Mattinale del 22 febbraio 2010
Mattinale del 22 febbraio 2010
Criticità  sul territorio: maltempo, dissesto idrogeologico al sud, eventi sismici
Maltempo
A causa di una perturbazione atlantica che staziona sull'Italia, continua il maltempo su quasi tutte le regioni italiane, con piogge diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità  specialmente sulla Sardegna e sui settori tirrenici centro - meridionali e nevicate sull'arco alpino e sulla Appennino, che saranno a quote collinari sul Piemonte e la Liguria.
A causa delle forti precipitazioni e degli sbalzi di temperatura rimane marcato il rischio valanghe nella maggior parte delle zone montane.
Sulla base delle informazioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso ieri un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche che estende e prolunga quello emesso nella giornata di venerdì.
Il comunicato prevede da oggi e per le successive 24 '“ 36 ore isolati temporali, localmente anche di forte intensità  dapprima sulla Sardegna e poi sulle regioni tirreniche centro-meridionali.
Le precipitazioni potranno essere accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento.
Raccomandazioni per chi viaggia e per chi si trova in montagna
Raccomandazioni per chi viaggia
Raccomandiamo come sempre a chi dovesse mettersi in viaggio di:
'¢ informarsi sulle condizioni del percorso che si intende seguire o sulla disponibilità  effettiva dei collegamenti con vettori diversi dall'automobile attraverso i normali canali dedicati, come Isoradio, notiziari del CCISS, siti web e call center degli esercenti dei servizi di trasporto;
'¢ verificare le buone condizioni generali del veicolo;
'¢ avere a bordo le catene da utilizzare in caso di necessità  o montare pneumatici da neve;
'¢ usare la massima prudenza nella guida, necessaria per ridurre al minimo il rischio di incidenti in caso di neve o ghiaccio;
'¢ moderare la velocità  e porre la massima attenzione alle improvvise deviazioni di traiettoria;
'¢ evitare le frenate brusche e utilizzare il freno con dolcezza e a piccoli intervalli;
'¢ prestare particolare attenzione quando si percorrono zone in ombra, vicine ai corsi d'acqua e viadotti esposti al vento dove è più facile che si formino lastre di ghiaccio estremamente pericolose per chi è alla guida;
'¢ evitare l'uso di motoveicoli nel caso in cui il manto stradale sia reso particolarmente viscido a causa di neve o formazione di ghiaccio.
Raccomandazioni per chi si trova in montagna
Prima di affrontare un'escursione in montagna:
- è bene consultare sempre il bollettino neve, che indica i rischi in una scala da 1 a 5: ti puoi collegare per avere tutte le informazioni al sito di Aineva, l'associazione delle regioni per il bollettino su neve e valanghe o a quello di Meteomont, il bollettino realizzato dal comando truppe Alpine in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e il servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare;
- durante le uscite in alta montagna è utile portare con sè l'apparecchio Arva: un trasmettitore sempre attivo, anche in caso di perdita di coscienza e che segnala la presenza sotto neve e valanghe;
- in caso di nevicate intense individua un percorso sicuro per raggiungere un riparo;
- comunica a familiari o amici il luogo in cui intendi recarti;
- evita di avventurarti in zone pericolose o poco conosciute;
- rispetta la segnaletica esposta nei comprensori sciistici.
Se ti trovi su un impianto a fune:
- se rimani bloccato, resta tranquillo e attendi i soccorsi;
- abbassa e blocca sempre correttamente la barra di sicurezza;
- proteggi i bambini che potrebbero facilmente scivolare;
- abbassa la barra al momento indicato.
Come si formano le valanghe?
Le valanghe sono un evento critico dovuto all'improvvisa perdita di stabilità  della neve presente su di un pendio e al successivo scivolamento verso valle della porzione di manto nevoso interessata dalla frattura.
In altri termini si tratta dello scivolamento gravitativo rapido di una massa di neve su un pendio
di montagna. Il distacco può essere di tipo spontaneo o provocato.
Nel primo caso, fattori quali il peso della neve fresca o il rialzo termico possono determinare il
verificarsi della valanga.
Il distacco provocato, invece, può essere di due tipi: accidentale, come accade a chi si trova a piedi o con gli sci su di un pendio di neve fresca e provoca involontariamente con il proprio peso una valanga; oppure programmato, come accade nei comprensori sciistici quando, con l'ausilio di esplosivi, si bonificano i pendii pericolosi.
