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Terremoto Italia centrale: un focus sui beni culturali

MessaggioInviato: 7 settembre 2016, 16:57
da IK0ZCW
7 settembre 2016

Le squadre al lavoro sui territori di Accumoli, Amatrice, Arquata

Proseguono le operazioni per il recupero dei beni culturali nei territori colpiti dal terremoto lo scorso 24 agosto. La verifica delle condizioni del patrimonio culturale e l’organizzazione delle complesse attività di tutela e di recupero di beni mobili danneggiati o in pericolo costituiscono, infatti, una importante linea di intervento della gestione emergenziale.

Subito dopo il terremoto in centro Italia, le Unità di crisi e di coordinamento regionali del Mibact di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo si sono attivate sul territorio, con l’organizzazione dei sopralluoghi per la verifica dello stato degli edifici e dei beni mobili, con l’obiettivo di definire le priorità di intervento sulle quali operare.

Le squadre tecniche nelle aree colpite dal terremoto – al lavoro dal primo settembre sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile – sono composte da esperti Mibact, Vigili del Fuoco e personale del Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Anche il volontariato di protezione civile specializzato supporta i team in questa linea di attività.

Ad oggi, i principali interventi si sono svolti ad Amatrice, presso il museo civico e l’archivio storico, ad Arquata del Tronto, dove è stata recuperata copia della Sacra Sindone dalla chiesa di San Francesco di Borgo, e ad Accumoli dove, nel corso della giornata di ieri, 6 settembre, si è lavorato al recupero delle opere e dei beni mobili da due chiese: Santa Maria delle Misericordie e Madonna delle Coste. Nella giornata di oggi, i lavori si sono spostati di nuovo ad Amatrice per un intervento sulla canonica e sulla sagrestia della Chiesa di Sant’Agostino, pesantemente danneggiata dal terremoto.

Complesso e delicato il metodo di lavoro delle squadre tecniche: le opere d’arte e i beni culturali mobili vengono infatti recuperati, protetti con un imballaggio adeguato e successivamente trasferiti in siti attrezzati e idonei alla loro temporanea conservazione. Ogni bene recuperato è quindi corredato della documentazione tecnica e fotografica che lo riguarda, sia quella preesistente sia quella realizzata nel corso degli interventi di recupero.