Frana di Montaguto: una giornata di studio
27 giugno 2013
Le diverse fasi dell’emergenza e gli interventi realizzati
Si tiene oggi, 27 giugno, nella sede operativa del Dipartimento della Protezione Civile, una giornata di studio dedicata agli interventi strutturali e non strutturali realizzati in seguito al riattivarsi nel 2010 della frana di Montaguto, in Provincia di Avellino e alla dichiarazione dello stato di emergenza nell’aprile dello stesso anno, prorogato poi fino al 2012.
La giornata – che si rivolge principalmente alle strutture nazionali, interregionali e regionali che hanno competenza in materia di protezione civile e difesa del suolo – mira a fare il punto sulle diverse fasi dell’emergenza.
Gli studi multidisciplinari condotti dai Centri di Competenza del Dipartimento hanno permesso di comprendere la complessità del fenomeno, di monitorarne costantemente l’evoluzione, di progettare gli interventi di mitigazione e di verificare l’efficacia delle opere che venivano via via realizzate, anche nell’ottica della sicurezza dei lavoratori impiegati nei cantieri.
Nella prima fase emergenziale – parallelamente al monitoraggio del movimento franoso – sono stati realizzati interventi di drenaggio e di asportazione di materiali di frana che hanno consentito un rapido ripristino della circolazione sulla SS 90 e sulla ferroviaria Napoli-Bari.
Nella seconda fase emergenziale sono stati progettati e realizzati sull’intero corpo di frana interventi di drenaggio superficiale e profondo, e opere di consolidamento al piede, che hanno portato ad una sostanziale stabilizzazione della frana, non ancora completata.
Uno dei risultati più significativi raggiunti attraverso gli interventi è la convivenza, con margini di sicurezza accettabili, tra una frana ancora attiva e le infrastrutture stradale e ferroviaria.
Alla giornata di studio intervengono tecnici del Dipartimento della Protezione Civile e dei Centri di Competenza che hanno operato sulla frana, con l’obiettivo di fornire un quadro completo sulle attività di studio e monitoraggio, sulle linee progettuali, sull’affidamento e la conduzione dei lavori e sull’efficacia degli interventi realizzati.
Le diverse fasi dell’emergenza e gli interventi realizzati
Si tiene oggi, 27 giugno, nella sede operativa del Dipartimento della Protezione Civile, una giornata di studio dedicata agli interventi strutturali e non strutturali realizzati in seguito al riattivarsi nel 2010 della frana di Montaguto, in Provincia di Avellino e alla dichiarazione dello stato di emergenza nell’aprile dello stesso anno, prorogato poi fino al 2012.
La giornata – che si rivolge principalmente alle strutture nazionali, interregionali e regionali che hanno competenza in materia di protezione civile e difesa del suolo – mira a fare il punto sulle diverse fasi dell’emergenza.
Gli studi multidisciplinari condotti dai Centri di Competenza del Dipartimento hanno permesso di comprendere la complessità del fenomeno, di monitorarne costantemente l’evoluzione, di progettare gli interventi di mitigazione e di verificare l’efficacia delle opere che venivano via via realizzate, anche nell’ottica della sicurezza dei lavoratori impiegati nei cantieri.
Nella prima fase emergenziale – parallelamente al monitoraggio del movimento franoso – sono stati realizzati interventi di drenaggio e di asportazione di materiali di frana che hanno consentito un rapido ripristino della circolazione sulla SS 90 e sulla ferroviaria Napoli-Bari.
Nella seconda fase emergenziale sono stati progettati e realizzati sull’intero corpo di frana interventi di drenaggio superficiale e profondo, e opere di consolidamento al piede, che hanno portato ad una sostanziale stabilizzazione della frana, non ancora completata.
Uno dei risultati più significativi raggiunti attraverso gli interventi è la convivenza, con margini di sicurezza accettabili, tra una frana ancora attiva e le infrastrutture stradale e ferroviaria.
Alla giornata di studio intervengono tecnici del Dipartimento della Protezione Civile e dei Centri di Competenza che hanno operato sulla frana, con l’obiettivo di fornire un quadro completo sulle attività di studio e monitoraggio, sulle linee progettuali, sull’affidamento e la conduzione dei lavori e sull’efficacia degli interventi realizzati.