Il ruolo del geologo professionista nelle attività di P. C.
5 marzo 2013
Il seminario rientra nell’ambito dell’Accordo tra il Dipartimento e il Consiglio Nazionale dei Geologi
Definire il ruolo del geologo all’interno del Sistema di Protezione Civile, capire quale supporto professionale possa dare in ordinario e nel particolare contesto delle emergenze, individuare quali risposte si aspetti il Sistema dalla sua attività tecnica: sono questi alcuni dei temi di riflessione del seminario “Il ruolo del geologo professionista nelle attività di protezione civileâ€, che si è svolto oggi nella sede di Via Vitorchiano del Dipartimento della Protezione Civile.
Questa giornata rappresenta il primo appuntamento di un programma formativo finalizzato all’istituzione di nuclei di geologi professionisti da impiegare, su base volontaria, a supporto delle attività di gestione delle emergenze sismiche e idrogeologiche, come previsto dall’Accordo di collaborazione siglato nel 2011 tra il Dipartimento e il Consiglio Nazionale dei Geologi-CNG.
Ad aprire il seminario, i saluti del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, e quelli del tesoriere del Consiglio Nazionale dei Geologi, Giovanni Calcagnì, a cui è seguita un’introduzione da parte del Coordinatore della Commissione nazionale protezione civile del CNG, Michele Orifici.
La giornata è stata occasione per approfondire il funzionamento del Sistema di Protezione Civile in ordinario e in emergenza e si è focalizzata sul ruolo del geologo non solo per il miglioramento delle conoscenze e la definizione dei rischi del territorio , ma anche nel tradurre questa conoscenza in scenari sulla base dei quali le amministrazioni locali possano aggiornare i piani di emergenza. I piani di emergenza, infatti, per essere realmente efficaci, devono recepire i programmi di previsione e prevenzione e le informazioni sui fenomeni fisici che causano le condizioni di rischio.
Al centro del dibattito anche il concetto di resilienza, ovvero la capacità di una comunità di convivere con i rischi accettabili e di reagire in modo attivo e integrato con le Autorità locali. Il ruolo del geologo, specialista nella previsione di una certa tipologia di rischi e capace di fornire un supporto tecnico scientifico, può essere considerato esso stesso un fattore strategico di resilienza. Infatti, le attività tecniche svolte dal geologo in emergenza - quali lo studio dei fenomeni che si verificano a seguito di un terremoto o di un evento idrogeologico, oppure i rilievi macrosismici, o gli studi per verificare l’estensione di una faglia o, ancora, l’analisi della collocazione ottimale dei campi di accoglienza - possono produrre informazioni utili alle amministrazioni coinvolte nella gestione dell’emergenza e dare un contributo importante alla risposta del Sistema nel suo complesso.
Nel pomeriggio il seminario si è chiuso con due interventi che hanno descritto, attraverso casi di studio, il ruolo del geologo nelle emergenze sismiche (terremoto in Abruzzo del 2009, terremoto emiliano del 2012) e in quelle di natura idrogeologica (frana di Cavallerizzo di Cerzeto del 2005 e frana di Montaguto del 2010). E’seguito un momento di discussione collettiva dei geologi dei diversi ordini Regionali e dei funzionari del Dipartimento della Protezione Civile che hanno partecipato all’incontro.
Locandina (pdf):
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/locandina_geologiweb.pdf
Il programma (pdf):
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/programma_geologi.pdf
Il seminario rientra nell’ambito dell’Accordo tra il Dipartimento e il Consiglio Nazionale dei Geologi
Definire il ruolo del geologo all’interno del Sistema di Protezione Civile, capire quale supporto professionale possa dare in ordinario e nel particolare contesto delle emergenze, individuare quali risposte si aspetti il Sistema dalla sua attività tecnica: sono questi alcuni dei temi di riflessione del seminario “Il ruolo del geologo professionista nelle attività di protezione civileâ€, che si è svolto oggi nella sede di Via Vitorchiano del Dipartimento della Protezione Civile.
Questa giornata rappresenta il primo appuntamento di un programma formativo finalizzato all’istituzione di nuclei di geologi professionisti da impiegare, su base volontaria, a supporto delle attività di gestione delle emergenze sismiche e idrogeologiche, come previsto dall’Accordo di collaborazione siglato nel 2011 tra il Dipartimento e il Consiglio Nazionale dei Geologi-CNG.
Ad aprire il seminario, i saluti del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, e quelli del tesoriere del Consiglio Nazionale dei Geologi, Giovanni Calcagnì, a cui è seguita un’introduzione da parte del Coordinatore della Commissione nazionale protezione civile del CNG, Michele Orifici.
La giornata è stata occasione per approfondire il funzionamento del Sistema di Protezione Civile in ordinario e in emergenza e si è focalizzata sul ruolo del geologo non solo per il miglioramento delle conoscenze e la definizione dei rischi del territorio , ma anche nel tradurre questa conoscenza in scenari sulla base dei quali le amministrazioni locali possano aggiornare i piani di emergenza. I piani di emergenza, infatti, per essere realmente efficaci, devono recepire i programmi di previsione e prevenzione e le informazioni sui fenomeni fisici che causano le condizioni di rischio.
Al centro del dibattito anche il concetto di resilienza, ovvero la capacità di una comunità di convivere con i rischi accettabili e di reagire in modo attivo e integrato con le Autorità locali. Il ruolo del geologo, specialista nella previsione di una certa tipologia di rischi e capace di fornire un supporto tecnico scientifico, può essere considerato esso stesso un fattore strategico di resilienza. Infatti, le attività tecniche svolte dal geologo in emergenza - quali lo studio dei fenomeni che si verificano a seguito di un terremoto o di un evento idrogeologico, oppure i rilievi macrosismici, o gli studi per verificare l’estensione di una faglia o, ancora, l’analisi della collocazione ottimale dei campi di accoglienza - possono produrre informazioni utili alle amministrazioni coinvolte nella gestione dell’emergenza e dare un contributo importante alla risposta del Sistema nel suo complesso.
Nel pomeriggio il seminario si è chiuso con due interventi che hanno descritto, attraverso casi di studio, il ruolo del geologo nelle emergenze sismiche (terremoto in Abruzzo del 2009, terremoto emiliano del 2012) e in quelle di natura idrogeologica (frana di Cavallerizzo di Cerzeto del 2005 e frana di Montaguto del 2010). E’seguito un momento di discussione collettiva dei geologi dei diversi ordini Regionali e dei funzionari del Dipartimento della Protezione Civile che hanno partecipato all’incontro.
Locandina (pdf):
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/locandina_geologiweb.pdf
Il programma (pdf):
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/programma_geologi.pdf