Il Progetto Promedhe in Palestina
Inviato: 5 aprile 2018, 14:45
di Francesca Dottarelli e Lucia Sapienza
Il 26 marzo scorso, il Palazzo Di Hisham, complesso residenziale dell'VIII secolo d.C. a nord della città di Gerico, in Palestina, ha ospitato l’esercitazione realizzata nell’ambito del progetto europeo Promedhe - Protecting Mediterranea Cultural Heritage During Disasters, con l’obiettivo di sperimentare le procedure SOPs , Standard Operational Procedures, per l’attivazione e il dispiegamento dei team nazionali di intervento e la salvaguardia dei beni culturali, in caso di calamità naturale.
Le principali attività hanno previsto l’organizzazione e l’impiego delle squadre di esperti sul campo, e lo svolgimento delle operazioni di rimozione, recupero, classificazione e di custodia in depositi temporanei dei beni reperiti.
Con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni ufficiali tra cui il Ministero del Turismo e delle Antichità e l’Istituto Universitario palestinese e un team di funzionari del Dipartimento della protezione civile italiana in qualità di osservatori, è stato possibile monitorare le attività in un’ ottica di collaborazione, anche in vista delle future esercitazioni che si terranno in Israele, in Giordania, Cipro e in Italia a chiusura del progetto.
(3 aprile 2018)
Il 26 marzo scorso, il Palazzo Di Hisham, complesso residenziale dell'VIII secolo d.C. a nord della città di Gerico, in Palestina, ha ospitato l’esercitazione realizzata nell’ambito del progetto europeo Promedhe - Protecting Mediterranea Cultural Heritage During Disasters, con l’obiettivo di sperimentare le procedure SOPs , Standard Operational Procedures, per l’attivazione e il dispiegamento dei team nazionali di intervento e la salvaguardia dei beni culturali, in caso di calamità naturale.
Le principali attività hanno previsto l’organizzazione e l’impiego delle squadre di esperti sul campo, e lo svolgimento delle operazioni di rimozione, recupero, classificazione e di custodia in depositi temporanei dei beni reperiti.
Con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni ufficiali tra cui il Ministero del Turismo e delle Antichità e l’Istituto Universitario palestinese e un team di funzionari del Dipartimento della protezione civile italiana in qualità di osservatori, è stato possibile monitorare le attività in un’ ottica di collaborazione, anche in vista delle future esercitazioni che si terranno in Israele, in Giordania, Cipro e in Italia a chiusura del progetto.
(3 aprile 2018)