro con Renè Prèval - è allo studio la costruzione di una struttura pediatrica di riabilitazione motoria, per i bambini che in seguito al terremoto hanno subito interventi chirurgici invalidanti.
Nel corso della giornata, la delegazione italiana si è recata in sopralluogo nelle aree maggiormente colpite dal sisma: Lèogan, Jacmel e Gressier, zona dell'epicentro.
Nel pomeriggio, ora locale, è previsto un briefing del Capo della Protezione Civile italiana con rappresentanti dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), ma anche un momento di ascolto con Associazioni e ONG che operano sul territorio.
23-01-2010
Aggiornato alle 17.30 ora italiana
In questa seconda giornata ad Haiti, si è tenuto un nuovo briefing tra il Capo della Protezione Civile italiana Guido Bertolaso e le autorità  locali, il Presidente Renè Prèval e il primo ministro Jean-Max Bellerive.
Nel corso dell'incontro è stato anche tracciato un primo bilancio degli aiuti arrivati sinora dall'Italia: 154 tensostrutture con teli ombreggianti, 1.000 letti da campo, 2.000 lenzuola, 2.490 coperte e centinaia di kit da cucina, ma anche generatori, materiale elettrico, condizionatori d'aria. 8.000 i pasti di emergenza inviati dal nostro Paese e oltre 6 le tonnellate di snack ad alto apporto energetico. E ancora: 3.000 taniche, 30 cisterne e 3 unità  di depurazione dell'acqua.
Dall'Italia anche un ospedale da campo completo di sala operatoria '“ attivo già  dal 17 gennaio, e installato ad Haiti presso l'ospedale di Saint Damien '“ oltre che medicinali, kit di emergenza, attrezzature e arredi ospedalieri.
Tra le risorse umane: 22 unità  di personale medico, 8 vigili del fuoco e 12 esperti per questa prima fase di ricognizione e coordinamento.
Il bilancio degli aiuti è ovviamente provvisorio. Già  nei prossimi giorni è previsto l'invio di un altro ospedale da campo completo di sala operatoria e di numerosi mezzi da lavoro e trasporto, in particolare autoambulanze, camion ed escavatrici.
In questa prima fase l'Italia si concentrerà  sulla gestione e sul coordinamento degli aiuti, ma - come ha anticipato Guido Bertolaso nel corso dell'incontro con Renè Prèval - è allo studio la costruzione di una struttura pediatrica di riabilitazione motoria, per i bambini che in seguito al terremoto hanno subito interventi chirurgici invalidanti.
Nel corso della giornata, la delegazione italiana si è recata in sopralluogo nelle aree maggiormente colpite dal sisma: Lèogan, Jacmel e Gressier, zona dell'epicentro.
Nel pomeriggio, ora locale, è previsto un briefing del Capo della Protezione Civile italiana con rappresentanti dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA), ma anche un momento di ascolto con Associazioni e ONG che operano sul territorio.
23-01-2010