9 maggio 2010, 15:19
Vulcano Islanda: nuova riunione tecnica di monitoraggio
Vulcano Islanda: nuova riunione tecnica di monitoraggio
I tecnici del Dipartimento della Protezione Civile sono tornati a riunirsi nella mattinata di oggi, domenica 9 maggio, per monitorare la situazione della nube generata dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajà ¶kull. Dopo aver interessato la penisola iberica e il sud della Francia, la nube di cenere è arrivata infatti sulla penisola italiana nella notte tra l'8 e il 9 maggio.
Presenti al tavolo tecnico di coordinamento anche i rappresentanti di Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), Enav (Società  Nazionale per l'Assistenza di Volo), Aeronautica, INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), Alitalia, Autostrade e Ferrovie dello Stato.
Enac ha comunicato la decisione di riaprire lo spazio aereo del nord Italia, rimasto interdetto al traffico dalle 8 alle 14 di oggi. La parte più concentrata della nube, e potenzialmente più pericolosa per gli aerei, si sta infatti spostando fuori dallo spazio aereo italiano. Enac continua comunque a monitorare la situazione e lo spostamento della nube in coordinamento con le autorità  aeronautiche comunitarie.
La scelta di chiudere gli aeroporti del nord è stata presa da Enac verso la mezzanotte di ieri, sabato 8 maggio, sulla base dei bollettini di Eurocontrol, l'ente europeo per la sicurezza del traffico aereo. Eurocontrol rielabora le previsioni sullo spostamento della nube del vulcano islandese fatte dal VAAC (Volcanic Ash Advisory Center) di Londra, il Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche per la sicurezza del volo, adottando criteri che consentono di delimitare con maggior accuratezza la 'no-fly zone'
I tecnici del Dipartimento della Protezione Civile sono tornati a riunirsi nella mattinata di oggi, domenica 9 maggio, per monitorare la situazione della nube generata dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajà ¶kull. Dopo aver interessato la penisola iberica e il sud della Francia, la nube di cenere è arrivata infatti sulla penisola italiana nella notte tra l'8 e il 9 maggio.
Presenti al tavolo tecnico di coordinamento anche i rappresentanti di Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), Enav (Società  Nazionale per l'Assistenza di Volo), Aeronautica, INGV (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), Alitalia, Autostrade e Ferrovie dello Stato.
Enac ha comunicato la decisione di riaprire lo spazio aereo del nord Italia, rimasto interdetto al traffico dalle 8 alle 14 di oggi. La parte più concentrata della nube, e potenzialmente più pericolosa per gli aerei, si sta infatti spostando fuori dallo spazio aereo italiano. Enac continua comunque a monitorare la situazione e lo spostamento della nube in coordinamento con le autorità  aeronautiche comunitarie.
La scelta di chiudere gli aeroporti del nord è stata presa da Enac verso la mezzanotte di ieri, sabato 8 maggio, sulla base dei bollettini di Eurocontrol, l'ente europeo per la sicurezza del traffico aereo. Eurocontrol rielabora le previsioni sullo spostamento della nube del vulcano islandese fatte dal VAAC (Volcanic Ash Advisory Center) di Londra, il Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche per la sicurezza del volo, adottando criteri che consentono di delimitare con maggior accuratezza la 'no-fly zone'
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