Università della Calabria: il Capo Dipartimento inaugura
Inviato: 20 gennaio 2015, 18:51
Università della Calabria: il Capo Dipartimento inaugura l’anno accademico
20 gennaio 2015
Lectio magistralis su Società dei rischi e delle emergenze
Nella mattinata di oggi, 20 gennaio, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha inaugurato a Cosenza il 43mo anno accademico dell’Università della Calabria tenendo una lectio magistralis su “La società dei rischi e delle emergenze – Riflessioni sulla protezione civile in Calabria”.
"In materia di problemi ambientali e di rischi – ha spiegato Franco Gabrielli – il nostro livello di conoscenza è cresciuto e migliorato sensibilmente: oggi conosciamo molto meglio di trenta, quaranta anni fa il nostro territorio, i rischi naturali e antropici presenti, i fenomeni di crisi a essi collegati, le dinamiche dei processi, le conseguenze dei fenomeni e delle nostre reazioni. Ma è diventata insopportabile la nostra incapacità di trasformare la conoscenza in consapevolezza, in criteri di scelta evidenti nella loro necessità e urgenza per l'uso delle risorse disponibili per quanto scarse".
Il Capo Dipartimento si è quindi addentrato in un’analisi del sistema di protezione civile nel suo complesso, che lo ha portato ad auspicare “una nuova protezione civile integrata, costruita mettendo insieme conoscenze scientifiche e saperi umanistici, politologici, sociologici, psicologici ed economici, per integrare le diagnosi effettuate sui dati rilevati dentro percorsi di conoscenza che vadano oltre la semplice individuazione tecnica delle risposte da dare''.
Nel suo intervento – che riportiamo integralmente – il Capo Dipartimento si è inoltre soffermato sulla realtà specifica della Calabria analizzando il sistema regionale ed evidenziando le criticità legate alla sovraesposizione del territorio al rischio sismico e al rischio idrogeologico, così come ad altre tipologie di rischio, dagli incendi boschivi a quelli legati alle attività dell’uomo.
Il discorso di Gabrielli si è chiuso con un auspicio, che è anche un appello all’Università della Calabria: di contribuire a pensare nuovi schemi e metodi di funzionamento del Sistema di protezione civile, a progettare le linee di una nuova cultura che aiuti i cittadini, le Istituzioni, il Paese a trovare una forma più intelligente e meno costosa in termini di vite e di risorse per convivere con i rischi e nuovi approcci alla prevenzione, alla gestione e al ristoro delle emergenze.
20 gennaio 2015
Lectio magistralis su Società dei rischi e delle emergenze
Nella mattinata di oggi, 20 gennaio, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli ha inaugurato a Cosenza il 43mo anno accademico dell’Università della Calabria tenendo una lectio magistralis su “La società dei rischi e delle emergenze – Riflessioni sulla protezione civile in Calabria”.
"In materia di problemi ambientali e di rischi – ha spiegato Franco Gabrielli – il nostro livello di conoscenza è cresciuto e migliorato sensibilmente: oggi conosciamo molto meglio di trenta, quaranta anni fa il nostro territorio, i rischi naturali e antropici presenti, i fenomeni di crisi a essi collegati, le dinamiche dei processi, le conseguenze dei fenomeni e delle nostre reazioni. Ma è diventata insopportabile la nostra incapacità di trasformare la conoscenza in consapevolezza, in criteri di scelta evidenti nella loro necessità e urgenza per l'uso delle risorse disponibili per quanto scarse".
Il Capo Dipartimento si è quindi addentrato in un’analisi del sistema di protezione civile nel suo complesso, che lo ha portato ad auspicare “una nuova protezione civile integrata, costruita mettendo insieme conoscenze scientifiche e saperi umanistici, politologici, sociologici, psicologici ed economici, per integrare le diagnosi effettuate sui dati rilevati dentro percorsi di conoscenza che vadano oltre la semplice individuazione tecnica delle risposte da dare''.
Nel suo intervento – che riportiamo integralmente – il Capo Dipartimento si è inoltre soffermato sulla realtà specifica della Calabria analizzando il sistema regionale ed evidenziando le criticità legate alla sovraesposizione del territorio al rischio sismico e al rischio idrogeologico, così come ad altre tipologie di rischio, dagli incendi boschivi a quelli legati alle attività dell’uomo.
Il discorso di Gabrielli si è chiuso con un auspicio, che è anche un appello all’Università della Calabria: di contribuire a pensare nuovi schemi e metodi di funzionamento del Sistema di protezione civile, a progettare le linee di una nuova cultura che aiuti i cittadini, le Istituzioni, il Paese a trovare una forma più intelligente e meno costosa in termini di vite e di risorse per convivere con i rischi e nuovi approcci alla prevenzione, alla gestione e al ristoro delle emergenze.