33° incontro dei direttori generali di protezione civile UE
Il meeting si tiene il 29 e 30 settembre nella sede del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione Internazionale
Inizia stamattina alle 9 nella sede del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale il 33° incontro dei direttori generali di protezione civile dei Paesi membri e candidati all’Unione europea, organizzato dal Governo italiano d’intesa con la Commissione europea. Il meeting, che si concluderà domani, ospita i vertici dei sistemi di protezione civile dei 28 Stati membri dell’Unione Europea, di Islanda, Liechtenstein e Norvegia e anche dei Paesi candidati o potenzialmente candidati all’adesione all’Unione europea. Nella giornata di oggi è anche prevista la cerimonia ufficiale di adesione del Montenegro al Meccanismo unionale con la firma di un memorandum.
I lavori di questa mattina sono aperti dal Vice Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Lapo Pistelli. Le due giornate sono presiedute dal Capo del Dipartimento della protezione civile, Franco Gabrielli, e dal Direttore generale della DG ECHO – Direzione generale Aiuto umanitario e protezione civile, Claus Sorensen.
L’agenda del meeting. Gli interventi di oggi affrontano il tema della cooperazione tra Paesi membri e Paesi candidati o potenzialmente candidati dell’Unione europea, il rafforzamento della cooperazione tra protezione civile e aiuto umanitario e la valutazione della capacità di gestione del rischio, un campo d’azione introdotto dalla decisione n. 1313 del 2013 che ha riformato il Meccanismo europeo di protezione civile.
La giornata di domani, 30 settembre, sarà invece aperta da un intervento del Capo Dipartimento della protezione civile, Franco Gabrielli, che illustrerà come è stata gestita l’emergenza Concordia. A questo seguiranno sessioni dedicate alla Clausola di solidarietà, agli strumenti finanziari per la cooperazione internazionale e a un focus sulle emergenze recentemente gestite dall’Ercc - Centro di coordinamento di risposta all'emergenza del Meccanismo unionale di protezione civile.
Gli interventi della prima giornata. Il primo intervento di oggi affronta il tema della capacità di rafforzare la cooperazione tra Paesi membri e Paesi candidati o potenzialmente candidati dell’Unione europea, presentando il caso della recente emergenza affrontata nelle regioni occidentali dei Balcani. Il secondo dibattito è centrato invece sulla valutazione della capacità di gestione del rischio, un tema prioritario del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Nell’ambito di questo tema sono presentati i risultati del questionario che l’Italia ha somministrato ad aprile ai Paesi del Meccanismo unionale e i risultati del workshop The risk management capability che si è tenuto a Roma il 15 e 16 luglio. Sarà anche illustrato il processo di preparazione, condotto dalla Commissione europea, della bozza di linee guida sulla valutazione della capacità di gestione del rischio.
Nel pomeriggio, la prima sessione di lavoro è dedicata al rafforzamento della cooperazione tra protezione civile e aiuto umanitario, due campi d’azione riuniti già dal 2010 sotto la Direzione Generale ECHO, un altro tema prioritario per la Presidenza italiana. Segue un dibattito sulle advisory mission, uno strumento formalizzato con la decisione n. 1313 del 2013, che prevede l’invio di esperti per dare un supporto alla prevenzione e preparazione ai disastri grazie alla condivisione di esperienze e conoscenze. A chiusura della giornata vengono affrontati i temi riguardanti l'organizzazione dei cosiddetti 'voluntary pool' e 'buffer capacity'. Questi concetti sono stati introdotti con la recente riforma del Meccanismo unionale al fine di portare gli Stati membri ad una più fattiva partecipazione al Meccanismo stesso pre-impegnando i propri moduli per l'intervento immediato in caso di necessità e di consentire agli Stati di stipulare accordi quadro per ottenere la disponibilità di risorse aggiuntive potendo contare sul cofinanziamento della Commissione europea.