Ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto: in Gazzetta
Ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto: in Gazzetta Ufficiale, il decreto per la ripartizione del Fondo
7 luglio 2012
Per l'anno 2012 è destinato il 95% alla Regione Emilia Romagna, il 4% alla Regione Lombardia e l’1% alla Regione Veneto
E’ stato pubblicato ieri, 6 luglio 2012, in Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che, sulla base di quanto previsto dal decreto legge n.74 del 6 giugno scorso, ripartisce per l’anno 2012 le risorse del Fondo per la ricostruzione nelle aree colpite dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.
Le risorse sono state assegnate sulla base dei livelli di danneggiamento finora riscontrati nelle tre Regioni interessate dal terremoto. La ripartizione ha previsto che il 95% dei fondi sia assegnato alla Regione Emilia Romagna, il 4% alla Regione Lombardia e l’1% alla Regione Veneto. Negli anni successivi al 2012 questa suddivisione potrà essere rideterminata sulla base della valutazione definitiva e asseverata dei danni da parte dalle Regioni interessate, inclusi eventuali conguagli relativi all'anno 2012.
Per assicurare la parità di trattamento dei soggetti danneggiati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio, ciascun Presidente di Regione – Commissario delegato può riconoscere, nei limiti delle risorse destinate ogni anno allo scopo, un contributo fino all’80% del costo ammesso e riconosciuto per:
•la riparazione con miglioramento sismico o la ricostruzione delle strutture e delle parti comuni di un edificio, ai proprietari ovvero agli usufruttuari o ai titolari di diritti reali di garanzia degli immobili colpiti dal sisma in cui era presente un'abitazione principale;
•le riparazioni o la ristrutturazione con miglioramento sismico o di ricostruzione degli edifici distrutti, ai proprietari o usufruttuari o ai titolari di diritti reali di garanzia che si sostituiscano ai proprietari delle abitazioni principali;
•la riparazione o la ricostruzione degli immobili destinati ad uso produttivo e degli impianti, ai titolari delle attività produttive;
Dal riconoscimento del contributo, le risorse verranno erogate in quattro anni.
7 luglio 2012
Per l'anno 2012 è destinato il 95% alla Regione Emilia Romagna, il 4% alla Regione Lombardia e l’1% alla Regione Veneto
E’ stato pubblicato ieri, 6 luglio 2012, in Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che, sulla base di quanto previsto dal decreto legge n.74 del 6 giugno scorso, ripartisce per l’anno 2012 le risorse del Fondo per la ricostruzione nelle aree colpite dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.
Le risorse sono state assegnate sulla base dei livelli di danneggiamento finora riscontrati nelle tre Regioni interessate dal terremoto. La ripartizione ha previsto che il 95% dei fondi sia assegnato alla Regione Emilia Romagna, il 4% alla Regione Lombardia e l’1% alla Regione Veneto. Negli anni successivi al 2012 questa suddivisione potrà essere rideterminata sulla base della valutazione definitiva e asseverata dei danni da parte dalle Regioni interessate, inclusi eventuali conguagli relativi all'anno 2012.
Per assicurare la parità di trattamento dei soggetti danneggiati dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio, ciascun Presidente di Regione – Commissario delegato può riconoscere, nei limiti delle risorse destinate ogni anno allo scopo, un contributo fino all’80% del costo ammesso e riconosciuto per:
•la riparazione con miglioramento sismico o la ricostruzione delle strutture e delle parti comuni di un edificio, ai proprietari ovvero agli usufruttuari o ai titolari di diritti reali di garanzia degli immobili colpiti dal sisma in cui era presente un'abitazione principale;
•le riparazioni o la ristrutturazione con miglioramento sismico o di ricostruzione degli edifici distrutti, ai proprietari o usufruttuari o ai titolari di diritti reali di garanzia che si sostituiscano ai proprietari delle abitazioni principali;
•la riparazione o la ricostruzione degli immobili destinati ad uso produttivo e degli impianti, ai titolari delle attività produttive;
Dal riconoscimento del contributo, le risorse verranno erogate in quattro anni.