Terremoto centro Italia: assistenza alla popolazione
COMUNICATO STAMPA
30 ottobre 2016
Terremoto centro Italia: assistenza alla popolazione
Aggiornamento alle ore 20:00
A dodici ore dal forte terremoto che stamattina ha colpito il territorio dell’Italia centrale già interessato dalle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre, prosegue senza sosta l’impegno del Servizio Nazionale della Protezione Civile per assicurare assistenza alla popolazione.
Al momento, risultano quasi ottomila le persone assistite a seguito delle scosse del 26 e del 30 ottobre.
In particolare, sono oltre 900 le persone assistite in Umbria: quasi 400 presso strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre 500 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale.
Nella regione Marche, gli assistiti sono circa 6.500, di cui oltre duemila negli alberghi sulla costa adriatica, quattromila in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale e le altre in strutture ricettive agibili sul territorio. Nel Lazio, 130 persone sono ospitate in una struttura allestita a Leonessa.
A questi si stima che si aggiungeranno, nelle prossime ore, circa tremila persone che trascorreranno la notte in strutture di prima accoglienza in corso di allestimento tra Umbria e Marche.
Alcune decine di persone, infine, sono tornate a usufruire dell’accoglienza in tende allestite in seguito alla scossa del 24 agosto, nel Lazio e nelle Marche.
Anche in ragione dell’ampiezza dell’area interessata dalla sequenza sismica, i dati, raccolti alle ore 20 odierne, sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento.
Rimangono, poi, tra gli assistiti a seguito del sisma del 24 agosto, oltre 1100 cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive – prevalentemente a San Benedetto del Tronto –, presso le abitazioni del progetto C.A.S.E. nel comune dell’Aquila o nei MAP localizzati in altri comuni d'Abruzzo nonché nelle residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma.
È bene precisare che, in queste ore, si sommano diverse tipologie di assistenza: coloro che saranno assistiti nei propri comuni con le misure di prima assistenza attivate dai Sindaci in raccordo con la Dicomac, coloro che già si stanno trasferendo negli alberghi sulla costa, coloro che sono stati trasferiti a seguito di evacuazione preventiva di strutture sanitarie. A questi si aggiungono coloro che già si trovavano ospitati a seguito del terremoto del 24 agosto, coloro che si sono spostati negli alberghi a seguito della scossa del 26 ottobre, ma anche quanti - anche nei comuni più lontani dall'epicentro - trascorreranno comunque la notte fuori casa perché hanno timore di trascorrerla sotto un tetto ma senza aver fatto richiesta di forme specifiche di assistenza.
30 ottobre 2016
Terremoto centro Italia: assistenza alla popolazione
Aggiornamento alle ore 20:00
A dodici ore dal forte terremoto che stamattina ha colpito il territorio dell’Italia centrale già interessato dalle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre, prosegue senza sosta l’impegno del Servizio Nazionale della Protezione Civile per assicurare assistenza alla popolazione.
Al momento, risultano quasi ottomila le persone assistite a seguito delle scosse del 26 e del 30 ottobre.
In particolare, sono oltre 900 le persone assistite in Umbria: quasi 400 presso strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre 500 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale.
Nella regione Marche, gli assistiti sono circa 6.500, di cui oltre duemila negli alberghi sulla costa adriatica, quattromila in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale e le altre in strutture ricettive agibili sul territorio. Nel Lazio, 130 persone sono ospitate in una struttura allestita a Leonessa.
A questi si stima che si aggiungeranno, nelle prossime ore, circa tremila persone che trascorreranno la notte in strutture di prima accoglienza in corso di allestimento tra Umbria e Marche.
Alcune decine di persone, infine, sono tornate a usufruire dell’accoglienza in tende allestite in seguito alla scossa del 24 agosto, nel Lazio e nelle Marche.
Anche in ragione dell’ampiezza dell’area interessata dalla sequenza sismica, i dati, raccolti alle ore 20 odierne, sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento.
Rimangono, poi, tra gli assistiti a seguito del sisma del 24 agosto, oltre 1100 cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive – prevalentemente a San Benedetto del Tronto –, presso le abitazioni del progetto C.A.S.E. nel comune dell’Aquila o nei MAP localizzati in altri comuni d'Abruzzo nonché nelle residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma.
È bene precisare che, in queste ore, si sommano diverse tipologie di assistenza: coloro che saranno assistiti nei propri comuni con le misure di prima assistenza attivate dai Sindaci in raccordo con la Dicomac, coloro che già si stanno trasferendo negli alberghi sulla costa, coloro che sono stati trasferiti a seguito di evacuazione preventiva di strutture sanitarie. A questi si aggiungono coloro che già si trovavano ospitati a seguito del terremoto del 24 agosto, coloro che si sono spostati negli alberghi a seguito della scossa del 26 ottobre, ma anche quanti - anche nei comuni più lontani dall'epicentro - trascorreranno comunque la notte fuori casa perché hanno timore di trascorrerla sotto un tetto ma senza aver fatto richiesta di forme specifiche di assistenza.