Dissesti idrogeologici in Calabria e Sicilia
Dopo i sopralluoghi effettuati ieri a San Fratello, Tortorici e Giampilieri in Sicilia e un incontro con le autorità  locali calabresi, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile continua la sua visita in Calabria, nella zone colpite dalle frane dei giorni scorsi.
Bertolaso prosegue oggi la sua ricognizione nei luoghi più danneggiati dal dissesto del cosentino, come Rogliano o le zone del Savuto.
Nel pomeriggio è prevista una visita a Germaneto, alla sede regionale della Protezione Civile e a Catanzaro. Infine a Maierato terrà  un briefing operativo ed effettuerà  un sopralluogo per rendersi personalmente conto della situazione nel centro del vibonese, evacuato dopo la frana di lunedì scorso.
Una situazione che ha registrato un ulteriore peggioramento e che ha costretto le autorità  locali a sospendere il piano di rientro degli abitanti del paese nelle loro case.
Oggi un ulteriore sopralluogo verrà  effettuato anche dalla Commissione grandi rischi regionale per verificare le condizioni della frana e gli eventuali pericoli per la popolazione.
Proseguono intanto anche in Sicilia gli interventi e l'assistenza alla popolazione sfollata nel Comune di San Fratello. Infatti la frana che la scorsa settimana ha costretto 1500 persone a lasciare le proprie case non si è ancora stabilizzata.
Eventi sismici in provincia di Trento e di Forlì - Cesena
Due scosse sismiche sono state avvertite ieri sul territorio nazionale.
La prima in provincia di Trento è stata registrata alle 14,35 con una magnitudo di 2.7.
Le località  prossime all'epicentro sono stati i Comuni di Cesena, Cesenatico e Gambettola.
La seconda si è verificata in provincia di Forlì '“ Cesena alle 23,48 ed ha avuto una magnitudo di 3.2.
L'epicentro è stato registrato tra i Comuni di Ala, Brentonico e Avio.
Non risulta che le scosse abbiano provocato danni a persone o cose.
Criticità  sul territorio: maltempo, dissesto idrogeologico al sud, eventi sismici
Maltempo
A causa di una perturbazione atlantica che staziona sull'Italia, continua il maltempo su quasi tutte le regioni italiane, con piogge diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità  specialmente sulla Sardegna e sui settori tirrenici centro - meridionali e nevicate sull'arco alpino e sulla Appennino, che saranno a quote collinari sul Piemonte e la Liguria.
A causa delle forti precipitazioni e degli sbalzi di temperatura rimane marcato il rischio valanghe nella maggior parte delle zone montane.
Sulla base delle informazioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso ieri un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche che estende e prolunga quello emesso nella giornata di venerdì.
Il comunicato prevede da oggi e per le successive 24 '“ 36 ore isolati temporali, localmente anche di forte intensità  dapprima sulla Sardegna e poi sulle regioni tirreniche centro-meridionali.
Le precipitazioni potranno essere accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento.
Raccomandazioni per chi viaggia e per chi si trova in montagna
Raccomandazioni per chi viaggia
Raccomandiamo come sempre a chi dovesse mettersi in viaggio di:
'¢ informarsi sulle condizioni del percorso che si intende seguire o sulla disponibilità  effettiva dei collegamenti con vettori diversi dall'automobile attraverso i normali canali dedicati, come Isoradio, notiziari del CCISS, siti web e call center degli esercenti dei servizi di trasporto;
'¢ verificare le buone condizioni generali del veicolo;
'¢ avere a bordo le catene da utilizzare in caso di necessità  o montare pneumatici da neve;
'¢ usare la massima prudenza nella guida, necessaria per ridurre al minimo il rischio di incidenti in caso di neve o ghiaccio;
'¢ moderare la velocità  e porre la massima attenzione alle improvvise deviazioni di traiettoria;
'¢ evitare le frenate brusche e utilizzare il freno con dolcezza e a piccoli intervalli;
'¢ prestare particolare attenzione quando si percorrono zone in ombra, vicine ai corsi d'acqua e viadotti esposti al vento dove è più facile che si formino lastre di ghiaccio estremamente pericolose per chi è alla guida;
'¢ evitare l'uso di motoveicoli nel caso in cui il manto stradale sia reso particolarmente viscido a causa di neve o formazione di ghiaccio.
