Emergenza ambientale sul Mar Nero
Inviato: 18 novembre 2007, 16:31
COMUNICATO STAMPA
18-11-2007
Emergenza ambientale sul Mar Nero: partiti gli esperti della Commissione Europea
E' partito stamattina da Roma un team di cinque esperti del MIC (il Monitoring Information Centre della Commissione Europea), tra cui un funzionario del Dipartimento della Protezione Civile italiana, in risposta alla richiesta di soccorso formulata dall'Ucraina colpita dall'inquinamento causato dal naufragio di diverse navi nel Mar Nero, così come disposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri On. Romano Prodi.
Lo scorso 11 novembre, a causa di una violenta tempesta, diverse navi si sono trovate in difficoltà  lungo le coste ucraine, investite da onde alte fino a cinque metri e raffiche di vento oltre i 100 km orari.
I danni ambientali più rilevanti sono stati quelli causati dalla petroliera Volganef-139, che si è spezzata in due mentre era ormeggiata nel porto di Kavkaz sul Mar nero dove sono affondate anche due navi cariche di zolfo.
Le oltre 2000 tonnellate di petrolio e 2400 di zolfo alle quali si sono aggiunte le 5600 tonnellate di materiali ferrosi contenuti nella stiva di una quarta nave affondata, costituiscono il bilancio della grave emergenza ambientale che sta colpendo il Mar Nero in questi giorni.
Grazie alla disponibilità  del Governo Italiano, i tecnici saranno già  da oggi a disposizione delle autorità  locali per fornire tutta l'assistenza in merito ad una valutazione dei danni e alle possibili strategie di intervento da attuare al fine di ridurre l'impatto ambientale dei diversi materiali dispersi nel Mar Nero.
La struttura di Protezione Civile della Comunità  Europea, nel ringraziare i paesi membri che stanno apportando il loro contributo per superare la difficile situazione nell'Est europeo, ha voluto sottolineare la generosa assistenza fornita dall'Italia, che ha messo a disposizione un aereo P-180 della Protezione Civile nazionale per il trasporto del team di esperti.
18-11-2007
Emergenza ambientale sul Mar Nero: partiti gli esperti della Commissione Europea
E' partito stamattina da Roma un team di cinque esperti del MIC (il Monitoring Information Centre della Commissione Europea), tra cui un funzionario del Dipartimento della Protezione Civile italiana, in risposta alla richiesta di soccorso formulata dall'Ucraina colpita dall'inquinamento causato dal naufragio di diverse navi nel Mar Nero, così come disposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri On. Romano Prodi.
Lo scorso 11 novembre, a causa di una violenta tempesta, diverse navi si sono trovate in difficoltà  lungo le coste ucraine, investite da onde alte fino a cinque metri e raffiche di vento oltre i 100 km orari.
I danni ambientali più rilevanti sono stati quelli causati dalla petroliera Volganef-139, che si è spezzata in due mentre era ormeggiata nel porto di Kavkaz sul Mar nero dove sono affondate anche due navi cariche di zolfo.
Le oltre 2000 tonnellate di petrolio e 2400 di zolfo alle quali si sono aggiunte le 5600 tonnellate di materiali ferrosi contenuti nella stiva di una quarta nave affondata, costituiscono il bilancio della grave emergenza ambientale che sta colpendo il Mar Nero in questi giorni.
Grazie alla disponibilità  del Governo Italiano, i tecnici saranno già  da oggi a disposizione delle autorità  locali per fornire tutta l'assistenza in merito ad una valutazione dei danni e alle possibili strategie di intervento da attuare al fine di ridurre l'impatto ambientale dei diversi materiali dispersi nel Mar Nero.
La struttura di Protezione Civile della Comunità  Europea, nel ringraziare i paesi membri che stanno apportando il loro contributo per superare la difficile situazione nell'Est europeo, ha voluto sottolineare la generosa assistenza fornita dall'Italia, che ha messo a disposizione un aereo P-180 della Protezione Civile nazionale per il trasporto del team di esperti.