Etna: intesificazione dell’attività stromboliana
Inviato: 7 febbraio 2014, 20:21
Etna: intesificazione dell’attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est
7 febbraio 2014
Ancora criticità elevata in area sommitale
Aggiornamento delle 19.00
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, a seguito di osservazioni effettuate sul campo, ha comunicato che da questa mattina si è intensificata l’attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est. Questa attività avviene da due bocche: una sommitale e una che si è aperta sul fianco nord del vulcano. Alle 17.16 le reti di monitoraggio dell'Ingv hanno inoltre confermato la crescita dei segnali infrasonici e dell’ampiezza del tremore vulcanico. La colata lavica che si riversa nella Valle del Bove continua a essere alimentata con oscillazioni del tasso effusivo. Al momento non è segnalata un’emissione di ceneri significativa.
In base alle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni e ai comunicati dei Centri di Competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emesso un nuovo avviso che ribadisce una criticità elevata per l’area sommitale e una criticità ordinaria nelle aree pedemontana, urbana e del medio versante.
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile continua l’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza, la Regione e i presidi territoriali, impegnati nel monitoraggio e la sorveglianza.
7 febbraio 2014
Ancora criticità elevata in area sommitale
Aggiornamento delle 19.00
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, a seguito di osservazioni effettuate sul campo, ha comunicato che da questa mattina si è intensificata l’attività stromboliana al Nuovo Cratere di Sud-Est. Questa attività avviene da due bocche: una sommitale e una che si è aperta sul fianco nord del vulcano. Alle 17.16 le reti di monitoraggio dell'Ingv hanno inoltre confermato la crescita dei segnali infrasonici e dell’ampiezza del tremore vulcanico. La colata lavica che si riversa nella Valle del Bove continua a essere alimentata con oscillazioni del tasso effusivo. Al momento non è segnalata un’emissione di ceneri significativa.
In base alle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni e ai comunicati dei Centri di Competenza del Dipartimento, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico ha emesso un nuovo avviso che ribadisce una criticità elevata per l’area sommitale e una criticità ordinaria nelle aree pedemontana, urbana e del medio versante.
Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile continua l’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza, la Regione e i presidi territoriali, impegnati nel monitoraggio e la sorveglianza.