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Etna: ripresa l’attività eruttiva

MessaggioInviato: 2 gennaio 2015, 18:52
da IK0ZCW
2 gennaio 2015

Emesso avviso di criticità elevata per l’area sommitale del vulcano

Le reti di monitoraggio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo hanno registrato, a partire dalle 7.25 di questa mattina, attività esplosiva con emissione di cenere dal Nuovo Cratere di Sud Est del vulcano Etna.

Sulla base delle osservazioni visive e strumentali dei fenomeni vulcanici, il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di “criticità elevata” per l’area sommitale del vulcano e di “criticità ordinaria” per le aree del medio versante, pedemontana e urbana.

Al momento l’attività eruttiva risulta ancora in corso. A causa dell'emissione di ceneri in atmosfera l'Unità di crisi dell'Aeroporto di Catania ha disposto la chiusura dei settori 1 e 4 dell'aeroporto, ma non ci sono ripercussioni sull'operatività dello scalo*.

Nella serata dello scorso 28 dicembre era stato registrato un episodio eruttivo breve ma intenso, che aveva prodotto fontane e colate di lava, con un pennacchio di ceneri che era stato spinto dal vento verso est, causando ricaduta di cenere e lapilli negli abitati di Milo, Fornazzo, S. Alfio e Giarre.

Le osservazioni degli ultimi giorni hanno permesso di constatare che l'episodio parossistico è stato accompagnato dall’apertura di una frattura, orientata nordest-sudovest, nella sella fra il Nuovo Cratere di Sud Est e il vecchio Cratere di Sud-Est. Dall’estremità settentrionale di questa frattura si sono generati alcuni bracci lavici, il più lungo dei quali si è spinto fino nei pressi di Monte Simone nella parte settentrionale della Valle del Bove. Dall’estremità meridionale si sono invece sviluppati due flussi lavici verso sud-ovest, il più lungo dei quali ha raggiunto una lunghezza di ca. 4,5 km in direzione della zona Milia-Galvarina, con il fronte che si è attestato intorno ai 1900 m di quota.

Il Centro Funzionale Centrale prosegue nell’attività di vigilanza attraverso i Centri di Competenza preposti al monitoraggio e alla sorveglianza dei vulcani italiani - Ingv e Università di Firenze - e attraverso le strutture operative e i presidi territoriali.

*Alle 17.45 l'Aeroporto di Catania Fontanarossa è stato chiuso. La chiusura permane almeno fino alle 7.00 di domani, sabato 3 gennaio, quando si terrà una nuova riunione dell'Unità di crisi.