Giornata di studio su “Protezione civile e responsabilitÃ
Inviato: 4 ottobre 2011, 22:23
Giornata di studio su “Protezione civile e responsabilità del rischioâ€
4 ottobre 2011
300 i partecipanti all’evento organizzato dal Dipartimento in collaborazione con Cima
È necessario un patto sociale tra mondo giudiziario, dell’informazione e della protezione civile per creare conoscenza e consapevolezza in una comunità resiliente.
Con queste parole il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha chiuso la giornata di studio “Protezione civile e responsabilità nella società del rischio: chi valuta, chi decide, chi giudica†che si è svolta oggi, 4 ottobre, nella sede della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Circa 300 i partecipanti all’incontro – organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con la Fondazione Cima - tra tecnici e ricercatori dei Centri Funzionali e dei Centri di Competenza, responsabili delle strutture regionali e locali di protezione civile, rappresentanti del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, delle Forze armate, delle Forze di Polizia, del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, del volontariato, della società civile, oltre a dirigenti e funzionari del Dipartimento stesso.
L’incontro è stato organizzato per riflettere sulla possibilità che chi elabora previsioni su fenomeni naturali e chi su tali basi assume o meno decisioni per la salvaguardia della popolazione possa essere chiamato a rispondere “del proprio operato non solo nei termini e con i parametri tecnici di questa professione, ma anche secondo criteri di colpevolezza, giuridicamente intesaâ€. Da qui la collaborazione da parte della Fondazione Cima che lavora nel campo della previsione dei fenomeni idrometeorologici e supporta da anni l’attività della protezione civile.
La giornata è stata articolata in due sessioni di lavoro: nella prima, i relatori si sono interrogati sul rapporto tra giustizia e protezione civile mentre nella seconda il dibattito è stato incentrato sulla prevenzione e sul governo del territorio, sul diritto all’informazione e la comunicazione del rischio. L’auspicio di Franco Gabrielli è che il dialogo avviato oggi tra questi tre mondi - giudiziario, dell’informazione e della protezione civile – continui in altre città , con nuovi incontri.
Tra le due sessioni, alle 13, è stata inaugurata la mostra organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile “Terremoti d’Italiaâ€, aperta ai visitatori fino al 14 ottobre.
Prossimamente verranno pubblicati gli atti dell'incontro.
4 ottobre 2011
300 i partecipanti all’evento organizzato dal Dipartimento in collaborazione con Cima
È necessario un patto sociale tra mondo giudiziario, dell’informazione e della protezione civile per creare conoscenza e consapevolezza in una comunità resiliente.
Con queste parole il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha chiuso la giornata di studio “Protezione civile e responsabilità nella società del rischio: chi valuta, chi decide, chi giudica†che si è svolta oggi, 4 ottobre, nella sede della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Circa 300 i partecipanti all’incontro – organizzato dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con la Fondazione Cima - tra tecnici e ricercatori dei Centri Funzionali e dei Centri di Competenza, responsabili delle strutture regionali e locali di protezione civile, rappresentanti del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, delle Forze armate, delle Forze di Polizia, del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, del volontariato, della società civile, oltre a dirigenti e funzionari del Dipartimento stesso.
L’incontro è stato organizzato per riflettere sulla possibilità che chi elabora previsioni su fenomeni naturali e chi su tali basi assume o meno decisioni per la salvaguardia della popolazione possa essere chiamato a rispondere “del proprio operato non solo nei termini e con i parametri tecnici di questa professione, ma anche secondo criteri di colpevolezza, giuridicamente intesaâ€. Da qui la collaborazione da parte della Fondazione Cima che lavora nel campo della previsione dei fenomeni idrometeorologici e supporta da anni l’attività della protezione civile.
La giornata è stata articolata in due sessioni di lavoro: nella prima, i relatori si sono interrogati sul rapporto tra giustizia e protezione civile mentre nella seconda il dibattito è stato incentrato sulla prevenzione e sul governo del territorio, sul diritto all’informazione e la comunicazione del rischio. L’auspicio di Franco Gabrielli è che il dialogo avviato oggi tra questi tre mondi - giudiziario, dell’informazione e della protezione civile – continui in altre città , con nuovi incontri.
Tra le due sessioni, alle 13, è stata inaugurata la mostra organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile “Terremoti d’Italiaâ€, aperta ai visitatori fino al 14 ottobre.
Prossimamente verranno pubblicati gli atti dell'incontro.