Avviati i cantieri in tutti le 19 aree del Progetto C.A.S.E.
Inviato: 12 agosto 2009, 21:03
Avviati i cantieri in tutti le 19 aree del Progetto C.A.S.E.
Procedono a ritmo serrato i lavori per la realizzazione delle C.A.S.E.. I primi cantieri per la costruzione dei Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili sono stati inaugurati alla fine di maggio e da oggi, 12 agosto, sono stati avviati i lavori in tutte le 19 aree in programma.
L'11 agosto hanno infatti preso il via le attività  di preparazione del cantiere di Coppito 2, mentre ad Assergi e Roio Poggio sono in corso gli scavi di fondazione. Proseguono inoltre le opere di costruzione delle piastre di fondazione nei nuovi cantieri di Paganica 2, Coppito 3, Camarda e Arischia.
Ad oggi, risultano ultimate 111 piastre con isolatori sismici, e in particolare tutte quelle previste nelle aree di Cese di Preturo, Bazzano, Sassa, S. Elia 1, S. Elia 2, Paganica Sud, Tempera, Sant'Antonio, Pagliare di Sassa e Collebrincioni. E' salito invece a 69 il numero delle piastre antisismiche sulle quali sono iniziati i lavori di costruzione degli edifici, che si trovano nelle aree di Cese di Preturo, Bazzano, S. Elia 1, S. Elia 2, S.Antonio, Sassa NSI, Pagliare di Sassa e Paganica sud.
In queste stesse aree, parallelamente alla costruzione delle strutture che ospiteranno gli appartamenti, si stanno inoltre portando avanti le opere di urbanizzazione: strade, infrastrutture e pavimenti industriali.
I primi quartieri dovranno essere pronti a settembre, quando a circa 3000 aquilani verranno consegnate le chiavi delle prime C.A.S.E., che costituiranno la loro abitazione temporanea mentre provvedono alla riparazione o ricostruzione della propria casa, grazie alle ordinanze già  adottate.
Tra le soluzioni temporanee offerte, quella delle C.A.S.E. sembra essere quella più ambita. Oltre il 60% dei cittadini aquilani con la casa E, F o in zona rossa, ne ha già  fatto richiesta, seguito da un 27% che predilige la soluzione del CAS, contributo di autonoma sistemazione e da un residuo 3% che vorrebbe trasferirsi in uno degli appartamenti messi a disposizione dallo Stato.
Il dato è emerso dalla rilevazione sulle esigenze abitative che la Protezione Civile e il Comune dell'Aquila hanno avviato dall'1 al 10 agosto per fotografare con precisione la situazione di chi ha la casa inagibile o distrutta nel Comune dell'Aquila e per rilevarne le preferenze abitative.
12-08-2009
Procedono a ritmo serrato i lavori per la realizzazione delle C.A.S.E.. I primi cantieri per la costruzione dei Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili sono stati inaugurati alla fine di maggio e da oggi, 12 agosto, sono stati avviati i lavori in tutte le 19 aree in programma.
L'11 agosto hanno infatti preso il via le attività  di preparazione del cantiere di Coppito 2, mentre ad Assergi e Roio Poggio sono in corso gli scavi di fondazione. Proseguono inoltre le opere di costruzione delle piastre di fondazione nei nuovi cantieri di Paganica 2, Coppito 3, Camarda e Arischia.
Ad oggi, risultano ultimate 111 piastre con isolatori sismici, e in particolare tutte quelle previste nelle aree di Cese di Preturo, Bazzano, Sassa, S. Elia 1, S. Elia 2, Paganica Sud, Tempera, Sant'Antonio, Pagliare di Sassa e Collebrincioni. E' salito invece a 69 il numero delle piastre antisismiche sulle quali sono iniziati i lavori di costruzione degli edifici, che si trovano nelle aree di Cese di Preturo, Bazzano, S. Elia 1, S. Elia 2, S.Antonio, Sassa NSI, Pagliare di Sassa e Paganica sud.
In queste stesse aree, parallelamente alla costruzione delle strutture che ospiteranno gli appartamenti, si stanno inoltre portando avanti le opere di urbanizzazione: strade, infrastrutture e pavimenti industriali.
I primi quartieri dovranno essere pronti a settembre, quando a circa 3000 aquilani verranno consegnate le chiavi delle prime C.A.S.E., che costituiranno la loro abitazione temporanea mentre provvedono alla riparazione o ricostruzione della propria casa, grazie alle ordinanze già  adottate.
Tra le soluzioni temporanee offerte, quella delle C.A.S.E. sembra essere quella più ambita. Oltre il 60% dei cittadini aquilani con la casa E, F o in zona rossa, ne ha già  fatto richiesta, seguito da un 27% che predilige la soluzione del CAS, contributo di autonoma sistemazione e da un residuo 3% che vorrebbe trasferirsi in uno degli appartamenti messi a disposizione dallo Stato.
Il dato è emerso dalla rilevazione sulle esigenze abitative che la Protezione Civile e il Comune dell'Aquila hanno avviato dall'1 al 10 agosto per fotografare con precisione la situazione di chi ha la casa inagibile o distrutta nel Comune dell'Aquila e per rilevarne le preferenze abitative.
12-08-2009