Terremoto Emilia: la visita del Presidente della Repubblica
Inviato: 8 giugno 2012, 17:23
7 giugno 2012
Dopo l'incontro nella sede della Regione Emilia Romagna, il Capo dello Stato si è recato a Mirandola, Crevalcore e Sant'Agostino
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha visitato oggi, 7 giugno, alcune zone dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto, in segno di vicinanza e solidarietà sia alle popolazioni emiliane, lombarde e venete coinvolte nell’emergenza sia al Servizio Nazionale di Protezione Civile impegnato sul territorio.
La sua giornata è incominciata nella sede della Regione Emilia Romagna, dove ha incontrato i presidenti delle tre Regioni interessate dagli eventi sismici, i sei presidenti delle Province per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, i sindaci e gli altri rappresentanti delle istituzioni impegnate nella gestione dell’emergenza. Tra queste, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli che ha aperto il suo discorso ricordando le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica agli Stati generali del volontariato, che si sono svolti a Roma dal 13 al 15 aprile scorso.
In quell’occasione, Giorgio Napolitano aveva definito il mondo del volontariato “l’Italia della solidarietà , l’Italia miglioreâ€, esempio di partecipazione e impegno civile. Riprendendo queste parole, il Capo Dipartimento ha voluto ricordare “i 4 mila uomini e donne. Volontari di protezione civile, rappresentanti delle amministrazioni centrali, vigili del fuoco, forze armate e dell’ordine, comunità scientifica†che lavorano ogni giorno accanto alle centinaia di funzionari e dirigenti dei governi regionali e locali, e delle strutture territoriali di protezione civile†per assistere nel modo migliore le popolazioni colpite e in particolare le 16mila persone temporaneamente ospitate nei campi di accoglienza, nelle strutture al coperto e negli alberghi. Il suo augurio e il suo impegno è che l’Italia della generosa e immediata risposta all’emergenza possa diventare anche l’Italia dell'ordinaria e più faticosa attività di prevenzione.
“Sono qui per dovere e sensibilità â€, “per vedere e ascoltareâ€, così il Presidente della Repubblica ha spiegato la sua visita nelle zone emiliane colpite dal terremoto, ribadendo la necessità di un impegno collettivo per superare l’emergenza e per la ricostruzione e la salvaguardia di un’area “di eccellenze per il patrimonio storico, artistico, culturale e religioso; per il grado di sviluppo economico e sociale raggiunto; e per il livello di civismo e la capacità di vita associataâ€. Il Presidente ha inoltre annunciato di aver firmato ieri sera un decreto per le zone colpite dal terremoto.
La visita di Giorgio Napolitano in Emilia Romagna è proseguita nel pomeriggio nei territori colpiti dal sisma, accompagnato dal presidente della Regione Vasco Errani. Prima tappa è stata Mirandola,dove il Capo dello Stato ha incontrato la popolazione ospitata nell’area di accoglienza, la colonna mobile della Regione Friuli Venezia Giulia che gestisce il campo e più in generale i volontari impegnati sul posto. Da Mirandola il corteo presidenziale si è poi spostato a Crevalcore, dove ad attenderlo, oltre a cittadini e volontari, c'era una rappresentanza degli imprenditori del territorio. A Sant'Agostino, in provincia di Ferrara, si è svolta l'ultima tappa della giornata del Presidente della Repubblica nelle zone colpite dal terremoto.
Dopo l'incontro nella sede della Regione Emilia Romagna, il Capo dello Stato si è recato a Mirandola, Crevalcore e Sant'Agostino
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha visitato oggi, 7 giugno, alcune zone dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto, in segno di vicinanza e solidarietà sia alle popolazioni emiliane, lombarde e venete coinvolte nell’emergenza sia al Servizio Nazionale di Protezione Civile impegnato sul territorio.
La sua giornata è incominciata nella sede della Regione Emilia Romagna, dove ha incontrato i presidenti delle tre Regioni interessate dagli eventi sismici, i sei presidenti delle Province per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, i sindaci e gli altri rappresentanti delle istituzioni impegnate nella gestione dell’emergenza. Tra queste, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli che ha aperto il suo discorso ricordando le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica agli Stati generali del volontariato, che si sono svolti a Roma dal 13 al 15 aprile scorso.
In quell’occasione, Giorgio Napolitano aveva definito il mondo del volontariato “l’Italia della solidarietà , l’Italia miglioreâ€, esempio di partecipazione e impegno civile. Riprendendo queste parole, il Capo Dipartimento ha voluto ricordare “i 4 mila uomini e donne. Volontari di protezione civile, rappresentanti delle amministrazioni centrali, vigili del fuoco, forze armate e dell’ordine, comunità scientifica†che lavorano ogni giorno accanto alle centinaia di funzionari e dirigenti dei governi regionali e locali, e delle strutture territoriali di protezione civile†per assistere nel modo migliore le popolazioni colpite e in particolare le 16mila persone temporaneamente ospitate nei campi di accoglienza, nelle strutture al coperto e negli alberghi. Il suo augurio e il suo impegno è che l’Italia della generosa e immediata risposta all’emergenza possa diventare anche l’Italia dell'ordinaria e più faticosa attività di prevenzione.
“Sono qui per dovere e sensibilità â€, “per vedere e ascoltareâ€, così il Presidente della Repubblica ha spiegato la sua visita nelle zone emiliane colpite dal terremoto, ribadendo la necessità di un impegno collettivo per superare l’emergenza e per la ricostruzione e la salvaguardia di un’area “di eccellenze per il patrimonio storico, artistico, culturale e religioso; per il grado di sviluppo economico e sociale raggiunto; e per il livello di civismo e la capacità di vita associataâ€. Il Presidente ha inoltre annunciato di aver firmato ieri sera un decreto per le zone colpite dal terremoto.
La visita di Giorgio Napolitano in Emilia Romagna è proseguita nel pomeriggio nei territori colpiti dal sisma, accompagnato dal presidente della Regione Vasco Errani. Prima tappa è stata Mirandola,dove il Capo dello Stato ha incontrato la popolazione ospitata nell’area di accoglienza, la colonna mobile della Regione Friuli Venezia Giulia che gestisce il campo e più in generale i volontari impegnati sul posto. Da Mirandola il corteo presidenziale si è poi spostato a Crevalcore, dove ad attenderlo, oltre a cittadini e volontari, c'era una rappresentanza degli imprenditori del territorio. A Sant'Agostino, in provincia di Ferrara, si è svolta l'ultima tappa della giornata del Presidente della Repubblica nelle zone colpite dal terremoto.