Bene l'unanimità alla Camera per la legge delega di P. C.
Inviato: 23 settembre 2015, 20:39
COMUNICATO STAMPA
23 settembre 2015
Bene l'unanimità alla Camera per la legge delega di Protezione Civile
«L’approvazione di oggi alla Camera – ha dichiarato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio – del testo unificato della legge delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di Protezione Civile è un segnale importante dell’attenzione che il Parlamento tutto sta dimostrando a un tema chiave, che attiene alla tutela della vita, dei beni e del territorio».
«La riforma – ha aggiunto l'ing. Curcio –, che mira a rafforzare l’organicità del Servizio Nazionale della Protezione Civile, rappresenta la sfida, ineludibile, di consentire al Paese di dotarsi di un sistema di protezione civile che non dimentichi i valori e le esperienze che lo hanno fatto nascere e sostenuto negli anni, ma che sempre meglio si adatti alle esigenze e alle aspettative dell’oggi. Lavorare nel cosiddetto “tempo di tregua”, ossia in assenza di grandi calamità naturali, per prepararsi a fronteggiare al meglio le emergenze: questa è la regola fondamentale di ogni moderno sistema di protezione civile, e in questo caso è quello che il Parlamento e il Governo stanno facendo. Sono certo che l’intero Servizio Nazionale continuerà a non fare mancare il proprio contributo in questo percorso».
23 settembre 2015
Bene l'unanimità alla Camera per la legge delega di Protezione Civile
«L’approvazione di oggi alla Camera – ha dichiarato il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio – del testo unificato della legge delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di Protezione Civile è un segnale importante dell’attenzione che il Parlamento tutto sta dimostrando a un tema chiave, che attiene alla tutela della vita, dei beni e del territorio».
«La riforma – ha aggiunto l'ing. Curcio –, che mira a rafforzare l’organicità del Servizio Nazionale della Protezione Civile, rappresenta la sfida, ineludibile, di consentire al Paese di dotarsi di un sistema di protezione civile che non dimentichi i valori e le esperienze che lo hanno fatto nascere e sostenuto negli anni, ma che sempre meglio si adatti alle esigenze e alle aspettative dell’oggi. Lavorare nel cosiddetto “tempo di tregua”, ossia in assenza di grandi calamità naturali, per prepararsi a fronteggiare al meglio le emergenze: questa è la regola fondamentale di ogni moderno sistema di protezione civile, e in questo caso è quello che il Parlamento e il Governo stanno facendo. Sono certo che l’intero Servizio Nazionale continuerà a non fare mancare il proprio contributo in questo percorso».