Mattinale del 24 febbraio 2010
Mattinale del 24 febbraio 2010
Criticità  sul territorio: maltempo al centro sud, inquinamento da idrocarburi del fiume Lambro
Maltempo al centro sud
La perturbazione di origine atlantica presente sull'Italia continua ad influenzare le condizioni meteorologiche del nostra Paese, portando instabilità  soprattutto sui settori tirrenici meridionali. Continua, inoltre, su tutto l'arco alpino e su gran parte dei settori appennici il rischio valaghe, in particolar modo sull'Appennino abruzzese.
Sulla base delle informazioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso ieri un avviso di avverse condizioni meteorologiche che ha previsto da questa mattina e per le successive 24 '“ 36 ore temporali, localmente di forte intensità  su Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Basilicata, in particolare sui settori tirrenici.
Le precipitazioni saranno accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento.
Raccomandazioni per chi viaggia e per chi si trova in montagna
Raccomandazioni per chi viaggia
Raccomandiamo come sempre a chi dovesse mettersi in viaggio di:
'¢ informarsi sulle condizioni del percorso che si intende seguire o sulla disponibilità  effettiva dei collegamenti con vettori diversi dall'automobile attraverso i normali canali dedicati, come Isoradio, notiziari del CCISS, siti web e call center degli esercenti dei servizi di trasporto;
'¢ verificare le buone condizioni generali del veicolo;
'¢ avere a bordo le catene da utilizzare in caso di necessità  o montare pneumatici da neve;
'¢ usare la massima prudenza nella guida, necessaria per ridurre al minimo il rischio di incidenti in caso di neve o ghiaccio;
'¢ moderare la velocità  e porre la massima attenzione alle improvvise deviazioni di traiettoria;
'¢ evitare le frenate brusche e utilizzare il freno con dolcezza e a piccoli intervalli;
'¢ prestare particolare attenzione quando si percorrono zone in ombra, vicine ai corsi d'acqua e viadotti esposti al vento dove è più facile che si formino lastre di ghiaccio estremamente pericolose per chi è alla guida;
'¢ evitare l'uso di motoveicoli nel caso in cui il manto stradale sia reso particolarmente viscido a causa di neve o formazione di ghiaccio.
Raccomandazioni per chi si trova in montagna
Prima di affrontare un'escursione in montagna:
- è bene consultare sempre il bollettino neve, che indica i rischi in una scala da 1 a 5: ti puoi collegare per avere tutte le informazioni al sito di Aineva, l'associazione delle regioni per il bollettino su neve e valanghe o a quello di Meteomont, il bollettino realizzato dal comando truppe Alpine in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e il servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare;
- durante le uscite in alta montagna è utile portare con sè l'apparecchio Arva: un trasmettitore sempre attivo, anche in caso di perdita di coscienza e che segnala la presenza sotto neve e valanghe;
- in caso di nevicate intense individua un percorso sicuro per raggiungere un riparo;
- comunica a familiari o amici il luogo in cui intendi recarti;
- evita di avventurarti in zone pericolose o poco conosciute;
- rispetta la segnaletica esposta nei comprensori sciistici.
Se ti trovi su un impianto a fune:
- se rimani bloccato, resta tranquillo e attendi i soccorsi;
- abbassa e blocca sempre correttamente la barra di sicurezza;
- proteggi i bambini che potrebbero facilmente scivolare;
- abbassa la barra al momento indicato.
Come si formano le valanghe?
Le valanghe sono un evento critico dovuto all'improvvisa perdita di stabilità  della neve presente su di un pendio e al successivo scivolamento verso valle della porzione di manto nevoso interessata dalla frattura.
In altri termini si tratta dello scivolamento gravitativo rapido di una massa di neve su un pendio
di montagna. Il distacco può essere di tipo spontaneo o provocato.
Nel primo caso, fattori quali il peso della neve fresca o il rialzo termico possono determinare il
verificarsi della valanga.
Il distacco provocato, invece, può essere di due tipi: accidentale, come accade a chi si trova a piedi o con gli sci su di un pendio di neve fresca e provoca involontariamente con il proprio peso una valanga; oppure programmato, come accade nei comprensori sciistici quando, con l'ausilio di esplosivi, si bonificano i pendii pericolosi.
Inquinamento da idrocarburi del fiume Lambro
Ieri mattina in provincia di Monza, sul piazzale della ditta Lombarda Petroli di Villasanta, sono state svuotate tre cisterne di idrocarburi.
L'azienda, che tratta oli combustibili, nafta e gasolio, è in chiusura ma ha ancora un 30% di attività  .
Circa 600.000 litri di gasolio per autotrazione e riscaldamento e oli combustibili hanno raggiunto la rete fognaria e sono confluiti nel depuratore di Monza che si è bloccato. Le sostanze oleose sono così arrivate, in parte, al fiume Lambro.
Sul posto sono impiegate squadre tecniche della provincia di Monza, dell´Arpa-Dipartimento di Milano, un nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia di Stato.
Le squadre stanno anche cercando di rallentare il flusso della macchia oleosa, che sta avanzando verso il fiume Po.
Ditte specializzate hanno ripulito il depuratore da circa 200 tonnellate di prodotto. Oggi si prevede di prelevarne circa 1200. Interventi si stanno effettuando anche alla diga di San Zenone a Lambro, mentre nel tratto fino a Pavia sono state poste barriere assorbenti.
Per organizzare gli interventi di ripulitura del fiume è stato attivato un Centro Coordinamento Soccorsi - CCS nei locali della Prefettura di Milano.
Gli interventi proseguono anche nella giornata di oggi.
