Etna: variazione di criticità del vulcano
20 aprile 2013
Emesso avviso di criticità elevata per l'area sommitale
A partire dalla serata di ieri le reti di monitoraggio dei Centri di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile hanno registrato un aumento dell’attività esplosiva dal Nuovo Cratere di sud-est dell’Etna. Dalle 1.35 è stata inoltre osservata la produzione di una colata lavica, in espansione nella Valle del Bove. L’attività si è successivamente intensificata, accompagnata da un incremento del tremore vulcanico, fino ad evolvere intorno alle 17.00 in fontane di lava. L'attività è terminata alle 20.11.
In base alle informazioni e agli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha emesso oggi, 20 aprile, alle 17.37 un avviso di "criticità elevata" per l’area sommitale del vulcano e di "criticità ordinaria" per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.
Il Centro Funzionale Centrale Rischio Vulcanico del Dipartimento continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani - Ingv e Università di Firenze - e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.
Emesso avviso di criticità elevata per l'area sommitale
A partire dalla serata di ieri le reti di monitoraggio dei Centri di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile hanno registrato un aumento dell’attività esplosiva dal Nuovo Cratere di sud-est dell’Etna. Dalle 1.35 è stata inoltre osservata la produzione di una colata lavica, in espansione nella Valle del Bove. L’attività si è successivamente intensificata, accompagnata da un incremento del tremore vulcanico, fino ad evolvere intorno alle 17.00 in fontane di lava. L'attività è terminata alle 20.11.
In base alle informazioni e agli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha emesso oggi, 20 aprile, alle 17.37 un avviso di "criticità elevata" per l’area sommitale del vulcano e di "criticità ordinaria" per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.
Il Centro Funzionale Centrale Rischio Vulcanico del Dipartimento continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani - Ingv e Università di Firenze - e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.