Calabria 2011: la seconda giornata
Inviato: 26 novembre 2011, 20:46
Calabria 2011: la seconda giornata
26 novembre 2011
Numerosi gli scenari operativi sul territorio regionale
Si svolge oggi, 26 novembre, la fase esercitativa di "Calabria 2011", che prevede la simulazione di un severo terremoto per testare la capacità di risposta del territorio calabrese a questo tipo di emergenza.
In particolare, l’esercitazione mira a valutare l’efficienza delle comunicazioni e le procedure di attivazione del coordinamento in emergenza dal livello periferico al livello centrale. Sono inoltre previste azioni sul territorio per testare la capacità di risposta locale all’evento calamitoso.
Le attività in Calabria
Il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha seguito da vicino alcuni degli scenari operativi, distribuiti nelle cinque province.
La giornata si è aperta a Scilla, in provincia di Reggio Calabria, dove è stato simulato uno scenario d’intervento per verificare la tempestività e la capacita di coordinamento interforze dei vari attori coinvolti - in raccordo con il Centro di coordinamento dei soccorsi - nell'attività di verifica di un viadotto, che si ipotizza soggetto a distacchi di materiale.
Il Capo Dipartimento si è poi diretto a Germaneto, presso la Sala operativa della Regione Calabria, dove è stata attivata la Dicomac - Direzione di comando e controllo, e si è collegato via satellite con la sede operativa del Dipartimento della Protezione Civile, dove è stato convocato il Comitato operativo. L'esercitazione è stata dunque anche occasione per testare l'efficienza dei sistemi di comunicazione.
A Germaneto il Capo Dipartimento ha seguito anche le attività addestrative dei volontari, impegnati nelle attività di montaggio tende per l'allestimento di un'area di accoglienza.
La giornata è proseguita con il sopralluogo nella località di Marano Principato dove è stata allestita un'area di accoglienza. In questo centro, nell'ambito dell'esercitazione, hanno completato la prova di evacuazione gli ospiti di un centro per disabili, coinvolti anche in un test per il censimento delle persone fragili o con disabilità in un’area di accoglienza. In particolare, gli ospiti hanno compilato con gli operatori sanitari la "Scheda di classificazione della funzionalità , della disabilità e della salute della persona per l’allocazione abitativa transitoria in emergenza". Nell'ambito dello scenario sono stati testati anche due progetti per il censimento informatico della popolazione e dei materiali.
Il Capo Dipartimento, prima di rientrare a Roma per chiudere il Comitato operativo, ha raggiunto lo scenario operativo di Crotone in cui ha osservato le attività di un posto medico aeroportuale e di una zona di ammassamento in area Pip - piano per gli insediamenti produttivi.
Le attività del Comitato Operativo
A livello centrale, nella sede del Dipartimento della Protezione Civile, si è riunito in seduta permanente il Comitato Operativo, per definire le strategie di intervento e garantire l’impiego coordinato delle risorse nazionali.
Durante la mattinata i rappresentanti delle componenti e strutture operative nazionali hanno lavorato per pianificare e attuare gli interventi di propria competenza, operando in stretto raccordo e coordinamento secondo quanto previsto dalla direttiva del 3 dicembre 2008 "Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze". La simulazione di imprevisti e di scenari complessi ha consentito di verificare procedure e meccanismi di attivazione, che hanno richiesto, nella maggior parte dei casi, l'azione congiunta di più soggetti.
Alle ore 15.30 il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha presieduto la riunione conclusiva del Comitato Operativo per un’analisi delle attività svolte, sia sul territorio, sia a livello nazionale. Franco Gabrielli ha evidenziato la forte motivazione e l’impegno di tutte le componenti e strutture operative attivate per l’esercitazione, un’importante occasione per condividere le buone pratiche e,soprattutto, per individuare i principali aspetti da migliorare che costituiranno la base di lavoro dei prossimi mesi.
26 novembre 2011
Numerosi gli scenari operativi sul territorio regionale
Si svolge oggi, 26 novembre, la fase esercitativa di "Calabria 2011", che prevede la simulazione di un severo terremoto per testare la capacità di risposta del territorio calabrese a questo tipo di emergenza.
In particolare, l’esercitazione mira a valutare l’efficienza delle comunicazioni e le procedure di attivazione del coordinamento in emergenza dal livello periferico al livello centrale. Sono inoltre previste azioni sul territorio per testare la capacità di risposta locale all’evento calamitoso.
Le attività in Calabria
Il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha seguito da vicino alcuni degli scenari operativi, distribuiti nelle cinque province.
La giornata si è aperta a Scilla, in provincia di Reggio Calabria, dove è stato simulato uno scenario d’intervento per verificare la tempestività e la capacita di coordinamento interforze dei vari attori coinvolti - in raccordo con il Centro di coordinamento dei soccorsi - nell'attività di verifica di un viadotto, che si ipotizza soggetto a distacchi di materiale.
Il Capo Dipartimento si è poi diretto a Germaneto, presso la Sala operativa della Regione Calabria, dove è stata attivata la Dicomac - Direzione di comando e controllo, e si è collegato via satellite con la sede operativa del Dipartimento della Protezione Civile, dove è stato convocato il Comitato operativo. L'esercitazione è stata dunque anche occasione per testare l'efficienza dei sistemi di comunicazione.
A Germaneto il Capo Dipartimento ha seguito anche le attività addestrative dei volontari, impegnati nelle attività di montaggio tende per l'allestimento di un'area di accoglienza.
La giornata è proseguita con il sopralluogo nella località di Marano Principato dove è stata allestita un'area di accoglienza. In questo centro, nell'ambito dell'esercitazione, hanno completato la prova di evacuazione gli ospiti di un centro per disabili, coinvolti anche in un test per il censimento delle persone fragili o con disabilità in un’area di accoglienza. In particolare, gli ospiti hanno compilato con gli operatori sanitari la "Scheda di classificazione della funzionalità , della disabilità e della salute della persona per l’allocazione abitativa transitoria in emergenza". Nell'ambito dello scenario sono stati testati anche due progetti per il censimento informatico della popolazione e dei materiali.
Il Capo Dipartimento, prima di rientrare a Roma per chiudere il Comitato operativo, ha raggiunto lo scenario operativo di Crotone in cui ha osservato le attività di un posto medico aeroportuale e di una zona di ammassamento in area Pip - piano per gli insediamenti produttivi.
Le attività del Comitato Operativo
A livello centrale, nella sede del Dipartimento della Protezione Civile, si è riunito in seduta permanente il Comitato Operativo, per definire le strategie di intervento e garantire l’impiego coordinato delle risorse nazionali.
Durante la mattinata i rappresentanti delle componenti e strutture operative nazionali hanno lavorato per pianificare e attuare gli interventi di propria competenza, operando in stretto raccordo e coordinamento secondo quanto previsto dalla direttiva del 3 dicembre 2008 "Indirizzi operativi per la gestione delle emergenze". La simulazione di imprevisti e di scenari complessi ha consentito di verificare procedure e meccanismi di attivazione, che hanno richiesto, nella maggior parte dei casi, l'azione congiunta di più soggetti.
Alle ore 15.30 il Capo del Dipartimento della Protezione Civile ha presieduto la riunione conclusiva del Comitato Operativo per un’analisi delle attività svolte, sia sul territorio, sia a livello nazionale. Franco Gabrielli ha evidenziato la forte motivazione e l’impegno di tutte le componenti e strutture operative attivate per l’esercitazione, un’importante occasione per condividere le buone pratiche e,soprattutto, per individuare i principali aspetti da migliorare che costituiranno la base di lavoro dei prossimi mesi.