Rifiuti Campania: precisazione su Consorzio Unico di Bacino
Inviato: 10 agosto 2012, 9:28
COMUNICATO STAMPA
9 agosto 2012
Rifiuti Campania: precisazione su Consorzio Unico di Bacino
In riferimento alla nota congiunta diffusa dalla Regione Campania, dalla Provincia e dal Comune di Napoli sulla vicenda del Consorzio Unico di Bacino, il Dipartimento della Protezione civile ritiene necessario sgombrare il campo da ogni possibile equivoco sulle competenze dei vari soggetti.
In primo luogo, è bene ricordare che l’Unità Tecnico-Amministrativa istituita dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3920 del 2011 – in scadenza il 31 dicembre 2012, senza possibilità di proroga ulteriore – ha avuto tra i suoi compiti anche quello della gestione degli effetti dell’avviso pubblico di accertamento della massa passiva riferita alla lunghissima stagione dell’emergenza rifiuti. In base all’esito delle valutazioni compiute sulle domande di accertamento pervenute e ai piani di estinzione delle passività definiti riferendosi alla scala di priorità indicata dal Decreto del Capo dell’Unità stralcio 903/2010, il pagamento dei debiti avviene gradualmente, entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili e previa comunicazione dei piani stessi al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Se i crediti vantati (che non corrispondono a quelli effettivamente accertati) nei confronti delle varie strutture commissariali che si sono avvicendate nel tempo si avvicinano a 3,5 miliardi di euro, la massa attiva (con la quale dovrebbero coprirsi tali crediti) è pari a circa 250 milioni ed è quasi tutta derivante dai debiti contratti negli anni dalle amministrazioni comunali – tra le quali il comune di Napoli –, il cui pagamento è già stato dilazionato nei prossimi anni. Con le poche risorse disponibili, quindi, l’Unità Tecnico-Amministrativa potrà iniziare a estinguere solo una parte dei crediti certificati e legittimamente vantati.
Nel caso specifico, la struttura, che ha riconosciuto un credito pari a 11,3 milioni di euro al Consorzio Unico di Bacino, ha indicato ai vari soggetti coinvolti nella vicenda, con una nota formale (per rispondere alla richiesta della Sapna, avanzata in una riunione in Prefettura il 2 agosto, di avere una data certa per la riscossione del credito) che tali crediti saranno esigibili entro il 30 settembre, al termine delle procedure che devono essere espletate, anche a garanzia che tutto si svolga regolarmente nel rispetto delle norme.
È evidente, quindi, che tutto quanto era nelle competenze della Protezione Civile per questa specifica vicenda è stato fatto e che l’Unità Tecnico-Amministrativa non ha altri adempimenti da espletare; di questo Regione, Provincia e Comune sono perfettamente a conoscenza.
9 agosto 2012
Rifiuti Campania: precisazione su Consorzio Unico di Bacino
In riferimento alla nota congiunta diffusa dalla Regione Campania, dalla Provincia e dal Comune di Napoli sulla vicenda del Consorzio Unico di Bacino, il Dipartimento della Protezione civile ritiene necessario sgombrare il campo da ogni possibile equivoco sulle competenze dei vari soggetti.
In primo luogo, è bene ricordare che l’Unità Tecnico-Amministrativa istituita dall’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3920 del 2011 – in scadenza il 31 dicembre 2012, senza possibilità di proroga ulteriore – ha avuto tra i suoi compiti anche quello della gestione degli effetti dell’avviso pubblico di accertamento della massa passiva riferita alla lunghissima stagione dell’emergenza rifiuti. In base all’esito delle valutazioni compiute sulle domande di accertamento pervenute e ai piani di estinzione delle passività definiti riferendosi alla scala di priorità indicata dal Decreto del Capo dell’Unità stralcio 903/2010, il pagamento dei debiti avviene gradualmente, entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili e previa comunicazione dei piani stessi al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Se i crediti vantati (che non corrispondono a quelli effettivamente accertati) nei confronti delle varie strutture commissariali che si sono avvicendate nel tempo si avvicinano a 3,5 miliardi di euro, la massa attiva (con la quale dovrebbero coprirsi tali crediti) è pari a circa 250 milioni ed è quasi tutta derivante dai debiti contratti negli anni dalle amministrazioni comunali – tra le quali il comune di Napoli –, il cui pagamento è già stato dilazionato nei prossimi anni. Con le poche risorse disponibili, quindi, l’Unità Tecnico-Amministrativa potrà iniziare a estinguere solo una parte dei crediti certificati e legittimamente vantati.
Nel caso specifico, la struttura, che ha riconosciuto un credito pari a 11,3 milioni di euro al Consorzio Unico di Bacino, ha indicato ai vari soggetti coinvolti nella vicenda, con una nota formale (per rispondere alla richiesta della Sapna, avanzata in una riunione in Prefettura il 2 agosto, di avere una data certa per la riscossione del credito) che tali crediti saranno esigibili entro il 30 settembre, al termine delle procedure che devono essere espletate, anche a garanzia che tutto si svolga regolarmente nel rispetto delle norme.
È evidente, quindi, che tutto quanto era nelle competenze della Protezione Civile per questa specifica vicenda è stato fatto e che l’Unità Tecnico-Amministrativa non ha altri adempimenti da espletare; di questo Regione, Provincia e Comune sono perfettamente a conoscenza.