Monitoraggio satellitare del mare attorno alla Concordia
Inviato: 16 luglio 2014, 20:07
16 luglio 2014
Le prime immagini non mostrano segnali di sostanze inquinanti
Dal 14 luglio, il Dipartimento della Protezione Civile ha avviato un monitoraggio satellitare del porto del Giglio e della rotta che il relitto della Concordia seguirà fino a Genova.
Il monitoraggio, che prevede l’acquisizione di almeno un’immagine satellitare radar al giorno, permette di raccogliere informazioni su eventuali sversamenti di sostanze inquinanti in mare. I primi risultati non hanno evidenziato alcun inquinamento.
In particolare, il Dipartimento ha richiesto il supporto di Asi - Agenzia Spaziale Italiana, che sta mettendo a disposizione acquisizioni radar dei satelliti della costellazione COSMO-SkyMed che vengono analizzate dall’UniFi-Dst - Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Scienze della Terra e rese fruibili da Cima Fundation. Queste strutture sono centri di competenza del Dipartimento della Protezione civile.
Nell'immagine 1 è visibile in bianco lo spazio occupato dal relitto (che è scontornato in rosso) e dagli altri mezzi presenti nell’area. L’assenza di altre segnalazioni sulla mappa indica che non sono state rilevate sostanze inquinanti.
Contemporaneamente, il Dipartimento ha richiesto anche l’attivazione del servizio GIO EMS Rush - GMES Initial Operation Emergency Management Service, che permette di ottenere elaborazioni di dati satellitari provenienti da molte missioni satellitari internazionali, sia radar che ottiche. Il servizio, che fa parte del programma Copernicus, è operativo a livello europeo per supportare le strutture di protezione civile.
Nell’immagine 2 la linea azzurra indica la posizione attuale del relitto. Anche in questo caso non compaiono tracce di sostanze inquinanti.
Immagini di Cosmo Sky Med, acquisita da Asi ed elaborata da UniFi - Dst.
Le prime immagini non mostrano segnali di sostanze inquinanti
Dal 14 luglio, il Dipartimento della Protezione Civile ha avviato un monitoraggio satellitare del porto del Giglio e della rotta che il relitto della Concordia seguirà fino a Genova.
Il monitoraggio, che prevede l’acquisizione di almeno un’immagine satellitare radar al giorno, permette di raccogliere informazioni su eventuali sversamenti di sostanze inquinanti in mare. I primi risultati non hanno evidenziato alcun inquinamento.
In particolare, il Dipartimento ha richiesto il supporto di Asi - Agenzia Spaziale Italiana, che sta mettendo a disposizione acquisizioni radar dei satelliti della costellazione COSMO-SkyMed che vengono analizzate dall’UniFi-Dst - Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di Scienze della Terra e rese fruibili da Cima Fundation. Queste strutture sono centri di competenza del Dipartimento della Protezione civile.
Nell'immagine 1 è visibile in bianco lo spazio occupato dal relitto (che è scontornato in rosso) e dagli altri mezzi presenti nell’area. L’assenza di altre segnalazioni sulla mappa indica che non sono state rilevate sostanze inquinanti.
Contemporaneamente, il Dipartimento ha richiesto anche l’attivazione del servizio GIO EMS Rush - GMES Initial Operation Emergency Management Service, che permette di ottenere elaborazioni di dati satellitari provenienti da molte missioni satellitari internazionali, sia radar che ottiche. Il servizio, che fa parte del programma Copernicus, è operativo a livello europeo per supportare le strutture di protezione civile.
Nell’immagine 2 la linea azzurra indica la posizione attuale del relitto. Anche in questo caso non compaiono tracce di sostanze inquinanti.
Immagini di Cosmo Sky Med, acquisita da Asi ed elaborata da UniFi - Dst.