Etna: stato di attivitÃ
Inviato: 24 ottobre 2011, 15:13
24 ottobre 2011
E’ terminata questa notte, poco dopo la mezzanotte, l’attività vulcanica iniziata ieri sera, 23 ottobre, sull’Etna
Dopo 15 giorni di quiescenza, il nuovo cratere di sud-est dell'Etna ha prodotto un nuovo episodio eruttivo parossistico, il 17° evento di questo tipo dall'inizio dell'anno.
A partire dalle 19.51 di ieri, 23 ottobre, le reti di monitoraggio della sezione di Catania dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Ingv hanno registrato attività stromboliana con emissioni di ceneri vulcaniche e lo sviluppo di una colata lavica che dal nuovo cratere di sud-est è fluita verso la Valle del Bove. Associata all’attività eruttiva, la rete sismica ha registrato inoltre un significativo aumento del tremore vulcanico.
L'attività vulcanica è però cessata dopo poche ore, alle 0.28 di oggi.
Sulla base delle informazioni raccolte e delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha inizialmente emesso un avviso di “criticità elevata†per l’area sommitale del vulcano e di “criticità ordinaria†per le aree del medio versante, pedemontana e urbana. A conclusione dell’attività eruttiva, l’avviso di criticità per l'Etna è sceso a “criticità moderata†per l’area sommitale e a “criticità assente†per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.
E' stato riaperto alle 5 di oggi lo spazio aereo dell’Aeroporto Internazionale di Catania Fontanarossa che dalle 20.30 di ieri sera era stato chiuso per le significative emissioni di ceneri vulcaniche.
Resta comunque valida fino al 26 ottobre 2011 l’ordinanza del prefetto di Catania che stabilisce il divieto di accedere al vulcano sul versante sud oltre quota 2920 m in prossimità della Torre del Filosofo e sul versante nord oltre la quota di 2990 m, in prossimità di Punta Lucia.
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico continua nell’attività di vigilanza attraverso contatti diretti con i Centri di Competenza e le strutture di Presidio Territoriale che proseguono nelle attività di monitoraggio e sorveglianza e supporto logistico-operativo.
E’ terminata questa notte, poco dopo la mezzanotte, l’attività vulcanica iniziata ieri sera, 23 ottobre, sull’Etna
Dopo 15 giorni di quiescenza, il nuovo cratere di sud-est dell'Etna ha prodotto un nuovo episodio eruttivo parossistico, il 17° evento di questo tipo dall'inizio dell'anno.
A partire dalle 19.51 di ieri, 23 ottobre, le reti di monitoraggio della sezione di Catania dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Ingv hanno registrato attività stromboliana con emissioni di ceneri vulcaniche e lo sviluppo di una colata lavica che dal nuovo cratere di sud-est è fluita verso la Valle del Bove. Associata all’attività eruttiva, la rete sismica ha registrato inoltre un significativo aumento del tremore vulcanico.
L'attività vulcanica è però cessata dopo poche ore, alle 0.28 di oggi.
Sulla base delle informazioni raccolte e delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha inizialmente emesso un avviso di “criticità elevata†per l’area sommitale del vulcano e di “criticità ordinaria†per le aree del medio versante, pedemontana e urbana. A conclusione dell’attività eruttiva, l’avviso di criticità per l'Etna è sceso a “criticità moderata†per l’area sommitale e a “criticità assente†per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.
E' stato riaperto alle 5 di oggi lo spazio aereo dell’Aeroporto Internazionale di Catania Fontanarossa che dalle 20.30 di ieri sera era stato chiuso per le significative emissioni di ceneri vulcaniche.
Resta comunque valida fino al 26 ottobre 2011 l’ordinanza del prefetto di Catania che stabilisce il divieto di accedere al vulcano sul versante sud oltre quota 2920 m in prossimità della Torre del Filosofo e sul versante nord oltre la quota di 2990 m, in prossimità di Punta Lucia.
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico continua nell’attività di vigilanza attraverso contatti diretti con i Centri di Competenza e le strutture di Presidio Territoriale che proseguono nelle attività di monitoraggio e sorveglianza e supporto logistico-operativo.