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Terremoti d’Italia: la mostra fa tappa a Napoli

MessaggioInviato: 10 novembre 2011, 18:26
da IK0ZCW
Terremoti d’Italia: la mostra fa tappa a Napoli
10 novembre 2011

L’inaugurazione oggi, 10 novembre, alla Città della Scienza

Prosegue il tour di “Terremoti d’Italia”, la mostra itinerante di carattere scientifico promossa dal Dipartimento della Protezione Civile per sensibilizzare i cittadini e i ragazzi delle scuole sul rischio sismico.

Dall’11 novembre al 31 gennaio 2012, la mostra è ospitata dalla Città della Scienza di Napoli per l’edizione 2011 di Futuro Remoto . Viaggio al centro della Terra!: manifestazione di diffusione della cultura scientifica.

“Terremoti d’Italia” – concepita come una struttura modulare e articolata nelle sezioni storica, scientifica e conoscitiva – arricchisce la manifestazione dedicata ai rischi naturali con approfondimenti su monitoraggio e prevenzione e con la stanza o piattaforma sismica, che riproduce un ambiente domestico in scala 1:1 e ricrea fedelmente tutti i movimenti orizzontali del terreno o delle strutture, così come sono registrati dagli strumenti sismometrici in occasione di terremoti accaduti in Italia o all’estero. Questo dispositivo può ospitare fino a dieci persone che potranno vivere in prima persona la simulazione di un terremoto in un ambiente sicuro e controllato.

La piattaforma è allestita con oggetti di uso comune e permette di sperimentare direttamente cosa accade durante un terremoto in tre diverse situazioni: al piano terra o per strada, al quinto piano di un comune edificio antisismico e al quinto piano di una struttura isolata simicamente.

La stanza sismica rappresenta un importante strumento per aumentare la consapevolezza sul rischio sismico, dando così un importante contributo allo sviluppo della cultura della prevenzione. Un tema che si integra significativamente con quelli affrontati da Futuro Remoto, manifestazione giunta quest’anno alla sua 25ma edizione, che mira a facilitare la comprensione delle grandi questioni scientifiche contemporanee, sottolineando la ricaduta sociale dell’innovazione scientifica, tecnologica e industriale.