Terremoto Lunigiana Garfagnana nominato Commissario delegato
Inviato: 31 luglio 2013, 5:40
Terremoto Lunigiana e Garfagnana: nominato il Commissario delegato
30 luglio 2013
Le persone assistite sono ancora un centinaio
Dopo la scossa di magnitudo 5.2 del 21 giugno scorso e la replica di 4.4 del 30 giugno la situazione in Lunigiana e Garfagnana sta lentamente rientrando nella normalità . Nelle ultime due settimane, dal 15 luglio ad oggi, sono state 17 le repliche di magnitudo superiore a 2. Sul territorio restano comunque attivi il Com-Centro Operativo Misto di Fivizzano, in Provincia di Massa Carrara, e il Com di Castelnuovo in Garfagnana, in Provincia di Lucca.
Popolazione assistita e verifiche di agibilità . Sono ancora un centinaio le persone che dormono fuori casa, 44 in Provincia di Lucca e 49 in Provincia di Massa Carrara. Dal 28 luglio sono chiusi i campi allestiti per l’assistenza alla popolazione nel Com di Castelnuovo in Garfagnana, mentre restano attive le tende distribuite nelle diverse frazioni.
Resta a disposizione sul territorio, a Castelnuovo di Garfagnana, il modulo per l’assistenza alla popolazione del Dipartimento della Protezione Civile. Gli altri moduli del Servizio Nazionale (Regione Marche, Ana – Associazione Nazionale Alpini, Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze e Misericordie) hanno invece lasciato i Comuni della Lunigiana. In caso di necessità , il Servizio Nazionale è comunque pronto ad intervenire tempestivamente a supporto delle risorse del sistema regionale.
In Garfagnana sono terminati i sopralluoghi tecnici per le verifiche di agibilità degli edifici pubblici e privati. Su 1162 edifici verificati, 227 sono risultati inagibili. In Lunigiana le verifiche sono ancora in corso: dei 2478 edifici verificati, 1021 sono risultati inagibili.
Nomina del Commissario Delegato. Con l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 102 del 5 luglio Giovanni Menduni è stato nominato Commissario Delegato per fronteggiare le criticità causate dal terremoto. In accordo con i sindaci dei comuni colpiti, provvederà a realizzare gli interventi necessari ad assicurare l’assistenza alla popolazione, a mettere in sicurezza gli edifici pubblici, privati e i beni culturali danneggiati e a realizzare gli interventi provvisionali urgenti. Inoltre, attraverso i sindaci, si occuperà dell’assegnazione dei contributi di autonoma sistemazione ai nuclei familiari che hanno avuto la casa distrutta a causa del terremoto o che hanno dovuto lasciarla per un provvedimento di sgombero.
Si rammenta che lo stato attuale delle conoscenze scientifiche non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti.
30 luglio 2013
Le persone assistite sono ancora un centinaio
Dopo la scossa di magnitudo 5.2 del 21 giugno scorso e la replica di 4.4 del 30 giugno la situazione in Lunigiana e Garfagnana sta lentamente rientrando nella normalità . Nelle ultime due settimane, dal 15 luglio ad oggi, sono state 17 le repliche di magnitudo superiore a 2. Sul territorio restano comunque attivi il Com-Centro Operativo Misto di Fivizzano, in Provincia di Massa Carrara, e il Com di Castelnuovo in Garfagnana, in Provincia di Lucca.
Popolazione assistita e verifiche di agibilità . Sono ancora un centinaio le persone che dormono fuori casa, 44 in Provincia di Lucca e 49 in Provincia di Massa Carrara. Dal 28 luglio sono chiusi i campi allestiti per l’assistenza alla popolazione nel Com di Castelnuovo in Garfagnana, mentre restano attive le tende distribuite nelle diverse frazioni.
Resta a disposizione sul territorio, a Castelnuovo di Garfagnana, il modulo per l’assistenza alla popolazione del Dipartimento della Protezione Civile. Gli altri moduli del Servizio Nazionale (Regione Marche, Ana – Associazione Nazionale Alpini, Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze e Misericordie) hanno invece lasciato i Comuni della Lunigiana. In caso di necessità , il Servizio Nazionale è comunque pronto ad intervenire tempestivamente a supporto delle risorse del sistema regionale.
In Garfagnana sono terminati i sopralluoghi tecnici per le verifiche di agibilità degli edifici pubblici e privati. Su 1162 edifici verificati, 227 sono risultati inagibili. In Lunigiana le verifiche sono ancora in corso: dei 2478 edifici verificati, 1021 sono risultati inagibili.
Nomina del Commissario Delegato. Con l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 102 del 5 luglio Giovanni Menduni è stato nominato Commissario Delegato per fronteggiare le criticità causate dal terremoto. In accordo con i sindaci dei comuni colpiti, provvederà a realizzare gli interventi necessari ad assicurare l’assistenza alla popolazione, a mettere in sicurezza gli edifici pubblici, privati e i beni culturali danneggiati e a realizzare gli interventi provvisionali urgenti. Inoltre, attraverso i sindaci, si occuperà dell’assegnazione dei contributi di autonoma sistemazione ai nuclei familiari che hanno avuto la casa distrutta a causa del terremoto o che hanno dovuto lasciarla per un provvedimento di sgombero.
Si rammenta che lo stato attuale delle conoscenze scientifiche non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si ricorda che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti.