Maltempo al Nord: un punto di situazione
Inviato: 16 novembre 2014, 9:08
15 novembre 2014
In arrivo a Genova ulteriori volontari con mezzi specializzati
La perturbazione, che nella giornata di oggi ha insistito sulla Liguria, e in particolare su Genova, sulla Lombardia e sul Piemonte, sta interessando in queste ore anche Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Marche e Campania.
È stato emesso dal Dipartimento un nuovo avviso di condizioni meteo avverse a causa della perturbazione che rimarrà attiva anche nella giornata di domani, con fenomeni sul nord-est e sulle regioni occidentali. Sulla penisola è previsto inoltre un rinforzo della ventilazione.
Liguria. A Genova sono in arrivo ulteriori 180 volontari attivati dal Dipartimento della Protezione Civile per concorrere alla gestione dell'emergenza. Di questi 50 fanno parte delle Colonne Mobili Regionali di Umbria e Marche e 130 appartengono a sette organizzazioni nazionali: Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, Cisom-Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta, FirCb-Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen's Band, Misericordie, Prociv Arci e Prociv Italia.
Le nuove risorse nazionali movimentate oggi si aggiungono a quelle attivate nei giorni scorsi e impiegate prevalentemente nella Liguria di levante e vanno ad integrare le diverse componenti e strutture operative del sistema regionale di protezione civile che stanno operando ormai da una settimana. Il coordinamento generale delle forze in campo è affidato alla Regione Liguria e ai Centri di Coordinamento Soccorsi istituiti presso le Prefetture, in stretto raccordo operativo con Com e Coc. Sono ancora in corso le operazioni di ricerca dell'uomo disperso nel comune di Mignanego nella provincia di Genova.
Gli eventi alluvionali e i movimenti franosi hanno causato diversi disagi alla circolazione stradale ma la situazione è in progressivo miglioramento. I tratti autostradali liguri sono nuovamente percorribili, salvo la chiusura temporanea di alcune uscite. In particolare una frana ha causato la chiusura del casello autostradale di Genova Bolzaneto per chi viene da Genova e per chi è diretto a Milano. Ricordiamo che notizie sempre aggiornate sono disponibili tramite il C.C.I.S.S. al numero gratuito 1518, sul sito web http://www.cciss.it e sui siti www.autostrade.it e stradeanas.it.
Altre criticità sul territorio. Oltre la Liguria altre Regioni del nord Italia in queste ore sono state interessate da forti criticità legate al maltempo.
La Lombardia è stata colpita da forti precipitazioni che hanno causato numerose esondazioni di corsi d'acqua. In particolare a Milano – dove è attivo il CCS Centro Coordinamento Soccorsi che sta operando con i diversi centri operativi comunali - è esondato il Seveso in più punti della città, in particolare in zona Niguarda. In generale nel comune di Milano e nelle aree limitrofe il livello dei corsi d’acqua è in veloce crescita a fronte della persistenza della perturbazione. Anche il Lambro è uscito dagli argini. Il Comune ha invitato i cittadini dei quartieri interessati a non usare le auto in queste ore e ad adottare tutte le norme di auto protezione necessarie per non mettersi in pericolo. Corsi d’acqua esondati e smottamenti hanno interessato anche le Province di Monza-Brianza, Mantova e Lecco. Nelle Province di Como e Sondrio si sono verificati frane e smottamenti.
In Piemonte sono esondati diversi rii e alcuni corsi sono al limite dell’esondazione. Questa situazione ha determinato danni soprattutto in Provincia di Alessandria dove si registrano frane, limitazioni alla viabilità e frazioni isolate. 400 circa le persone allontanate dalle proprie abitazioni in via precauzionale e a causa di allagamenti. La maggior parte degli evacuati si sono avuti nell'alessandrino dove nel primo pomeriggio il Bormida ha superato la soglia di guardia e l’Orba è esondato.
In Veneto, nella Provincia di Rovigo, sono stati attivati 11 Coc-Centri Operativi Comunali per seguire l'evoluzione della piena del Po attesa nelle prossime ore.
In Emilia Romagna, dove per il transito del fiume Po sono stati attivati i livelli di allarme e preallarme nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, stanno operando diversi Coc a titolo precauzionale. Sono state allontanate circa 100 persone da abitazioni presenti in aree golenali.
In Toscana sono attivi i Coc di Fivizzano e Carrara. Nel comune di Casola di Lunigiana, a causa di un movimento franoso, sono state allontanate 51 persone da alcune abitazioni e risultano attualmente ospitate presso parenti e amici. Oggi nell’ambito della “zona rossa” del comune di Carrara sono stati evacuati in via precauzionale 120 abitanti. È stata inoltre disposta la chiusura di negozi e delle scuole di ogni ordine e grado.
Contact Center. Il servizio Contact Center del Dipartimento della Protezione Civile, con numero verde 800840840, è attivo fino alle 24.00 di oggi. L’estensione - prevista dalla carta dei servizi del Contact Center - potrebbe essere modificata ulteriormente in base all’evolversi della situazione.
Ricordiamo che il Contact Center non sostituisce i tradizionali numeri di soccorso (per es. 115, 112, 113, 118, etc).
