Criticità residue e condizioni meteo in miglioramento
Inviato: 19 novembre 2014, 21:42
Maltempo: criticità residue e condizioni meteo in miglioramento
19 novembre 2014
Per il passaggio della piena del Po valutata criticità elevata da Casalmaggiore all’Adriatico
La perturbazione che per giorni ha interessato il Paese si sta spostando verso est e grazie al campo di alta pressione che si posizionerà sul Mediterraneo da domani è previsto tempo stabile e soleggiato per alcuni giorni. Nella giornata di oggi le regioni meridionali, in particolare la fascia adriatica e il basso tirreno, sono state interessate da residue e deboli precipitazioni.
Piena del Po. Il colmo di piena del Po è transitato la scorsa notte a Boretto (Re), e nella prima mattinata di oggi a Borgoforte (Mn). Il colmo raggiungerà Pontelagoscuro (Fe) nella serata di oggi e si propagherà lungo i rami del Delta, con valori di elevata criticità. Nelle prossime 24 ore la criticità rimarrà elevata da Casalmaggiore (Cr) all’Adriatico, mentre a Piacenza e Cremona i livelli sono scesi nella soglia di ordinaria criticità. Oltre alle golene aperte, sono risultate allagate dalla piena alcune golene chiuse.
Il servizio di piena centrale e le strutture territoriali di AIPo sono impegnati nelle attività di previsione e monitoraggio e proseguono la vigilanza e il controllo delle arginature e delle opere idrauliche, in collaborazione con gli Enti locali e il volontariato di protezione civile. Le operazioni sul territorio sono svolte in coordinamento con i sistemi di protezione civile regionali e locali, anche attraverso l’attivazione di centri operativi nelle aree interessate dalla piena. In Emilia Romagna sono oltre 600 le persone evacuate dalle zone golenali a scopo precauzionale, mentre in Lombardia sono circa 300. I cittadini, così come i responsabili delle strutture e le attività che potrebbero essere interessate dalla piena del fiume, sono invitati a tenersi costantemente informati sull’evolversi della situazione e sulla viabilità e ad attenersi alle prescrizioni delle autorità.
Criticità sul territorio. Grazie al progressivo miglioramento della situazione in Liguria, sono rientrate le colonne mobili regionali e delle organizzazioni nazionali di volontariato attivate dal Dipartimento della Protezione Civile per supportare il sistema locale di protezione civile. Sono rientrati dalla Liguria anche i due team di funzionari del Dipartimento che hanno affiancato la struttura regionale nel coordinamento dell’emergenza e in particolare nella fase di dispiegamento delle forze provenienti da fuori regione. Restano sul campo le organizzazioni di volontariato regionali e locali.
I sistemi di protezione civile di Liguria, Lombardia e Piemonte sono ancora impegnati a risolvere le criticità causate dal maltempo dei giorni scorsi, e in particolare a dare assistenza alla popolazione e realizzare interventi di ripristino della viabilità e di prima messa in sicurezza di versanti e corsi d’acqua. Sono circa 1300 le persone ancora evacuate, sia a titolo precauzionale sia a causa dei danni alle abitazioni: quasi 300 in Liguria, oltre 200 in Piemonte, una cinquantina in Toscana e una sessantina in Lombardia. Restano attivi molti centri operativi e di coordinamento.
19 novembre 2014
Per il passaggio della piena del Po valutata criticità elevata da Casalmaggiore all’Adriatico
La perturbazione che per giorni ha interessato il Paese si sta spostando verso est e grazie al campo di alta pressione che si posizionerà sul Mediterraneo da domani è previsto tempo stabile e soleggiato per alcuni giorni. Nella giornata di oggi le regioni meridionali, in particolare la fascia adriatica e il basso tirreno, sono state interessate da residue e deboli precipitazioni.
Piena del Po. Il colmo di piena del Po è transitato la scorsa notte a Boretto (Re), e nella prima mattinata di oggi a Borgoforte (Mn). Il colmo raggiungerà Pontelagoscuro (Fe) nella serata di oggi e si propagherà lungo i rami del Delta, con valori di elevata criticità. Nelle prossime 24 ore la criticità rimarrà elevata da Casalmaggiore (Cr) all’Adriatico, mentre a Piacenza e Cremona i livelli sono scesi nella soglia di ordinaria criticità. Oltre alle golene aperte, sono risultate allagate dalla piena alcune golene chiuse.
Il servizio di piena centrale e le strutture territoriali di AIPo sono impegnati nelle attività di previsione e monitoraggio e proseguono la vigilanza e il controllo delle arginature e delle opere idrauliche, in collaborazione con gli Enti locali e il volontariato di protezione civile. Le operazioni sul territorio sono svolte in coordinamento con i sistemi di protezione civile regionali e locali, anche attraverso l’attivazione di centri operativi nelle aree interessate dalla piena. In Emilia Romagna sono oltre 600 le persone evacuate dalle zone golenali a scopo precauzionale, mentre in Lombardia sono circa 300. I cittadini, così come i responsabili delle strutture e le attività che potrebbero essere interessate dalla piena del fiume, sono invitati a tenersi costantemente informati sull’evolversi della situazione e sulla viabilità e ad attenersi alle prescrizioni delle autorità.
Criticità sul territorio. Grazie al progressivo miglioramento della situazione in Liguria, sono rientrate le colonne mobili regionali e delle organizzazioni nazionali di volontariato attivate dal Dipartimento della Protezione Civile per supportare il sistema locale di protezione civile. Sono rientrati dalla Liguria anche i due team di funzionari del Dipartimento che hanno affiancato la struttura regionale nel coordinamento dell’emergenza e in particolare nella fase di dispiegamento delle forze provenienti da fuori regione. Restano sul campo le organizzazioni di volontariato regionali e locali.
I sistemi di protezione civile di Liguria, Lombardia e Piemonte sono ancora impegnati a risolvere le criticità causate dal maltempo dei giorni scorsi, e in particolare a dare assistenza alla popolazione e realizzare interventi di ripristino della viabilità e di prima messa in sicurezza di versanti e corsi d’acqua. Sono circa 1300 le persone ancora evacuate, sia a titolo precauzionale sia a causa dei danni alle abitazioni: quasi 300 in Liguria, oltre 200 in Piemonte, una cinquantina in Toscana e una sessantina in Lombardia. Restano attivi molti centri operativi e di coordinamento.