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Emergenza nave Concordia: Gabrielli al Giglio

MessaggioInviato: 16 maggio 2012, 18:47
da IK0ZCW
COMUNICATO STAMPA
16 maggio 2012

Emergenza nave Concordia: Gabrielli al Giglio per il consueto incontro con la popolazione

Ieri il via libera della Conferenza dei Servizi al piano di rimozione della nave

Incontri con i cittadini. Prosegue il ciclo di incontri del Commissario delegato per l’emergenza Concordia Franco Gabrielli con gli abitanti dell’Isola del Giglio, per ascoltare le loro richieste e aggiornarli sugli interventi in corso.

Via libera al piano di rimozione della nave. Gabrielli ha comunicato ai cittadini del Giglio che ieri la Conferenza dei servizi ha dato il via libera alle operazioni previste dal progetto di massima per la rimozione e il recupero della nave, proposto dalla società armatrice. Il piano prevede di rimettere in galleggiamento l’intero scafo della Concordia.

Alla Conferenza dei Servizi, che si è svolta ieri a Roma nella sede del Dipartimento della Protezione Civile, hanno partecipato rappresentanti del Comune di Isola del Giglio, della Provincia di Grosseto, della Regione Toscana, dell’Arpat - Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, dei ministeri dell'Interno, dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle Infrastrutture e trasporti, della Salute e dei Beni culturali, nonché dell’Agenzia delle Dogane.

Le amministrazioni intervenute hanno formulato prescrizioni che le società incaricate della rimozione - Micoperi e Titan Salvage - dovranno necessariamente rispettare nel corso dei lavori. Inoltre, le amministrazioni hanno elaborato alcune raccomandazioni per una migliore tutela dell’ambiente, della salute e del patrimonio storico-archeologico.

Monitoraggi. Ad oggi, non risultano movimenti significativi della nave, come emerge dai risultati del monitoraggio quotidiano degli spostamenti fatto dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze, in collaborazione con altri centri di competenza e istituti scientifici.
Anche i prelievi delle acque fatti da Ispra e Arpat non hanno rivelato la presenza di sostanze inquinanti fuoriuscite dal relitto e disperse nel mare.