Messaggio 18 novembre 2013, 12:46

Etna: avviso di criticità elevata per l’area sommitale

17 novembre 2013

Prosegue il monitoraggio del Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento

Aggiornamento ore 13.00

A partire dalle 12.14 di ieri, 16 novembre, le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato al Nuovo Cratere di Sud Est dell’Etna un’attività stromboliana che è si è andata intensificando nel corso della giornata. Questa fenomenologia è stata accompagnata da un progressivo aumento del tremore vulcanico. Alle 22.33, le telecamere di monitoraggio dell’Ingv hanno inoltre mostrato un incremento dell’attività esplosiva, con un continuo accumulo di materiale caldo sul fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud Est. A partire dalle 23.20, l’attività vulcanica è evoluta in fontana di lava.

L’attività di fontanamento è proseguita nel corso della notte raggiungendo la sua massima intensità intorno all’1.45, quando la fontana di lava è cresciuta rapidamente raggiungendo i 600m e si è iniziata a formare una colonna di cenere stimata in oltre 6km di altezza. Durante il picco della fase eruttiva, anche il Cratere di Nord Est e la Bocca Nuova/Voragine hanno prodotto intense emissioni di gas caldo e pulsante. Da quel momento l’attività è proseguita con intensità decrescente fino alla definitiva cessazione della fontana di lava che è stata osservata intorno alle 6.35.
Rimane comunque attiva all’interno del Nuovo Cratere di Sud Est una vivace attività esplosiva intracraterica di tipo stromboliano.

L’attività esplosiva della notte è stata accompagnata dall’emissione di quattro colate laviche. Due sono state eruttate dalla sella tra il Nuovo Cratere di Sud Est e il Cratere di Sud Est: una si è espansa verso il Belvedere, l’altra si è incanalata nell’alta Valle del Bove e alle 6.35 risultavano ancora debolmente alimentate. Altre due colate laviche - probabilmente di origine reomorfica - hanno coperto i fianchi Est e Nord del cono e dopo aver percorso qualche centinaio di metri, attualmente risultano non più alimentate ed in raffreddamento.

L’attività esplosiva ha provocato nel corso della notte ricaduta di cenere nei settori orientali del vulcano, in particolare nell’area del Comune di Milo, così come da segnalazioni pervenute dal territorio. Permane dalla sommità del Nuovo Cratere di Sud Est un’emissione di cenere diluita che va espandendosi verso Est. Dalle telecamere termiche si osserva inoltre un degassamento pulsante, a tratti caldo, dai crateri di Bocca Nuova/Voragine.

Sulla base delle informazioni e degli aggiornamenti disponibili, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento ha emesso un avviso di "criticità elevata" per l’area sommitale del vulcano e di “criticità ordinaria” per le aree pedemontana, urbana e del medio versante.

Al momento, l’unità di crisi presso l’aeroporto di Catania ha decretato la limitazione del traffico aereo sui settori 1 e 2 di Catania. L’Aeroporto di Fontanarossa e di Sigonella sono operativi ma operano con traffico canalizzato.

Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento continua nell’attività di vigilanza attraverso contatti diretti con i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.
IK0ZCW Alberto Devitofrancesco Presidente C.I.S.A.R. sezione di Roma IQ0HB
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