Incendi boschivi in Sardegna: nota del Dipartimento della PC
Inviato: 16 luglio 2012, 17:40
COMUNICATO STAMPA
16 luglio 2012
Incendi boschivi in Sardegna: nota del Dipartimento della Protezione civile
In riferimento ad alcune dichiarazioni polemiche sulle modalità e i tempi di intervento della flotta aerea antincendio statale sul rogo che nella giornata di ieri, domenica 15 luglio, ha interessato in Sardegna la località San Teodoro, è bene fornire alcuni elementi di chiarezza.
L’intera flotta Canadair, chiamata a intervenire su tutto il territorio italiano – non di proprietà di quello sardo – è composta da 14 mezzi che, ieri, erano così dislocati: cinque su Roma-Ciampino, altrettanti su Lamezia Terme, tre in Sardegna (nello specifico, due a Olbia e uno a Cagliari-Elmas) e uno a Genova. Ai Canadair si affiancano gli altri velivoli, come gli otto Fireboss noleggiati dal Dipartimento della Protezione civile, oltre ai mezzi messi a disposizione dalle diverse amministrazioni dello Stato, che compongono l’intera flotta statale: quattro S64, un CH47, un AB205, due elicotteri della Marina Militare, due della Capitaneria di Porto e uno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Nello specifico, ieri, alle 13.18 è pervenuta al Centro Operativo Aereo Unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione civile la richiesta di concorso aereo da parte della Regione Sardegna per l’incendio di San Teodoro. Dal momento che i due Canadair originariamente dislocati su Olbia stavano operando sul rogo divampato in mattinata nel comune di Bolotana (NU), alle 13.26 per San Teodoro è stato assegnato il Canadair fermo all’aeroporto di Cagliari che per i tempi tecnici di carico del liquido (30 minuti circa) e di raggiungimento della località , era sul fuoco alle ore 14.30. Tuttavia, dopo il primo lancio, a causa di una avaria al portellone è stato costretto ad atterrare all’aeroporto di Elmas. Nel frattempo, erano operativi quattro elicotteri della Regione Sardegna: il primo dalle 13.03, il secondo dalle 13.08, il terzo dalle 14.08, il quarto dalle 14.13. In sostituzione del Canadair in avaria, con il consenso della Regione, il Coau alle 14.45 ha deviato uno dei due Canadair impegnati su Bolotana che, dopo il necessario rifornimento, è giunto sulle fiamme dalle 15.55. In seguito, poi, in base all’andamento degli incendi sull’intero territorio nazionale (sono state 39 in tutto le richieste di concorso aereo pervenute ieri al Dipartimento, di cui 10 dalla sola Sicilia), il Coau ha inviato su San Teodoro altri tre Canadair che si sono affiancati ai quattro mezzi regionali, mentre l'S64 dislocato su Cagliari stava operando su un altro rogo sempre in Sardegna.
Il sistema di gestione e coordinamento potrà sempre essere migliorato, ma fino a oggi sono sempre stati messi in campo tutti i velivoli a disposizione perché l’obiettivo di tutti nella lotta agli incendi boschivi è quello di preservare l’intero patrimonio italiano, di cui quello sardo è una parte. Le responsabilità per combattere attivamente questo rischio, come ha bene ricordato il Direttore della Protezione civile della Regione Sardegna, sono però molto più diffuse e ordinarie: la flotta di Stato, in tutta la sua efficienza, da sola non può fare miracoli.
16 luglio 2012
Incendi boschivi in Sardegna: nota del Dipartimento della Protezione civile
In riferimento ad alcune dichiarazioni polemiche sulle modalità e i tempi di intervento della flotta aerea antincendio statale sul rogo che nella giornata di ieri, domenica 15 luglio, ha interessato in Sardegna la località San Teodoro, è bene fornire alcuni elementi di chiarezza.
L’intera flotta Canadair, chiamata a intervenire su tutto il territorio italiano – non di proprietà di quello sardo – è composta da 14 mezzi che, ieri, erano così dislocati: cinque su Roma-Ciampino, altrettanti su Lamezia Terme, tre in Sardegna (nello specifico, due a Olbia e uno a Cagliari-Elmas) e uno a Genova. Ai Canadair si affiancano gli altri velivoli, come gli otto Fireboss noleggiati dal Dipartimento della Protezione civile, oltre ai mezzi messi a disposizione dalle diverse amministrazioni dello Stato, che compongono l’intera flotta statale: quattro S64, un CH47, un AB205, due elicotteri della Marina Militare, due della Capitaneria di Porto e uno del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Nello specifico, ieri, alle 13.18 è pervenuta al Centro Operativo Aereo Unificato (Coau) del Dipartimento della Protezione civile la richiesta di concorso aereo da parte della Regione Sardegna per l’incendio di San Teodoro. Dal momento che i due Canadair originariamente dislocati su Olbia stavano operando sul rogo divampato in mattinata nel comune di Bolotana (NU), alle 13.26 per San Teodoro è stato assegnato il Canadair fermo all’aeroporto di Cagliari che per i tempi tecnici di carico del liquido (30 minuti circa) e di raggiungimento della località , era sul fuoco alle ore 14.30. Tuttavia, dopo il primo lancio, a causa di una avaria al portellone è stato costretto ad atterrare all’aeroporto di Elmas. Nel frattempo, erano operativi quattro elicotteri della Regione Sardegna: il primo dalle 13.03, il secondo dalle 13.08, il terzo dalle 14.08, il quarto dalle 14.13. In sostituzione del Canadair in avaria, con il consenso della Regione, il Coau alle 14.45 ha deviato uno dei due Canadair impegnati su Bolotana che, dopo il necessario rifornimento, è giunto sulle fiamme dalle 15.55. In seguito, poi, in base all’andamento degli incendi sull’intero territorio nazionale (sono state 39 in tutto le richieste di concorso aereo pervenute ieri al Dipartimento, di cui 10 dalla sola Sicilia), il Coau ha inviato su San Teodoro altri tre Canadair che si sono affiancati ai quattro mezzi regionali, mentre l'S64 dislocato su Cagliari stava operando su un altro rogo sempre in Sardegna.
Il sistema di gestione e coordinamento potrà sempre essere migliorato, ma fino a oggi sono sempre stati messi in campo tutti i velivoli a disposizione perché l’obiettivo di tutti nella lotta agli incendi boschivi è quello di preservare l’intero patrimonio italiano, di cui quello sardo è una parte. Le responsabilità per combattere attivamente questo rischio, come ha bene ricordato il Direttore della Protezione civile della Regione Sardegna, sono però molto più diffuse e ordinarie: la flotta di Stato, in tutta la sua efficienza, da sola non può fare miracoli.