Terremoto Cile: partito ospedale modulare italiano
COMUNICATO STAMPA
18-05-2010
Terremoto Cile: partito ospedale modulare italiano per le zone colpite dal sisma
E' partita nei giorni scorsi dal porto di Livorno la nave che trasporterà  in Cile un ospedale modulare inviato dal Governo italiano con l'obiettivo di garantire un supporto di lungo periodo alle attività  di assistenza sanitaria nell'area colpita dal sisma. La struttura del valore di quasi 6 milioni di euro, donata all'Ospedale Fatebenefratelli per i malati lontani dalla Fondazione "Monte dei Paschi di Siena", è stata messa a disposizione del Dipartimento della Protezione Civile per l'intervento in Cile ed inviata dall'Italia in collaborazione con l'Unione Europea, che si farà  carico di una parte dei costi di trasporto.
L'ospedale arriverà  a San Antonio per la metà  di giugno. Una volta in Cile, sarà  consegnato alle autorità  locali che si occuperanno di trasportarlo e installarlo a Talca, nella regione di Maule, dove resterà  operativo fino a quando non sarà  completamente ricostruito l'ospedale di zona della città  .
Già  nelle ore immediatamente successive al violento terremoto dello scorso 27 febbraio, il Governo italiano aveva manifestato la propria disponibilità  a intervenire attraverso l'invio di squadre di pronto intervento. Le autorità  cilene, tuttavia, avevano segnalato di non avere necessità  di soccorritori nell'immediato ed avevano invece accettato l'offerta italiana di un ospedale in containers, che avrebbe dovuto garantire l'assistenza sanitaria alla popolazione della cittadina di Talca dove l'ospedale è stato gravemente danneggiato dal terremoto.
La struttura è in grado di ospitare con moduli espandibili: pronto soccorso, area triage, sala rianimazione e due sale operatorie. In alcuni shelter attrezzati, verranno invece allestiti i reparti di radiologia e sterilizzazione, un laboratorio per le analisi e una farmacia. In tende pneumatiche, infine, 40 posti degenza, 4 posti per la rianimazione e 10 posti per l'osservazione breve.
Prima dell'arrivo dell'ospedale in Cile un team della Protezione Civile raggiungerà  il sito per concordare i dettagli relativi alla predisposizione dell'area. Per il primo periodo, inoltre, uno staff di personale medico, infermieristico e logistico del Fatebenefratelli affiancherà  il personale sanitario cileno nella gestione della struttura.
L'Ambasciatore del Cile in Italia, Cristian Barroso, ha sottolineato che 'l'invio di questo ospedale è un appoggio del Governo italiano di gran significato e di cui il mio Governo è profondamente grato. Quest'aiuto, che si focalizzerà  in una delle zone più colpite dal terremoto, è un riflesso fedele dell'amicizia e vicinanza tra il Cile e l'Italia. La sanità  '“ prosegue l'Ambasciatore '“ è stata gravemente colpita dai danni strutturali subiti dagli ospedali della zona e, perciò, l'apporto dell'Italia consente di intervenire su una necessità  sociale fondamentale'
18-05-2010
Terremoto Cile: partito ospedale modulare italiano per le zone colpite dal sisma
E' partita nei giorni scorsi dal porto di Livorno la nave che trasporterà  in Cile un ospedale modulare inviato dal Governo italiano con l'obiettivo di garantire un supporto di lungo periodo alle attività  di assistenza sanitaria nell'area colpita dal sisma. La struttura del valore di quasi 6 milioni di euro, donata all'Ospedale Fatebenefratelli per i malati lontani dalla Fondazione "Monte dei Paschi di Siena", è stata messa a disposizione del Dipartimento della Protezione Civile per l'intervento in Cile ed inviata dall'Italia in collaborazione con l'Unione Europea, che si farà  carico di una parte dei costi di trasporto.
L'ospedale arriverà  a San Antonio per la metà  di giugno. Una volta in Cile, sarà  consegnato alle autorità  locali che si occuperanno di trasportarlo e installarlo a Talca, nella regione di Maule, dove resterà  operativo fino a quando non sarà  completamente ricostruito l'ospedale di zona della città  .
Già  nelle ore immediatamente successive al violento terremoto dello scorso 27 febbraio, il Governo italiano aveva manifestato la propria disponibilità  a intervenire attraverso l'invio di squadre di pronto intervento. Le autorità  cilene, tuttavia, avevano segnalato di non avere necessità  di soccorritori nell'immediato ed avevano invece accettato l'offerta italiana di un ospedale in containers, che avrebbe dovuto garantire l'assistenza sanitaria alla popolazione della cittadina di Talca dove l'ospedale è stato gravemente danneggiato dal terremoto.
La struttura è in grado di ospitare con moduli espandibili: pronto soccorso, area triage, sala rianimazione e due sale operatorie. In alcuni shelter attrezzati, verranno invece allestiti i reparti di radiologia e sterilizzazione, un laboratorio per le analisi e una farmacia. In tende pneumatiche, infine, 40 posti degenza, 4 posti per la rianimazione e 10 posti per l'osservazione breve.
Prima dell'arrivo dell'ospedale in Cile un team della Protezione Civile raggiungerà  il sito per concordare i dettagli relativi alla predisposizione dell'area. Per il primo periodo, inoltre, uno staff di personale medico, infermieristico e logistico del Fatebenefratelli affiancherà  il personale sanitario cileno nella gestione della struttura.
L'Ambasciatore del Cile in Italia, Cristian Barroso, ha sottolineato che 'l'invio di questo ospedale è un appoggio del Governo italiano di gran significato e di cui il mio Governo è profondamente grato. Quest'aiuto, che si focalizzerà  in una delle zone più colpite dal terremoto, è un riflesso fedele dell'amicizia e vicinanza tra il Cile e l'Italia. La sanità  '“ prosegue l'Ambasciatore '“ è stata gravemente colpita dai danni strutturali subiti dagli ospedali della zona e, perciò, l'apporto dell'Italia consente di intervenire su una necessità  sociale fondamentale'