Raccomandazioni per chi si trova in montagna
Prima di affrontare un'escursione in montagna:
- è bene consultare sempre il bollettino neve, che indica i rischi in una scala da 1 a 5: ti puoi collegare per avere tutte le informazioni al sito di Aineva, l'associazione delle regioni per il bollettino su neve e valanghe o a quello di Meteomont, il bollettino realizzato dal comando truppe Alpine in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e il servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare;
- durante le uscite in alta montagna è utile portare con sè l'apparecchio Arva: un trasmettitore sempre attivo, anche in caso di perdita di coscienza e che segnala la presenza sotto neve e valanghe;
- in caso di nevicate intense individua un percorso sicuro per raggiungere un riparo;
- comunica a familiari o amici il luogo in cui intendi recarti;
- evita di avventurarti in zone pericolose o poco conosciute;
- rispetta la segnaletica esposta nei comprensori sciistici.
Se ti trovi su un impianto a fune:
- se rimani bloccato, resta tranquillo e attendi i soccorsi;
- abbassa e blocca sempre correttamente la barra di sicurezza;
- proteggi i bambini che potrebbero facilmente scivolare;
- abbassa la barra al momento indicato.
Come si formano le valanghe?
Le valanghe sono un evento critico dovuto all'improvvisa perdita di stabilità  della neve presente su di un pendio e al successivo scivolamento verso valle della porzione di manto nevoso interessata dalla frattura.
In altri termini si tratta dello scivolamento gravitativo rapido di una massa di neve su un pendio
di montagna. Il distacco può essere di tipo spontaneo o provocato.
Nel primo caso, fattori quali il peso della neve fresca o il rialzo termico possono determinare il
verificarsi della valanga.
Il distacco provocato, invece, può essere di due tipi: accidentale, come accade a chi si trova a piedi o con gli sci su di un pendio di neve fresca e provoca involontariamente con il proprio peso una valanga; oppure programmato, come accade nei comprensori sciistici quando, con l'ausilio di esplosivi, si bonificano i pendii pericolosi.
Dissesti idrogeologici in Calabria e Sicilia
Dopo i sopralluoghi effettuati ieri a San Fratello, Tortorici e Giampilieri in Sicilia e un incontro con le autorità  locali calabresi, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile continua la sua visita in Calabria, nella zone colpite dalle frane dei giorni scorsi.
Bertolaso prosegue oggi la sua ricognizione nei luoghi più danneggiati dal dissesto del cosentino, come Rogliano o le zone del Savuto.
Nel pomeriggio è prevista una visita a Germaneto, alla sede regionale della Protezione Civile e a Catanzaro. Infine a Maierato terrà  un briefing operativo ed effettuerà  un sopralluogo per rendersi personalmente conto della situazione nel centro del vibonese, evacuato dopo la frana di lunedì scorso.
Una situazione che ha registrato un ulteriore peggioramento e che ha costretto le autorità  locali a sospendere il piano di rientro degli abitanti del paese nelle loro case.
Oggi un ulteriore sopralluogo verrà  effettuato anche dalla Commissione grandi rischi regionale per verificare le condizioni della frana e gli eventuali pericoli per la popolazione.
Proseguono intanto anche in Sicilia gli interventi e l'assistenza alla popolazione sfollata nel Comune di San Fratello. Infatti la frana che la scorsa settimana ha costretto 1500 persone a lasciare le proprie case non si è ancora stabilizzata.
Eventi sismici in provincia di Trento e di Forlì - Cesena
Due scosse sismiche sono state avvertite ieri sul territorio nazionale.
La prima in provincia di Trento è stata registrata alle 14,35 con una magnitudo di 2.7.
Le località  prossime all'epicentro sono stati i Comuni di Cesena, Cesenatico e Gambettola.
La seconda si è verificata in provincia di Forlì '“ Cesena alle 23,48 ed ha avuto una magnitudo di 3.2.
L'epicentro è stato registrato tra i Comuni di Ala, Brentonico e Avio.
Non risulta che le scosse abbiano provocato danni a persone o cose.