In arrivo a Genova ulteriori volontari con mezzi specializzati
La perturbazione, che nella giornata di oggi ha insistito sulla Liguria, e in particolare su Genova, sulla Lombardia e sul Piemonte, sta interessando in queste ore anche Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Marche e Campania.
È stato emesso dal Dipartimento un nuovo avviso di condizioni meteo avverse a causa della perturbazione che rimarrà attiva anche nella giornata di domani, con fenomeni sul nord-est e sulle regioni occidentali. Sulla penisola è previsto inoltre un rinforzo della ventilazione.
Liguria. A Genova sono in arrivo ulteriori 180 volontari attivati dal Dipartimento della Protezione Civile per concorrere alla gestione dell'emergenza. Di questi 50 fanno parte delle Colonne Mobili Regionali di Umbria e Marche e 130 appartengono a sette organizzazioni nazionali: Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, Cisom-Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta, FirCb-Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen's Band, Misericordie, Prociv Arci e Prociv Italia.
Le nuove risorse nazionali movimentate oggi si aggiungono a quelle attivate nei giorni scorsi e impiegate prevalentemente nella Liguria di levante e vanno ad integrare le diverse componenti e strutture operative del sistema regionale di protezione civile che stanno operando ormai da una settimana. Il coordinamento generale delle forze in campo è affidato alla Regione Liguria e ai Centri di Coordinamento Soccorsi istituiti presso le Prefetture, in stretto raccordo operativo con Com e Coc. Sono ancora in corso le operazioni di ricerca dell'uomo disperso nel comune di Mignanego nella provincia di Genova.
Gli eventi alluvionali e i movimenti franosi hanno causato diversi disagi alla circolazione stradale ma la situazione è in progressivo miglioramento. I tratti autostradali liguri sono nuovamente percorribili, salvo la chiusura temporanea di alcune uscite. In particolare una frana ha causato la chiusura del casello autostradale di Genova Bolzaneto per chi viene da Genova e per chi è diretto a Milano. Ricordiamo che notizie sempre aggiornate sono disponibili tramite il C.C.I.S.S. al numero gratuito 1518, sul sito web http://www.cciss.it e sui siti www.autostrade.it e stradeanas.it.
Altre criticità sul territorio. Oltre la Liguria altre Regioni del nord Italia in queste ore sono state interessate da forti criticità legate al maltempo.
La Lombardia è stata colpita da forti precipitazioni che hanno causato numerose esondazioni di corsi d'acqua. In particolare a Milano – dove è attivo il CCS Centro Coordinamento Soccorsi che sta operando con i diversi centri operativi comunali - è esondato il Seveso in più punti della città, in particolare in zona Niguarda. In generale nel comune di Milano e nelle aree limitrofe il livello dei corsi d’acqua è in veloce crescita a fronte della persistenza della perturbazione. Anche il Lambro è uscito dagli argini. Il Comune ha invitato i cittadini dei quartieri interessati a non usare le auto in queste ore e ad adottare tutte le norme di auto protezione necessarie per non mettersi in pericolo. Corsi d’acqua esondati e smottamenti hanno interessato anche le Province di Monza-Brianza, Mantova e Lecco. Nelle Province di Como e Sondrio si sono verificati frane e smottamenti.
In Piemonte sono esondati diversi rii e alcuni corsi sono al limite dell’esondazione. Questa situazione ha determinato danni soprattutto in Provincia di Alessandria dove si registrano frane, limitazioni alla viabilità e frazioni isolate. 400 circa le persone allontanate dalle proprie abitazioni in via precauzionale e a causa di allagamenti. La maggior parte degli evacuati si sono avuti nell'alessandrino dove nel primo pomeriggio il Bormida ha superato la soglia di guardia e l’Orba è esondato.
In Veneto, nella Provincia di Rovigo, sono stati attivati 11 Coc-Centri Operativi Comunali per seguire l'evoluzione della piena del Po attesa nelle prossime ore.
In Emilia Romagna, dove per il transito del fiume Po sono stati attivati i livelli di allarme e preallarme nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, stanno operando diversi Coc a titolo precauzionale. Sono state allontanate circa 100 persone da abitazioni presenti in aree golenali.
In Toscana sono attivi i Coc di Fivizzano e Carrara. Nel comune di Casola di Lunigiana, a causa di un movimento franoso, sono state allontanate 51 persone da alcune abitazioni e risultano attualmente ospitate presso parenti e amici. Oggi nell’ambito della “zona rossa” del comune di Carrara sono stati evacuati in via precauzionale 120 abitanti. È stata inoltre disposta la chiusura di negozi e delle scuole di ogni ordine e grado.
Contact Center. Il servizio Contact Center del Dipartimento della Protezione Civile, con numero verde 800840840, è attivo fino alle 24.00 di oggi. L’estensione - prevista dalla carta dei servizi del Contact Center - potrebbe essere modificata ulteriormente in base all’evolversi della situazione.
Ricordiamo che il Contact Center non sostituisce i tradizionali numeri di soccorso (per es. 115, 112, 113, 118, etc).