Criticità  sul territorio: maltempo al centro sud, inquinamento da idrocarburi del fiume Lambro
Maltempo al centro sud
La perturbazione di origine atlantica presente sull'Italia continua ad influenzare le condizioni meteorologiche del nostra Paese, portando instabilità  soprattutto sui settori tirrenici meridionali. Continua, inoltre, su tutto l'arco alpino e su gran parte dei settori appennici il rischio valaghe, in particolar modo sull'Appennino abruzzese.
Sulla base delle informazioni disponibili il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso ieri un avviso di avverse condizioni meteorologiche che ha previsto da questa mattina e per le successive 24 '“ 36 ore temporali, localmente di forte intensità  su Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Basilicata, in particolare sui settori tirrenici.
Le precipitazioni saranno accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento.
Raccomandazioni per chi viaggia e per chi si trova in montagna
Raccomandazioni per chi viaggia
Raccomandiamo come sempre a chi dovesse mettersi in viaggio di:
'¢ informarsi sulle condizioni del percorso che si intende seguire o sulla disponibilità  effettiva dei collegamenti con vettori diversi dall'automobile attraverso i normali canali dedicati, come Isoradio, notiziari del CCISS, siti web e call center degli esercenti dei servizi di trasporto;
'¢ verificare le buone condizioni generali del veicolo;
'¢ avere a bordo le catene da utilizzare in caso di necessità  o montare pneumatici da neve;
'¢ usare la massima prudenza nella guida, necessaria per ridurre al minimo il rischio di incidenti in caso di neve o ghiaccio;
'¢ moderare la velocità  e porre la massima attenzione alle improvvise deviazioni di traiettoria;
'¢ evitare le frenate brusche e utilizzare il freno con dolcezza e a piccoli intervalli;
'¢ prestare particolare attenzione quando si percorrono zone in ombra, vicine ai corsi d'acqua e viadotti esposti al vento dove è più facile che si formino lastre di ghiaccio estremamente pericolose per chi è alla guida;
'¢ evitare l'uso di motoveicoli nel caso in cui il manto stradale sia reso particolarmente viscido a causa di neve o formazione di ghiaccio.
Raccomandazioni per chi si trova in montagna
Prima di affrontare un'escursione in montagna:
- è bene consultare sempre il bollettino neve, che indica i rischi in una scala da 1 a 5: ti puoi collegare per avere tutte le informazioni al sito di Aineva, l'associazione delle regioni per il bollettino su neve e valanghe o a quello di Meteomont, il bollettino realizzato dal comando truppe Alpine in collaborazione con il Corpo forestale dello Stato e il servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare;
- durante le uscite in alta montagna è utile portare con sè l'apparecchio Arva: un trasmettitore sempre attivo, anche in caso di perdita di coscienza e che segnala la presenza sotto neve e valanghe;
- in caso di nevicate intense individua un percorso sicuro per raggiungere un riparo;
- comunica a familiari o amici il luogo in cui intendi recarti;
- evita di avventurarti in zone pericolose o poco conosciute;
- rispetta la segnaletica esposta nei comprensori sciistici.
Se ti trovi su un impianto a fune:
- se rimani bloccato, resta tranquillo e attendi i soccorsi;
- abbassa e blocca sempre correttamente la barra di sicurezza;
- proteggi i bambini che potrebbero facilmente scivolare;
- abbassa la barra al momento indicato.
Come si formano le valanghe?
Le valanghe sono un evento critico dovuto all'improvvisa perdita di stabilità  della neve presente su di un pendio e al successivo scivolamento verso valle della porzione di manto nevoso interessata dalla frattura.
In altri termini si tratta dello scivolamento gravitativo rapido di una massa di neve su un pendio
di montagna. Il distacco può essere di tipo spontaneo o provocato.
Nel primo caso, fattori quali il peso della neve fresca o il rialzo termico possono determinare il
verificarsi della valanga.
Il distacco provocato, invece, può essere di due tipi: accidentale, come accade a chi si trova a piedi o con gli sci su di un pendio di neve fresca e provoca involontariamente con il proprio peso una valanga; oppure programmato, come accade nei comprensori sciistici quando, con l'ausilio di esplosivi, si bonificano i pendii pericolosi.
Inquinamento da idrocarburi del fiume Lambro
Ieri mattina in provincia di Monza, sul piazzale della ditta Lombarda Petroli di Villasanta, sono state svuotate tre cisterne di idrocarburi.
L'azienda, che tratta oli combustibili, nafta e gasolio, è in chiusura ma ha ancora un 30% di attività  .
Circa 600.000 litri di gasolio per autotrazione e riscaldamento e oli combustibili hanno raggiunto la rete fognaria e sono confluiti nel depuratore di Monza che si è bloccato. Le sostanze oleose sono così arrivate, in parte, al fiume Lambro.
Sul posto sono impiegate squadre tecniche della provincia di Monza, dell´Arpa-Dipartimento di Milano, un nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia di Stato.
Le squadre stanno anche cercando di rallentare il flusso della macchia oleosa, che sta avanzando verso il fiume Po.
Ditte specializzate hanno ripulito il depuratore da circa 200 tonnellate di prodotto. Oggi si prevede di prelevarne circa 1200. Interventi si stanno effettuando anche alla diga di San Zenone a Lambro, mentre nel tratto fino a Pavia sono state poste barriere assorbenti.
Per organizzare gli interventi di ripulitura del fiume è stato attivato un Centro Coordinamento Soccorsi - CCS nei locali della Prefettura di Milano.
Gli interventi proseguono anche nella giornata di oggi.