Rigalleggiamento Concordia: via alla seconda giornata lavori
15 luglio 2014
Le attività prevedono il tensionamento di cavi e catene
Proseguono come da cronoprogramma le attività subacquee nella parte sommersa della Concordia, attività non visibili dall'esterno. L'emersione visibile avverrà infatti negli ultimi due giorni di lavori.
Nel corso della notte sono proseguiti i lavori di monitoraggio del tensionamento dei cavi e di verifica del funzionamento delle zavorre. Sono ancora quattro le catene da collegare e sei i cavi per avere i cassoni collegati e solidali con lo scafo.
Le catene di tensionamento - mostrate in video durante la Conferenza stampa da Sergio Girotto, responsabile del progetto per la società Micoperi- sono molto pesanti, circa 400 kg ad anello, e devono essere movimentate con estrema cautela.
Le attività di questa fase, che comprendono oltre al tensionamento di cavi e catene anche l’abbassamento dei cassoni nel lato di dritta, dureranno due o tre giorni, mentre il rigalleggiamento vero e proprio della nave richiederà altri due giorni. I tempi definitivi saranno comunque ricalcolati progressivamente, con il procedere delle attività.
Il responsabile del progetto di rimozione per Costa, Franco Porcellacchia, ha comunicato che è stato ispezionato lo scafo della nave con i ROV, telecamere telecomandate. Dopo nove mesi di appoggio sul fondale artificiale, lo scafo non risulta danneggiato. In particolare, la zona di prua, che poggiava su un pinnacolo, presenta una deformazione senza crepe né spaccature, che non desta quindi preoccupazione. La Concordia risulta inoltre, da questa ispezione, completamente rigalleggiata. Attorno al relitto, ad occhio nudo, non sono visibili forme di inquinamento.
La Presidente dell’Osservatorio di monitoraggio Maria Sargentini ha precisato, invece, che la prima campionatura dall’avvio delle operazioni di rigalleggiamento è stata raccolta ieri, 14 luglio, e che i primi risultati analitici saranno disponibili domani. Da un sopralluogo svolto nella mattinata di oggi, comunque, non risultano segni macroscopici di inquinamento. Anche la sonda parametrica, ininterrottamente in funzione, non evidenzia anomalie.
Le attività prevedono il tensionamento di cavi e catene
Proseguono come da cronoprogramma le attività subacquee nella parte sommersa della Concordia, attività non visibili dall'esterno. L'emersione visibile avverrà infatti negli ultimi due giorni di lavori.
Nel corso della notte sono proseguiti i lavori di monitoraggio del tensionamento dei cavi e di verifica del funzionamento delle zavorre. Sono ancora quattro le catene da collegare e sei i cavi per avere i cassoni collegati e solidali con lo scafo.
Le catene di tensionamento - mostrate in video durante la Conferenza stampa da Sergio Girotto, responsabile del progetto per la società Micoperi- sono molto pesanti, circa 400 kg ad anello, e devono essere movimentate con estrema cautela.
Le attività di questa fase, che comprendono oltre al tensionamento di cavi e catene anche l’abbassamento dei cassoni nel lato di dritta, dureranno due o tre giorni, mentre il rigalleggiamento vero e proprio della nave richiederà altri due giorni. I tempi definitivi saranno comunque ricalcolati progressivamente, con il procedere delle attività.
Il responsabile del progetto di rimozione per Costa, Franco Porcellacchia, ha comunicato che è stato ispezionato lo scafo della nave con i ROV, telecamere telecomandate. Dopo nove mesi di appoggio sul fondale artificiale, lo scafo non risulta danneggiato. In particolare, la zona di prua, che poggiava su un pinnacolo, presenta una deformazione senza crepe né spaccature, che non desta quindi preoccupazione. La Concordia risulta inoltre, da questa ispezione, completamente rigalleggiata. Attorno al relitto, ad occhio nudo, non sono visibili forme di inquinamento.
La Presidente dell’Osservatorio di monitoraggio Maria Sargentini ha precisato, invece, che la prima campionatura dall’avvio delle operazioni di rigalleggiamento è stata raccolta ieri, 14 luglio, e che i primi risultati analitici saranno disponibili domani. Da un sopralluogo svolto nella mattinata di oggi, comunque, non risultano segni macroscopici di inquinamento. Anche la sonda parametrica, ininterrottamente in funzione, non evidenzia anomalie.