30 dicembre 2013, 19:44
Etna: avviso di criticità elevata per l’area sommitale
30 dicembre 2013
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza
Aggiornamento delle ore 13.00
Fin dalla giornata di ieri, 29 dicembre, è stata segnalata un’attività esplosiva stromboliana all’interno del Nuovo Cratere di Sud Est accompagnata da una discontinua emissione di cenere.
L’attività è poi aumentata di intensità e, a partire dalle ore 22:54 di ieri sera, è stata accompagnata anche dall’emissione di una colata di lava sommitale. Dalle osservazioni visive della mattinata di oggi, 30 dicembre, il fronte più avanzato della colata lavica si attesta nella zona dei Monti Centenari, in Valle del Bove.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di “criticità elevata†per l’area sommitale del vulcano e di “criticità ordinaria†per le aree del medio versante, pedemontana e urbana, in considerazione della possibile evoluzione dell’attività esplosiva stromboliana in fontana di lava.
In considerazione delle previsioni dei venti in quota per la giornata odierna, si ritiene che - in caso di fontana di lava - la ricaduta di materiali vulcanici di dimensioni variabili possa interessare i settori nord-orientali del vulcano fino alla fascia del medio versante - e che la ricaduta di cenere possa estendersi fino alla zona pedemontana e urbana del medesimo settore.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza del fenomeno attraverso i propri centri di competenza preposti al monitoraggio ed alla sorveglianza dei vulcani italiani (Sezioni dell’INGV e Università di Firenze), e attraverso le strutture operative (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Corpo Forestale della Regione Siciliana) ed i presidi territoriali.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza
Aggiornamento delle ore 13.00
Fin dalla giornata di ieri, 29 dicembre, è stata segnalata un’attività esplosiva stromboliana all’interno del Nuovo Cratere di Sud Est accompagnata da una discontinua emissione di cenere.
L’attività è poi aumentata di intensità e, a partire dalle ore 22:54 di ieri sera, è stata accompagnata anche dall’emissione di una colata di lava sommitale. Dalle osservazioni visive della mattinata di oggi, 30 dicembre, il fronte più avanzato della colata lavica si attesta nella zona dei Monti Centenari, in Valle del Bove.
Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di “criticità elevata†per l’area sommitale del vulcano e di “criticità ordinaria†per le aree del medio versante, pedemontana e urbana, in considerazione della possibile evoluzione dell’attività esplosiva stromboliana in fontana di lava.
In considerazione delle previsioni dei venti in quota per la giornata odierna, si ritiene che - in caso di fontana di lava - la ricaduta di materiali vulcanici di dimensioni variabili possa interessare i settori nord-orientali del vulcano fino alla fascia del medio versante - e che la ricaduta di cenere possa estendersi fino alla zona pedemontana e urbana del medesimo settore.
Il Centro Funzionale Centrale continua nell’attività di vigilanza del fenomeno attraverso i propri centri di competenza preposti al monitoraggio ed alla sorveglianza dei vulcani italiani (Sezioni dell’INGV e Università di Firenze), e attraverso le strutture operative (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Corpo Forestale della Regione Siciliana) ed i presidi territoriali.
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