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PPRD South: un seminario su nuove tecnologie e gestione

MessaggioInviato: 31 maggio 2011, 20:49
da IK0ZCW
PPRD South: un seminario su nuove tecnologie e gestione delle emergenze

31 maggio 2011

Il workshop è dedicato alla presentazione dei Sistemi informativi geografici

Dal 30 maggio al 2 giugno le Protezioni Civili nazionali dei 14 Paesi partner del PPRD South - Programma Euro-Mediterraneo di Cooperazione per la Prevenzione, Preparazione e Risposta ai Disastri Naturali e Antropici si riuniscono a Aix-en-Provence, in Francia, con l'obiettivo di discutere nuove tecnologie e sistemi per la gestione delle catastrofi.

In particolare sarà presentato il Sistema Informativo Geografico, che unisce cartografia e basi di dati per immagazzinare, analizzare e rendere disponibili dati e informazioni associati a località specifiche permettendo la presentazione di questi dati attraverso carte tematiche.

I progressi nel campo della gestione dell'informazione e delle telecomunicazioni nella regione euro-mediterranea hanno migliorato la qualità e la tempestività di scambio delle informazioni. È possibile raccogliere le informazioni, visualizzarle su mappa, e individuare le priorità di azione: operazioni di assistenza, evacuazione della popolazione, fornitura di servizi sanitari, acqua potabile e cibo, e la trasmissione efficace delle istruzioni alle squadre in campo.

Nel corso del workshop, i partecipanti hanno la possibilità di sperimentare l'uso di simulatori di crisi, visitare il centro di formazione e la sala di comando e controllo del servizio dei Vigili del Fuoco della regione di Bouches-du-Rhône , che riceve circa 1600 chiamate di emergenza al giorno per oltre 115mila interventi l'anno.

Il Programma è gestito da un consorzio guidato dal Dipartimento della Protezione Civile Italiana e comprende la Strategia Internazionale per la Riduzione dei Disastri delle Nazioni Unite e le Autorità nazionali per la Protezione civile di Francia, Egitto e Algeria. I paesi beneficiari del Programma erano inizialmente l’Algeria, l’Egitto, Israele, la Giordania, il Libano, il Marocco, l’Autorità Palestinese, la Siria e la Tunisia. In seguito è stato esteso anche ad Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Montenegro e Turchia. Libia e Mauritania sono paesi osservatori.