7 maggio 2010, 18:37
Montaguto, continuano gli interventi della Protezione Civile
Montaguto, continuano gli interventi della Protezione Civile
Proseguono le attività  a Montaguto sulla zona interessata dalla frana.
Il movimento di terreno è costantemente monitorato da un team della Protezione Civile, che sta anche programmando una serie di nuovi interventi. L'obiettivo è contenere la frana che continua a spostarsi ad una velocità  che varia da 2,5 metri sulla sommità  (settore B), a 1,1 metri al giorno, sul lato destro.
Il monitoraggio della frana
Per valutare la velocità  della frana è stato installato in diversi punti un sistema di monitoraggio che misura gli spostamenti superficiali del dissesto e permette la messa in sicurezza dell'area e delle infrastrutture coinvolte nelle operazioni in corso.
Settori
Descrizione
Frana A
Settore terminale della frana (parte centrale dell'area monitorata)
Parte della frana
B
Apice del piede della frana
C
Settore sinistro del piede di frana interessato dalle opere di riprofilatura del versante
D
Settore destro del piede di frana interessato dalle opere di riprofilatura del versante
Il Sistema SAR
Il Centro di Competenza DST-UNIFI - Dipartimento di Scienze della terra dell'Università  di Firenze - a partire dal 29 Aprile 2010 ha installato, in collaborazione con la Società  ElleGi srl '“ LiSALab, un sistema radar a terra (GBInSAR LiSALab) per il monitoraggio dell'evento in corso. Questo sistema acquisisce un'immagine radar ogni 4 minuti e permette il monitoraggio in tempo reale del dissesto. Lo strumento, che si trova sul versante opposto rispetto a quello franoso, consente di monitorare la parte inferiore e il piede della frana. Dall'analisi degli interferogrammi, cioè dalla differenza tra due immagini radar, è possibile stimare lo spostamento di materiale franoso.
Le stazioni topografiche
Il centro di Competenza CNR-IRPI - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, gruppo di geomonitoraggio di Torino, ha installato una rete di monitoraggio topografico per la misura delle velocità  del movimento in diversi punti dell'area interessata.
I sistemi di monitoraggio attivati sono:
Una stazione totale robotizzata installata nell'area di frontale della frana, dal 29/04/2010. I dati raccolti finora non evidenziano movimenti significativi.
Una stazione totale robotizzata installata sul fianco destro dell'area dal 30/04/2010, dove continuano i lavori di allontanamento del materiale e riprofilatura. I dati di monitoraggio indicano che il fenomeno franoso principale, presenta delle velocità  che oscillano tra 2,0 e 2,60 metri al giorno, mentre quello secondario presenta delle velocità  comprese tra 3,60 e 4,20 metri al giorno.
Una stazione totale a controllo manuale e relativa rete di postazioni topografiche installata dal 4 maggio sul settore centrale e sinistro dell'area dove sono in corso interventi di miglioramento. I dati evidenziano delle velocità  di spostamento che oscillano tra i 1,40 e 1,90 metri al giorno.
Gli interventi in atto
I tecnici del Dipartimento effettuano costantemente sopralluoghi per individuare sorgenti e siti idonei alla realizzazione di drenaggi che possano intercettare le acque alla base della frana, che la favoriscono.
Il canale di drenaggio delle acque sul lato sinistro della frana a 450 metri è stato completato dall'XI Reggimento Genio Guastatori di Foggia che ha anche completato un canale di raccolta e convogliamento verso il fosso Tre Confini delle acque provenienti dalla parte più alta della frana.
Prosegue inoltre lo svuotamento del laghetto che si era formato alla base.
I tecnici della protezione civile per programmare gli interventi hanno raccolto documenti dal 1954 al 2006 per effettuare una ricerca storica sull'area e sul fenomeno. Questa ricerca è molto importante per valutare diverse ipotesi di intervento.
07-05-2010
Proseguono le attività  a Montaguto sulla zona interessata dalla frana.
Il movimento di terreno è costantemente monitorato da un team della Protezione Civile, che sta anche programmando una serie di nuovi interventi. L'obiettivo è contenere la frana che continua a spostarsi ad una velocità  che varia da 2,5 metri sulla sommità  (settore B), a 1,1 metri al giorno, sul lato destro.
Il monitoraggio della frana
Per valutare la velocità  della frana è stato installato in diversi punti un sistema di monitoraggio che misura gli spostamenti superficiali del dissesto e permette la messa in sicurezza dell'area e delle infrastrutture coinvolte nelle operazioni in corso.
Settori
Descrizione
Frana A
Settore terminale della frana (parte centrale dell'area monitorata)
Parte della frana
B
Apice del piede della frana
C
Settore sinistro del piede di frana interessato dalle opere di riprofilatura del versante
D
Settore destro del piede di frana interessato dalle opere di riprofilatura del versante
Il Sistema SAR
Il Centro di Competenza DST-UNIFI - Dipartimento di Scienze della terra dell'Università  di Firenze - a partire dal 29 Aprile 2010 ha installato, in collaborazione con la Società  ElleGi srl '“ LiSALab, un sistema radar a terra (GBInSAR LiSALab) per il monitoraggio dell'evento in corso. Questo sistema acquisisce un'immagine radar ogni 4 minuti e permette il monitoraggio in tempo reale del dissesto. Lo strumento, che si trova sul versante opposto rispetto a quello franoso, consente di monitorare la parte inferiore e il piede della frana. Dall'analisi degli interferogrammi, cioè dalla differenza tra due immagini radar, è possibile stimare lo spostamento di materiale franoso.
Le stazioni topografiche
Il centro di Competenza CNR-IRPI - Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, gruppo di geomonitoraggio di Torino, ha installato una rete di monitoraggio topografico per la misura delle velocità  del movimento in diversi punti dell'area interessata.
I sistemi di monitoraggio attivati sono:
Una stazione totale robotizzata installata nell'area di frontale della frana, dal 29/04/2010. I dati raccolti finora non evidenziano movimenti significativi.
Una stazione totale robotizzata installata sul fianco destro dell'area dal 30/04/2010, dove continuano i lavori di allontanamento del materiale e riprofilatura. I dati di monitoraggio indicano che il fenomeno franoso principale, presenta delle velocità  che oscillano tra 2,0 e 2,60 metri al giorno, mentre quello secondario presenta delle velocità  comprese tra 3,60 e 4,20 metri al giorno.
Una stazione totale a controllo manuale e relativa rete di postazioni topografiche installata dal 4 maggio sul settore centrale e sinistro dell'area dove sono in corso interventi di miglioramento. I dati evidenziano delle velocità  di spostamento che oscillano tra i 1,40 e 1,90 metri al giorno.
Gli interventi in atto
I tecnici del Dipartimento effettuano costantemente sopralluoghi per individuare sorgenti e siti idonei alla realizzazione di drenaggi che possano intercettare le acque alla base della frana, che la favoriscono.
Il canale di drenaggio delle acque sul lato sinistro della frana a 450 metri è stato completato dall'XI Reggimento Genio Guastatori di Foggia che ha anche completato un canale di raccolta e convogliamento verso il fosso Tre Confini delle acque provenienti dalla parte più alta della frana.
Prosegue inoltre lo svuotamento del laghetto che si era formato alla base.
I tecnici della protezione civile per programmare gli interventi hanno raccolto documenti dal 1954 al 2006 per effettuare una ricerca storica sull'area e sul fenomeno. Questa ricerca è molto importante per valutare diverse ipotesi di intervento.
07-05-2010
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